XXVIII

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Finalmente il giorno di Natale era arrivato e stavi dirigendoti verso l'appartamento di Sarah. Avevate deciso che vi sareste trovate tutte e quattro da lei per poi andare insieme al ristorante in cui sua madre aveva prenotato poco prima.

Arrivasti davanti ad un grande palazzo completamente bianco, suonasti al citofono che conteneva una sfilza infinita di nomi e cognomi e dopo pochi secondi, la porta di vetro dell'ingresso si aprì. Salisti le scale fino al quarto piano e notasti Cassandra fuori da una delle diverse porte beige del pianerottolo. 

<<Bel vestito.>> commentò Cassie lanciandoti un'occhiata lungo tutta la tua figura. Indossavi un abito rosso in velluto stretto fino in vita e poi scendeva morbido fino a sopra il ginocchio. 

Ti complimentasti anche del suo abito, aveva un corpetto blu notte aderente che metteva in risalto le sue forme quasi scolpite, mentre sotto aveva una lunga gonna con uno spacco laterale: era davvero bellissima. 

<<Sarah e sua madre?>> domandasti avvicinandoti alla tua compagna di corso. <<Ho suonato il campanello, dovrebbero uscire a momenti.>> rispose la ragazza sistemandosi il cappotto scuro sulle spalle. I suoi lunghi capelli scuri erano raccolti in un'alta coda. 

Qualche istante dopo, nel pianerottolo riecheggiò il rumore metallico della serratura della porta davanti a voi e non appena si spalancò, le figure di Sarah e una donna accanto a lei si riversarono nell'ingresso. La donna chiuse la porta dietro di sé, mentre la vostra amica vi abbracciò all'unisono. 

<<Sei bellissima, Sarah!>> esclamasti guardandola. I lunghi capelli ramati dalla forma ondulata contrastavano con il color verde scuro del vestito corto a tubino e maniche lunghe che indossava. Fasciava perfettamente la sua figura minuta e guardando Cassandra, potevi notare come i suoi occhi scuri non volevano lasciare Sarah. 

<<Anche voi ragazze.>> rispose la ragazza sorridendovi. Dopodiché, si voltò presentando quella che era sua madre. <<Mamma, loro sono Cassandra e t/n.>> vi presentò e stringeste la mano a quella che era la mamma di Sarah, Mary.

La somiglianza con la figlia era stupefacente, aveva gli stessi capelli lunghi e ramati, con qualche ciocca però più chiara, tendente al grigio. Era più alta di Sarah, ma dalla stessa corporatura esile. 

L'unica differenza tangibile a primo impatto era il colore degli occhi, mentre quelli di Sarah ricordavano il miele dorato, quelli di sua madre avevano lo stesso colore del cielo londinese: grigio e nuvoloso. 

Indossava un tailleur nero e sotto la giacca un maglione bordeaux che faceva risaltare la pelle diafana e i capelli rossicci. Era davvero una bella donna, ma non poteva essere altrimenti vedendo Sarah.

<<Bene ragazze, direi di andare verso la macchina.>> disse sorridente Mary invitandovi a scendere. Tutte quante la seguiste e una volta uscite dall'appartamento, saliste su una grande macchina nera parcheggiata lungo il marciapiede. 

Dopo circa una ventina di minuti, arrivaste fuori da un ristorante enorme dal nome francese. Usciste dall'auto e, guidate dalla mamma di Sarah, entraste nell'elegante edificio. 

Era veramente grande, l'interno era piuttosto accogliente, le pareti erano di un color panna in stile inglese con dei grandi quadri di Cambridge appesi alle pareti. Su una di queste pareti c'era un'insegna al neon rosa con scritto Merry Xmas! contornata da dei piccoli fiori. Dopo l'ingresso, c'erano enormi vetrate ad arco che illuminavano la sala con luce naturale, era davvero bellissimo.

Mary andò a parlare con un uomo dietro alla reception e vi disse di seguirlo.

Camminaste attorno a diversi tavoli pieni di persone fino a raggiungere finalmente un tavolo rotondo già apparecchiato con un bouquet di fiori freschi nel mezzo all'interno di un vaso di vetro. Il posto era veramente bello ed elegante. 

Professor Hiddleston [Tom Hiddleston x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora