Alzarsi la mattina seguente era stato davvero qualcosa di olimpionico, per tutta la notte non avevi chiuso occhio per colpa dei troppi pensieri che si arrovellavano nella tua mente come una bufera.
La tua parte più razionale cercava di allontanarsi da quei sentimenti che però trovavi sempre alla fine di ogni pensiero, era come se ti stessero dando la caccia e sapevi che oramai eri una preda facile.
Non appena riuscivi a visualizzare quei due zaffiri brillanti sapevi che sarebbero riusciti a farti dimenticare qualsiasi cosa.
Eri fuori dall'aula, ma non riuscisti ad anticipare l'entrata per aiutare il professor Hiddleston per colpa del pullman in ritardo. Nonostante ciò, ringraziasti il cielo, avresti voluto vederlo il meno possibile quella mattina, ma ovviamente le prime due ore erano le sue.
Non appena entrasti nella classe, notasti il tuo insegnante di spalle intento a scrivere qualcosa alla lavagna, i sui occhiali scuri erano posati sulla cattedra sopra a dei fogli sparsi, quando guardasti la sua figura vedesti che Tom indossava un completo color sabbia che si intonava ai capelli castani perfettamente pettinati nascondendo i ricci, ti mancò il fiato per alcuni istanti.
Quando ritornasti in te, ti voltasti lanciando un'occhiata verso le lunghe file di posti e notasti subito Sarah intenta a parlare con gli altri ragazzi del vostro gruppo, i capelli rossicci erano raccolti in un alto chignon che le dava un'aria più infantile, mentre i grandi occhi scuri vagavano da un viso all'altro con interesse.
Facesti un grande respiro profondo e poi ti mettesti davanti a loro, gli occhi color miele di Sarah ti raggiunsero e la sua espressione cambiò radicalmente spegnendo il viso luminoso che prima compariva sul suo volto pallido.
<<Posso sedermi?>> chiedesti titubante, gli altri ti guardarono strana, di solito non chiedevi il permesso di sederti con loro, ma capirono che ci fosse qualcosa che non andava non appena notarono come i tuoi occhi non togliessero lo sguardo dalla tua amica.
<<È un posto pubblico, siediti dove ti pare.>> rispose Sarah per poi distogliere subito lo sguardo ed iniziare a maneggiare la sua borsa e gli oggetti contenuti al suo interno come se fossero le cose più interessanti al mondo.
Tu annuisti lentamente, quel tono era qualcosa di inaspettato da qualcuno come lei, nonostante non foste amiche da una vita, era stata la prima persona a parlarti il primo giorno di università.
Eri così spaventata ad essere entrata in università così esclusiva che pensasti che tutti quanti gli studenti fossero dei geni, snob e troppo classisti per includerti, ma non Sarah, il primo giorno ti chiese di condividere con lei una Rainbow Cake perché non riusciva a mangiare tutto quel burro zuccherato.
<<La lezione è iniziata, vi pregherei di sedervi e prepararvi.>> il tuo insegnante interruppe quella serie di ricordi che ti resero gli occhi lucidi per alcuni secondi. Guardasti verso la cattedra e il professor Hiddleston prese a camminare verso la porta dell'aula chiudendola, la lezione era iniziata.
Ti sedesti qualche fila più avanti, ma ti voltasti lanciando un'occhiata verso Sarah, che però non ti guardò, era occupata a picchiettare il retro della biro che teneva tra le mani sul foglio bianco davanti a lei. Ti sentivi davvero in colpa.
Erano solo delle semplici bugie, ma sapevi bene che mentire era la cosa che più Sarah detestava al mondo, era disgustata dalle menzogne. Al primo anno ti disse che suo padre aveva tradito per anni sua madre mentendole con scuse di lavoro, quando lo venne a sapere, scoprì che suo padre si era fatto un'altra famiglia a Sheffield, a Nord dell'Inghilterra.
Non riuscivi a credere come qualcuno potesse fare una cosa del genere, ma in quel momento capisti quanto Sarah fosse una persona forte e determinata nel voler proseguire gli studi senza che quell'ostacolo potesse fermarla.
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Professor Hiddleston [Tom Hiddleston x Reader]
FanfictionEra sicuramente bello, ma non di una bellezza comune, ti ricordava come un principe caduto in disgrazia di un vecchio romanzo ottocentesco che trasmetteva malinconia e mistero. Se così fosse stato, la penna doveva essere stata sicuramente quella di...