Prologo

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Non volevo che mi toccasse. Non volevo sentire le sue mani sul mio corpo di nuovo. Che cosa ho fatto per meritare così tanto disprezzo, che cosa ho fatto per farmi guardare con un tale rancore? Le sue mani non sono più affettuose, i suoi baci non più amorevoli. Cosa vuoi da me?

Mi sento come se la mia vita fosse diventata un vicolo cieco. La vita che immaginavo di vivere accanto a lui non era altro invece che un semplice miraggio riflesso contro una realtà che non ho mai immaginato di vivere. Non voglio vivere questa vita. Non voglio vedere il mio riflesso allo specchio e non riconoscere la donna che sono diventata.

Chi sono io in realtà? Sono la donna che scrive Best-seller o sono la donna che suo marito tradisce con altre donne? Jason non mi ama più, mi odia e non voglio più vivere una bugia creata solo per apparenza e convenienza pura. Credo che essere venuta in Canada non aiuterà affatto. Non voglio fingere di fronte a queste persone che hanno così gentilmente aperto le porte della loro casa. Non voglio fingere di fronte ad Eliza Taylor e a suo marito che ho il matrimonio perfetto.

Il mio matrimonio è tutt'altro che perfetto. Eliza e suo marito vanno così d'accordo, si amano così tanto, mentre io e Jason siamo solo due estranei che condividono la stessa casa e lo stesso letto. Non so se posso fingere ancora di essere la moglie amorevole che una volta ero. Non voglio continuare ad essere qualcosa che in realtà non sono. Jason non mi ama più ed il mio cuore, che una volta lo voleva così tanto, adesso è così distrutto che non può più sentire l'amore. Adesso voglio solo perdermi nella bellezza di questo paesaggio e dimenticare. Sono in Canada, con Eliza Taylor, la miglior pianista e cantante di questo decennio. Reagisci donna!

Se tre settimane fa mi avessero detto che sarei stata nella stessa stanza di Eliza Taylor non lo avrei creduto possibile, figuriamoci essere invitati a casa sua a Vancouver per tre mesi. Lei è una delle cantanti che ho sempre ammirato di più e solo averla vicino a me provoca un enorme nervosismo. Devo esserle sembrata stupida nel parlarle mentre balbettavo come un'adolescente. Ma non potevo fare a meno di sentire un'ondata di nervosismo estendersi in tutto il mio corpo vedendo il suo sorriso e quegli occhi belli.

L'unica cosa che mi è venuta in mente vedendo Eliza la prima volta è stato un passaggio del mio ultimo libro che non avevo ancora finito "Alba a Vancouver." La storia d'amore e di dolore di una coppia che a causa del destino non può stare insieme. Mi ha ricordato il momento esatto in cui Pierre il mio protagonista conosce Rachel, quella che sarebbe stata l'amore della sua vita e si perde nei suoi occhi.

"Sono occhi che quando si riuniscono con i tuoi si sente di poter vedere la tua anima. Misteriosi e sorprendenti occhi blu che ti fanno desiderare di scoprire ciò che è nascosto dietro quello sguardo così intelligente e bello. Se continuassi a guardarmi così non potrei mai sentirmi triste, ma mi sentirei coraggioso e fiducioso. Capace di fare qualunque cosa solo per ammirarti di nuovo, mia cara. Nei tuoi occhi mi sono perso e non ho voluto ritrovare l'uscita del labirinto del tuo sguardo.

Odio che tu dorma, perché questo significa che questo meraviglioso sguardo deve chiudersi per un paio d'ore e privare il mondo di godersi il colore della bellezza. Sono un tuo fedele schiavo, capace di attraversare oceani e guerre, affinché tu possa ancora posare il tuo sguardo su di me. Sono solo un uomo che si dichiara schiavo dei tuoi occhi, del tuo sguardo e della tua bellezza. Non liberarmi mai da questo meraviglioso tormento. Legami a te per sempre e permettimi di ammirarti eternamente. Non importa quanto lontano io possa essere dalla tua portata. Tu sei una principessa e io sono un servo semplice. Ma questo semplice servitore abbatterebbe muri per te, resisterebbe a tutto per te. Per l'azzurro del tuo sguardo, per i tuoi magici occhi azzurri."

"Per i tuoi magici occhi azzurri." Eliza aveva quell'aspetto. Occhi che non avrei mai potuto dimenticare. Occhi talentuosi di una pianista eccellente, occhi dolci di una donna meravigliosa. Occhi per i quali chiunque potrebbe essere uno schiavo, io potrei essere una schiava del suo sguardo. Lo sono già inconsciamente.

Ignorerò totalmente Jason e mi lascerò trasportare dalle splendide albe di questo posto. L'ispirazione per finire il mio libro. Non voglio lasciare che la mia vita con Jason opacizzi la cosa bella di essere qui circondata dalla natura e sentire la pace del suono degli alberi nel vento e delle piccole creature che si alzano all'alba per iniziare la loro giornata. Non voglio opacizzare nulla, soprattutto la meravigliosa compagnia che ho.

Dimenticherò tutto e sarò libera. Anche se tra tre mesi ritornerò alla mia condanna e alla mia schiavitù in una vita che devo fingere essere la mia, anche se non lo voglio più. Mi godrò tutto ciò che posso di queste ferie, e forse con il passare del tempo, la mia mente potrà fare chiarezza e il mio cuore potrà finalmente cominciare a guarire. Non posso sapere cosa mi riserverà il futuro, tutto quello che posso fare è pregare, pregare che il mio futuro sia migliore del mio presente e sperare che in quel futuro forse finalmente potrò trovare la felicità e riempire parte del mio vuoto nonostante il successo. Voglio solo essere felice, ma molte volte mi sembra che la felicità non è mai stata fatta per me.

~𝑨𝒍𝒃𝒂 𝒂 𝑽𝒂𝒏𝒄𝒐𝒖𝒗𝒆𝒓~ 𝑬𝒍𝒚𝒄𝒊𝒂🌹❤️ || 𝐓𝐫𝐚𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐓𝐀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora