Non ho mai amato gli arrivederci, li trovo angoscianti e pieni di parole che si stentano a pronunciare. Tutti vorrebbero esternare il loro affetto e spesso questo si riduce a frasi patetiche.
Mi mancherai, ti penserò sempre, la lontananza non potrà separarci.
Ma di fatto, le persone che più avrebbero sentito la mia mancanza sono quelle che non avrebbero pronunciato neanche una parola. Mi avrebbero semplicemente abbracciata, provando ad intrappolare quell'attimo in un piccolo angolo di cuore.Non amo gli arrivederci.
Dopo la mia sessione giornaliera di allenamento insieme a mio fratello ci prepariamo a risalire sul nostro pick-up per tornare a casa.
«Mi fai guidare?» chiedo agitandomi come una bambina
«Neanche per sogno. Amanda sarai anche brava a surfare ma credimi alla guida sei un pericolo pubblico»
«Sei cattivo»
«È il nostro unico pick-up, cerchiamo di tenerlo integro»
I nostri genitori avevano regalato il pick-up a mio fratello per i suoi sedici anni.
Avevano speso un bel po' di soldi che sapevamo entrambi non potevano spendere.
Papà lavora in un'azienda farmaceutica e mamma fa l'insegnante d'asilo. Guadagnano abbastanza da non farci mancare nulla ma non viviamo nel lusso.
Il pick-up era stato desiderato tanto e mio fratello lo custodisce come un piccolo gioiello di famiglia.«Non vedo l'ora di fiondarmi a letto, mi fanno male le gambe»
«Non ti sei riscaldata abbastanza prima dell'allenamento, te l'ho detto milioni di volte.
E poi non penso tu possa riposare appena torniamo»«Per quale motivo?» rispondo incuriosita
«Vedrai...» mi risponde sorridendo, mentre le guance formavano quelle tenere fossette tanto amate da me.
Sapevo che in quel sorrisetto nascondeva qualcosa e in quell'istante capii subito.
Non appena svoltiamo il vicoletto il mio dubbio viene placcato.
Un enorme festone fuori casa: GOODBYE AMANDA.«Ecco lo sapevo!»
«Dovevamo salutarti in modo adeguato» mi risponde Kevin
Fuori casa mia c'erano tutti i miei amici più cari, i miei genitori e qualche amico di famiglia.
Per quanto io non amassi le manifestazioni plateali di affetto, non mi dispiaceva questa festa in mio onore.
Erano tutti emozionati per la mia partenza e per il mio brillante futuro.
Leggevo perfettamente la tristezza mista alla gioia negli occhi dei miei genitori.
I loro occhi sono il mezzo più potente per comunicare con me e Kevin, per trasmetterci le sensazioni, le emozioni, parole mute. Spesso è sufficiente uno sguardo per capire cosa stanno pensando, per cogliere i moti interiori della loro anima e in certe occasioni uno sguardo fa più rumore di un grido.
Erano tristi, su questo ero certa, ma allo stesso tempo orgoglioso di ciò che ero riuscita a diventare.Lo scoppiettare del fuoco del barbecue e l'aroma della carne che cuoce lentamente sulla brace e che sfrigola creano un'atmosfera unica. Ceniamo e brindiamo tutti insieme in un'atmosfera allegra.
Juls e Anne mi chiamano da parte per dirmi qualcosa di importante
«Abbiamo un regalo per te» mi dicono entusiaste
«Ma non dovevate ragazze» mi porgono un pacchettino rosso con un nastrino.
Apro incuriosita la scatolina, conosco le mie amiche e sicuramente sarà qualcosa che mi emozionerà.
Nel pacchettino esce una cavigliera con un ciondolo a forma di onda.
«Hai sempre detto di seguire la tua onda, speriamo che questa ti porti fortuna»
Non trattengo le lacrime, solo ora mi sono resa conto che domani partirò per la California e per quasi un anno non le rivedrò.«Vi voglio bene ragazze!» ci abbracciamo con forza.
«Ok basta smancerie» ci interrompe mio fratello
«Ehiii era un momento solo per noi questo!»
«Forza, foto di gruppo. Così Amanda porterà questa foto con sè »
Tutti gli invitati vengono coinvolti in questa mega foto di gruppo. Tutte le persone più importanti della mia vita erano lì.
«Dite cheeseeeee!» urla Kevin mentre mio padre preme il pulsante e parte l'autoscatto.
5 - 4 - 3 - 2 - 1
CHEEEEESEEEEE
Domani porterò questa foto con me in modo da guardarla in ogni mio momento di nostalgia.
La famiglia è la patria del cuore, mi ripete sempre mio padre. Ed è vero, ovunque mi porterà la vita so che qui ci sarà sempre la mia casa.
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Live Love Surf
RomanceAmanda nasce a Maui nelle Hawaii. Ha iniziato a fare surf prima che a camminare, ereditando la passione da suo padre Flor e suo fratello Kevin, surfisti provetti. A 9 anni era la più forte surfista under16 dell'isola a 15 la più forte dell'arcipelag...