Rema più forte

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L'ospedale era calmo, come se la morte di mio padre non avesse toccato nessuno.
D'altronde era stato un paziente come un altro che arriva e non ce la fa.
Dovevo raggiungere mio fratello per aiutarlo con la sedia a rotelle, l'unico modo per partecipare al funerale di papà.

«Tesoro!» mi dice mia madre appena entrò in camera

«Buongiorno..» mi limito a dire evitando il più possibile lo sguardo di mio fratello, gli sarebbe bastato guardarmi un secondo negli occhi per capire che stanotte era successo qualcosa

«Come stai Kev?» chiedo

«Sono stato meglio. Tu come stai?»

«Sono stata meglio» gli rispondo aggiustandogli il nodo della cravatta.

«Non so pronto Amanda» mi dice mio fratello afferrandomi una mano

«Non si è mai pronti per certe cose, dobbiamo farlo Kev. Dobbiamo dirgli addio»

I medici aiutano mio fratello a salire sulla sedia a rotelle, leggo l'angoscia di mio fratello nei suoi occhi. Si tocca la gamba in continuazione, so bene che in cuor suo ha paura di non poter tornare sulla tavola.

Usciti dall'ospedale troviamo Liam, Grace e Noah ad aspettarci, Liam corre verso di me.

«Ti stavo aspettando» mi dice dandomi un bacio per poi salutare mio fratello

«Ho fatto tardi...» rispondo

«Se avessi saputo che tornavi a casa per la notte sarei venuto con te, pensavo restassi qui o che tornassi con tua madre. Hai riposato?»

Odiavo mentire, e soprattutto, odiavo mentire a Liam ma Daniel non voleva che gli altri sapessero quindi ho mantenuto il segreto.

«Poco, ma sì ho riposato»

Bugiarda Amanda, avevo riposato e anche molto.
Le sue braccia erano state il posto migliore in cui io avessi mai dormito, nonostante i pensieri bui che affollavano la mia mente, ero riuscita ad addormentarmi con una specie di strana serenità.
Lui era stato il mio antidoto contro il dolore, il mio porto sicuro.

Caro papà, durante il funerale credo di aver perso la lucidità parecchie volte, non sono riuscita a seguire neanche una parola della funzione.
Continuavo a chiedermi perché sei dovuto andare via all'improvviso e perché mi hai lasciata solo in balia degli eventi e di questa vita, che adesso un po' mi pesa senza la tua stretta e i tuoi sorrisi rassicuranti, senza la tua presenza discreta ma importante, senza le tue domande, i tuoi rimproveri e la tue spinte a fare sempre meglio e a comportarmi bene.
Sembra che adesso la vita scorre lenta,
il mondo la fuori aspetta che io mi riprenda, che ritrovi il mio sorriso e il mio spirito, che ritorni ad essere insomma quella di sempre, un po' come te, che riuscivi a regalarci tranquillità con la tua pazienza e che al tempo stesso sapevi indirizzarci tutti con la tua fermezza.
Non so quando la vita riprenderà il suo ritmo e quando questo cuore tornerà a battere come prima, quando riuscirò a colorare il mondo con i colori che mi avevi fatto conoscere tu e non so neanche se tutto questo sarà possibile perché in fondo come potrei sostituirti?
Come posso far finta che in realtà ci sei pur avendomi lasciato qui?

Raccolgo una manciata di terra per gettarla sulla bara di mio padre, stringo forte la mano di mio fratello e di mia madre.
Ora siamo solo noi a doverci dare forza, e dovevo rimettere mio fratello sulla tavola.
Per lui e per mio padre.

Dopo il funerale ci rechiamo a casa mia dove ci raggiungono anche Liam, Grace e Noah i quali sarebbero tornati tra qualche ora alla Surfrider.
Entrando in casa con loro mi guardò intorno, come se avessi paura che qualche dettaglio che potesse svelare la presenza di Daniel in casa.

«Grazie per essere venuti ragazzi, la vostra presenza è stata importante per me»

«Figurati Amanda, sei nostra amica e gli amici fanno questo» Grace e Noah si allontanano lasciandomi sola con Liam.

«Ehi.. finalmente soli» mi dice avvolgendomi un braccio intorno ai fianchi

«Già...» mi limito a dire, mi sentivo una traditrice e questo Liam non lo meritava

«Va tutto bene Amanda?» mi chiede

«Secondo te? Ho appena seppellito mio padre»

«Hai ragione scusami, ma sembra quasi che ti dia fastidio la mia presenza»
Non mi infastidiva la sua presenza, al contrario ne ero felice ma non mi rendeva felice come la presenza di Daniel.

«Liam forse dovremmo allentare la presa»

«Per quale motivo?» mi risponde sorpreso

«Perché non so se tornerò alla Surfrider, ora le mie priorità sono diverse. Ho bisogno di fare ordine nella mia vita e la mia famiglia ha bisogno di me»

«Amanda non puoi mollare il surf»

«Mio fratello ha rinunciato alla sua carriera per dare a me la possibilità ora è su una sedia a rotelle e non me ne andrò lasciandolo da solo»

«C'è tua madre con lui»

«Mia madre... mia madre dovrà lavorare e senza lo stipendio di mio padre diventerà tutto difficile »

«Amanda...» prova a dire qualcosa ma batte i pugni sul tavolo come se le emozioni gli bloccassero le parole

«Forse dovresti andare, perdereste l'aereo»

Saluti i miei compagni con un groppo in gola, molto probabilmente non li avrei più rivisti solo nell'agonia della separazione si guarda nel profondo del cuore e anche in quel momento avrei voluto la presenza di qualcun altro.
Oggi per me è stato un turbinio di emozioni, e decido che un goccio di gin mi avrebbe potuta aiutare.
Non ero solita bere, anzi non avevo mai bevuto in vita mia ma cercavo una consolazione rapida.

Verso un bicchiere di gin e aggiungo del ghiaccio, lo butto giù senza pensarci versandone subito un altro.
Giù il primo bicchiere per la consolazione,
Giù il secondo bicchiere per il piacere,
Giù il terzo bicchiere per la follia.
Un drink per me era sempre stato troppo ora mi sentivo come se un migliaio non fossero abbastanza.

«Amanda credo che tu stia esagerando» Kevin mi blocca prima che io possa bere il quarto bicchiere di gin, mi tira con un braccio e mi trascina insieme a lui.

Siedo sull'altalena del portico, L'altalena che mio padre aveva costruito quando eravamo bambini. Mio fratello mi si avvicina con la sedia a rotelle poggiando la sua mano sulla mia

«Credi che bere ti aiuti?» mi chiede con il volto palesemente preoccupato

«Era solo un bicchiere»

«Quattro, per la precisione»

«Sto bene!» gli dico prima che mio fratello possa farmi una ramanzina

«Amanda, devi essere forte. Ho bisogno di te»

«Lo sono, lo sarò. Ti sarò accanto e ce la faremo!»

«Prima che tu torni alla Surfrider dobbiamo sistemare alcune cose»

«Non tornerò alla Surfrider» gli dico

«Cosa?» mio fratello è visibilmente sconvolto

«Non tornerò a Malibu, resterò qui.
Cercherò un lavoro o magari andrò al college non lo so, ma resterò qui a Maui con te e mamma»

«Amanda Khloe non ho rinunciato alla Surfrider per vederti mollare. Non ho gettato mesi insieme a papà della vita ad insegnarti tutto per vederti mollare così, senza neanche scomporti. Ti abbiamo sempre detto "rema più forte" quando sei in balia del vento.
Ecco ora è il momento di farlo.
Affronta la tua tempesta Amanda!»

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SPAZIO AUTRICE ✍🏻

Ciaoooo a tutti!!!
Vi sta piacendo la storia?
Sono curiosa di sapere quanti sono Team Daniel e quanti Team Liam e soprattutto secondo voi Amanda tornerà alla Surfrider??!!!

Vi abbraccio 🤗

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