Ero pronta. Il mio abito bianco, con spalline sottili mi faceva sembrare una sirena e dovevo dire di essere soddisfatta di come appariva.
Karen, aveva scelto il vestito adatto a me. Sì, perché quando seppe della nostra intenzione in merito di matrimonio, insisti' per farsi proclamare testimone ufficiale di nozze per entrambe. Più che "insistito", la parola appropriata sarebbe "assillato" , perché era ciò che aveva fatto finché noi, esasperate, avevamo acconsentito.
E devo dire che, anche questa, non fu una cattiva idea.
Karen era un'amica speciale e fantastica, l'avevo telefonata quando era successo tutto il malinteso con Beryl e lei era stata di grande aiuto, supportandomi e consolandomi.
Non avrei potuto chiedere un'amica migliore. Nonostante fossimo così diverse, ci capivamo alla perfezione anche senza emettere alcun suono dalla bocca.
- Dove si è cacciata la Watson?- esclamò una voce, facendo irruzione nella stanza dove Emma stava finendo gli ultimi dettagli della mai acconciatura.
Una chioma di capelli rossi entrò e la diretta interessata, si girò verso di lei.
- Che cosa vuoi Karen?- chiese sorridendo.
- Beryl ha bisogno di te... All'istante- rispose, affannata per la corsa, la rossa.
- Alex, ti ho finito l'acconciatura. Sei a posto. Aspetta qui, mancano ancora quindici minuti all'inizio della cerimonia- mi informò Emma
Aspettai. Intanto, i minuti passavano e la mia tensione cresceva sempre di più ogni minuto. Dieci, cinque, quattro, tre, due, un minuto... Accidenti, ma quando suonavano le campane?!
Trenta secondi, venti, dieci, cinque, tre, un secondo....
In quell'istante la tipica marcia nuziale prese a risuonare nella sala e una chioma bionda, perfettamente acconciata, sbucò dalla porta.
Beryl era stupenda.
Il vestito bianco che toccava le caviglie e le scarpe, con un tacco poco generoso, toccavano il pavimento come se esso fosse fatto di piume, con una delicatezza disarmante.
Mi si avvicinò e mi prese le mani, raggiungemmo l'altare e lei non mi lasciò le mani, anzi me le strinse più forte.
Il prete cominciò a recitare il canonico giuramento e finita la funzione cerimoniale, ci scambiammo gli anelli e ci baciammo come mai avevamo fatto prima.
Uscimmo e festeggiammo, felici di aver raggiunto un traguardo così importante.
Alla fine della festa eravamo stanche e, quando arrivammo a casa, mi misi sotto le coperte. Beryl mi raggiunse, afferrandomi dolcemente le guance con le sue mani e mi baciò con passione e tanto amore. Io ricambiai, lei mi abbassò lentamente la zip del vestito bianco e mi tempestò di baci sulla schiena. Sospirai pesantemente per il piacere. Lei, non si fermò, anzi continuò. Mi tolse completamente l'abito matrimoniale e io rimasi solo in intimo. Mi slacciò il reggiseno, con una mossa abile, e mi baciò la valle tra i seni, per poi afferrare essi con le mani e baciarmene le estremita'.
Poi, fu il mio turno e, dopo aver fatto il mio lavoretto, ci mettemmo sotto le coperte.
- Ti amo- mi sussurrò all'orecchio
- Io di più- le sussurrai a mia volta, ma sulle labbra. Lei non rispose, semplicemente mi baciò con passione, per poi mettere le sue mani sul mio sedere.
- Buonanotte, amore- fu l'ultima cosa che riuscii a sentire, perché poi, mi addormentai in un sonno profondo e felice.
Ancora abbracciata a lei.
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STRANGE PASSENGERS (Alexandra Daddario x OC/fem)
FanfictionIn una notte buia, una ragazza stava camminando per le strade di New York in cerca di un modo per scappare da tutto e da tutti. - Sai, noi siamo come dei passeggeri su una macchina e la macchina è la vita. Non importa se la macchina su cui stiamo vi...