July 23rd , 2022 Excelsior Rhodes Hotel
- Lizzie?- chiamò una voce.
- Sì, mama!?- rispose la piccola Elizabeth.
- Tesoro, sveglia! Dobbiamo andare alla spiaggia oggi! Su, dai, ci divertiremo tanto- la invitai, sperando che si alzasse, altrimenti avremmo fatto tardi per la colazione.
- Ancola cinque minuti, mama...- mugolò la piccolina ancora in stato di dormiveglia.
- Oh, no, amore, non ti darò ancora cinque minuti. C'è una succulenta colazione che ci aspetta!- esclamai divertita e, subito, Elizabeth si alzò e con un balzo scese dal letto.
- Evvai, mamma, si va a fare colazione!- urlò di gioia la, oramai, bambina di cinque anni.
Probabilmente, Logan non notò che aveva detto "mamma", invece che "mama", come era solita dire.
Quella parola, che in italiano stava a significare proprio madre, pensai che l'avesse appresa da mio padre, che era di origini italiane. Fatto sta che adesso adorava chiamarci mamma e papà.
Mi lavai e mi pettinai, poi indossai il mio bikini blu e misi sopra un vestitino bianco dalle rifiniture celesti.
Indossai le mie fidate Havaianas e scesi a far colazione, seguita da Elizabeth e Logan.
Dopo colazione, decidemmo di andare in spiaggia a rilassarci e, perciò, chiedemmo al receptionist se ci poteva consigliare qualche spiaggia suggestiva dove poter stare in totale relax.
Quando arrivammo a questa "Cala Andromeda" mi sembrò di trovarmi nel vero e proprio Paradiso.
Le scogliere si stagliavano imponenti alle nostre spalle e si buttavano a picco sul mare. Il mare, d'altro canto, non era da meno e con le sue acque cristalline e lucenti ai raggi del sole, rendevano quel paradiso ancor più unico.
Passammo tutto il giorno sotto l'ombrellone o a giocare nell'acqua con Elizabeth e ci divertimmo moltissimo.
Ad un certo punto, guardai l'orologio che tenevo al polso: le 19:15 .
Era ora di tornare in hotel.
Nonostante le numerose proteste, e i capricci di Lizzie, riuscimmo ad arrivare all'albergo giusto in tempo per andare nella nostra stanza a prepararci, per poi andare a cena.
Arrivai in camera e feci il bagnetto alla mia piccolina. Dopodiché, le misi una gonnellina bianca e una canottiera elegante azzurra abbinata perfettamente alle sue ballerine dello stesso colore, tutto firmato Louis Vuitton.
Poi, fu il mio turno: mi lavai, mi feci un muccetto accurato, mi misi il mascara, l'eye-liner e il lucidalabbra trasparente.
Decisi di indossare un vestito bianco monospalla firmato Brandon Maxwell e i sandali tacco 12 blu di Christian Dior.
Ci sedettimo al tavolo ed ordinammo tre piatti di pasta con il pesce, un bel carpaccio di pesce spada e le acciughe. Mangiammo tutte le pietanze con gusto, senza far avanzare nulla.
Poi decidemmo di andare a fare una passeggiata per il meraviglioso giardino dell'hotel, ammirando tutte le piante e facendoci foto a vicenda in giro per il giardino.
Mentre camminavo mano nella mano con Logan, scorsi nel giardino un ciuffo di capelli biondi e un paio di occhi verdi come lo smeraldo.
Non era possibile!
Non poteva essere qui.
Strinsi la mano di Logan un po' più forte, ma lui parve non accorgersene.
All'improvviso, la presunta Beryl, si voltò verso di me ed io sperai con tutto il cuore che non mi avesse riconosciuta dopo tutto quel tempo.
Come al solito, mi sbagliavo... e anche di grosso.
Capii che mi aveva riconosciuto subito, semplicemente perché cominciò a venire verso di me ed io potei sentire il rumore dei suoi tacchi sui ciottoli del giardino.
Mi girai verso di lei per guardarla e, fortunatamente o sfortunatamente, mi sembrò una vera e propria visione.
Non riuscivo a capacitarmi che fosse così bella, nonostante io non potessi pensare queste cose, dato che ora sono sposata felicemente con l'uomo che avevo di fianco a me.
- Ehm, Logan ti dispiacerebbe andare a controllare dove è finita Elizabeth? Sai, è sparita nel giardino e ho paura che si sia spaventata non vedendoci- chiesi, sperando che abboccasse.
Non fraintendetemi, mi importava moltissimo di mia figlia e volevo davvero sapere dove si fosse cacciata, ma quello fu anche una specie di diversivo per fare allontanare Logan da qui, dato che Beryl si stava avvicinando sempre di più.
- Sì, certo, vado subito- mi risponde Logan, inoltrandosi in mezzo alle siepi per cercarla.
- Alex, ne è passato di tempo!- esclamò divertita una voce.
Quella voce.
Mi voltai verso di lei e, vedendo il suo bellissimo sorriso, mi si mozzo' il fiato.
- È proprio bella, devo dirlo, devo essere sincera con me. Nonostante io sia felice e innamorata di Logan, non posso fare a meno di trovare Beryl meravigliosa- pensai.
- Sei bellissima- le dissi sorridendo.
Lei sorrise e poi fece una cosa che mi stupi' moltissimo, molto di più di quando ebbi preso il mio primo voto alto a scuola inaspettatamente o quando Logan mi chiese di sposarlo in mezzo a tutti i miei amici.
Mi baciò.
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STRANGE PASSENGERS (Alexandra Daddario x OC/fem)
FanfictionIn una notte buia, una ragazza stava camminando per le strade di New York in cerca di un modo per scappare da tutto e da tutti. - Sai, noi siamo come dei passeggeri su una macchina e la macchina è la vita. Non importa se la macchina su cui stiamo vi...