Quella mattina ci svegliammo di buon'ora per un motivo specifico perché, chi mi conosce, sa che non sono affatto una persona mattiniera.
Io e Beryl avevamo intenzione di passare tutto il giorno al mare e ci volevamo andare il più presto possibile.
Dopo la colazione, ci dirigemmo subito alla spiaggia, ci stendemmo sulla sabbia bianchissima e ci sdraiammo sugli asciugamani all'ombra di una palma.
Stavo leggendo con molta attenzione "Lo Strano Caso Del Dottor Jekyll e Mr Hyde", uno dei miei libri preferiti, quando una mano si posò su di esso' e me lo strappò da queste.
Mi girai verso il propietario di quelle mani e camuffai un'espressione arrabbiata, ma Beryl cominciò a ridere: a quanto pare il mio piano non aveva funzionato.
- Mi potresti dare, cortesemente, il mio libro che stavo leggendo?- chiesi facendo gli occhi cucciolosi
- Non ci casco.... No- disse la bionda, cercando inutilmente di resistere alla mia migliore espressione da cucciola di gatto
- Oh, e va bene! Ma poi vieni con me in acqua, okay?- si arrese Beryl
- No- ribattei, con gli occhi ridotti a due fessure e un sorriso da piantagrane sulle labbra.
Il sorriso mi si smorzò subito perché lei poggiò le sue labbra sulle mie e quello che ne scaturì fu un dolcissimo bacio, che io ovviamente approfondì.
Proprio quando pensavo si staccasse, la mia ragazza mi prese per i fianchi e mi mise in braccio a lei, tenendomi le mani sulle cosce. Cosa che mi fece arrossire, e non poco.
- No! Beryl Jones, buttami subito giù!!!- stavo urlando come un'ossessa, ma, sinceramente, non mi importava di ciò che avrebbe potuto pensare la gente.
Risi, sì perché quella situazione era imbarazzante, ma contemporaneamente, ridicola e molto divertente.
Prima di poter proferire parola, sentì un improvviso senso di bagnato sul corpo, aprii gli occhi e mi accorsi che ciò che avevo pensato era più che lecito: Beryl mi aveva buttata in acqua come un sacco di patate!
Risalii in superficie e ritrovai davanti a me la mia ragazza intenta a sbellicarsi dal ridere a causa della mia espressione buffa sul viso.
- Non osare farlo mai più, hai capito!!!! Ringrazia che ho fatto ben nove anni di piscina e so nuotare!- strillai furiosa, ma dentro di me stavo ridendo di tutta questa stramba situazione. Ma, ovviamente, questo Beryl non lo doveva sapere.
Giocammo a schizzarci come delle bambine per tutto il pomeriggio, dopo aver mangiato una quantità di pizza spropositata.
Ci coccolammo sull'asciugamano e ci baciammo in acqua come una vera coppia.
- Ti amo- confessai ad un certo punto, senza una particolare ragione.
- Lo so. Anche io ti amo, Alex. Tanto- rispose Beryl. Aveva i capelli biondi tutti scompigliati e i suoi occhi risplendevano di una luce che non avevo mai visto nei suoi occhi di smeraldo.
Avevamo entrambe le labbra arrossate per gli innumerevoli baci che ci eravamo scambiate, con tanto amore.
Le presi le guance e le sussurrai sulle labbra "sei mia", poi la baciai in un impeto di passione.
Beryl mi prese i fianchi, ricambiando il bacio; successivamente io mi staccai e le morsi l'orecchio, poi scesi a baciarle il collo lasciandole dei segni violacei.
Fecimo per la prima volta l'amore e fu speciale e magico.
Ma soprattutto speciale.
Ero felice di tutto ciò, perché io, Alexandra Daddario ero innamorata persa di una ragazza.
E lei era proprio tra le mie braccia.
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STRANGE PASSENGERS (Alexandra Daddario x OC/fem)
Fiksi PenggemarIn una notte buia, una ragazza stava camminando per le strade di New York in cerca di un modo per scappare da tutto e da tutti. - Sai, noi siamo come dei passeggeri su una macchina e la macchina è la vita. Non importa se la macchina su cui stiamo vi...