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Non siamo amanti, siamo solo estranei
Con la stessa dannata fame
Di essere toccati, di essere amati, di provare qualcosa. -Halsey; Strangers
***
Il mio cuore iniziò a battere più velocemente.

Le mie mani iniziarono a sudare.

E il mio corpo iniziò a tremare.

L'odio verso me stesso aveva preso il sopravvento nella mia testa. La pace che avevo sentito qualche tempo fa se ne era andata. Le mie mani spinsero la pesante porta che portava al bagno. Una volta dentro quella fredda stanza, il mio corpo si rannicchió in un angolino.

Non potevo credere a quello che era appena successo. Non potevo credere che mi ero permesso di stare così vicino ad una persona. Specialmente Harry Potter, il ragazzo che mi aveva odiato. Che io avevo odiato così tanto da allearmi con una persona che aveva solo uno scopo nella vita: ucciderlo. Sapevo che avevo seguito ciecamente Voldemort, sapevo che c'erano momenti in cui mi chiedevo cosa stavo facendo.

Ma quelli erano solo brevi momenti. Momenti che non avevano significato nulla. Non avevo mai preso in considerazione l'idea di lasciarlo. Mai. I miei genitori lo seguivano ciecamente, e così feci io. Mio padre e mia madre erano le mie uniche figure di riferimento, renderli orgogliosi era la mia unica priorità allora. Volevo che mio padre fosse orgoglioso, che mi notasse e che mi amasse.

Tuttavia non posso dire di non aver avuto una scelta. Ce l'avevo. Sapevo di avercela. C'erano stati tanti momenti in cui avrei potuto riprendere in mano la mia vita. La notte in cui volevo uccidere Silente lui mi aveva offerto un aiuto, ma non avevo nemmeno considerato di accettarlo. Era stato così gentile con me, anche se io avevo minacciato di ucciderlo. Aveva un cuore così gentile e tutto ciò che io avevo voluto fare era strapparglielo via dal petto.

Forse Harry aveva ragione, forse i miei genitori non c'entravano niente col fatto di essere diventato Mangiamorte. Forse era la mia personalità. Forse ero condannato a fare sempre i soliti, stupidi errori più e più volte. Anche altri lo erano, solo che i loro sbagli non portavano alla morte di qualcuno. Gentili e calde anime. Anime che meritavano molto di più, ma che non hanno avuto alcuna possibilità a causa mia. A causa della mia codardia.

La porta si aprì leggermente, qualcuno era entrato nella stanza. Il mio primo pensiero fu Harry che mi aveva seguito. Una parte di me voleva che fosse lui, una parte di me voleva che mi consolasse, che si prendesse cura di me. Ma un'altra parte di me sapeva che non volevo che fosse lui. Lui era la ragione per cui mi sentivo una merda, non per qualcosa che aveva fatto. Questa volta era completamente colpa mia.

Passi.

Stavano diventando sempre più vicini. Però non riuscivo a vedere a chi appartenessero. I miei occhi erano coperti dalle mie mani che tremavano leggermente. Le lacrime cercavano di scappare dai miei occhi mentre tiravo su col naso.

'Draco?' sentii la persona chiamarmi. Alzai lo sguardo. Quella voce non apparteneva ad Harry, apparteneva a Lucia. 'C-cosa ci f-fai qui?' le chiesi confuso. Stava indossando il pigiama perciò era pronta per andare a letto.

'Non riuscivo a dormire' disse semplicemente prima di abbassarsi e sedersi vicino a me. La sua schiena era appoggiata al muro, le nostre spalle si sfioravano. 'Te cosa ci fai qui?'

Sembrava che non le importasse di essere nel bagno del maschi; un posto in cui non poteva andare. Avevo comunque capito che non ne voleva parlare.

'Credo che nemmeno io riuscissi a dormire,' borbottai sperando che non mi chiedesse altro. Una parte di me voleva che mi chiedesse qualcosa, che mi costringesse ad aprirmi, così che tutte queste emozioni potessero scomparire. 'Quindi perché stai piangendo?' mi chiese gentilmente la ragazza mora. I suoi occhi trovarono i miei, ma mi accorsi che non mi davano lo stesso conforto di un certo paio di occhi verdi.

'Perché tutto è una merda,' dissi. 'Perché io sono una merda.'

'Tu? Una merda?' disse con una nota di sarcasmo nella voce. 'Non mi sembra che tu stia puzzando.'*

Per un momento la fissai confuso, fino a che non capii cosa intendeva.

'O mio dio,' dissi sorpreso da cosa aveva appena detto. 'Che schifo, non credo utilizzerò la parola merda un'altra volta.'

'Lo hai appena fatto.' disse con un sorrisino sulla faccia. Natai ancora una volta che non sentivo la stessa sensazione calda e confortevole di quando guardavo le labbra del ragazzo corvino.

'Stai solo cercando di farmi pensare a qualcos'altro' dissi dopo aver capito a quale gioco stava giocando. 'Esattamente, ma sta funzionando, no?'

Le sorrisi realizzando di essere proprio fortunato ad avere qualcuno come lei. Qualcuno in grado di risollevarmi l'umore in un attimo.

'Quindi,' iniziò. 'Vuoi parlare di ciò che ti ha reso triste? O preferisci parlarne domani con la Dottoressa Dolan? Lo capirei perfettamente visto che è molto più gentile e paziente.' Qualcosa nel modo in cui aveva detto quelle ultime parole mi fece ridere ancora, questa volta in maniera più trattenuta.

'È complicato..'

'Lo è sempre,' disse Lucia. 'Sennó non ci tormenterebbe così tanto.'

Aveva ragione, solo le cose complicate erano in grado di farmi sentire così. La mia mente mi faceva sentire in colpa per me stesso, per tutto, ma non c'era altra soluzione se non parlarne, cercare di risolvere quel problema che aveva preso il controllo della mia vita.

'Va bene. Credo di poterti dire cosa sia accaduto. Ma mi devi promettere che non lo dirai a nessuno, nemmeno alla Dottoressa Dolan.'

'Sí, perché ho così tanti amici qui dentro che lo potrei dire a tutti. Non ascolterebbero nemmeno, beh forse Honey, ma solo perché le piace ascoltare un po' di gossip ogni tanto. Credo la faccia sentire meglio.'

Un'altra risata scappò dalle mie labbra. Non mi meritavo la presenza di Lucia, non mi meritavo la sua gentilezza. Proprio come non mi meritavo la gentilezza di Harry e il suo supporto.

'Ho abbracciato,' dissi casualmente. 'Harry.'

'Beh, e perché questa dovrebbe essere una brutta cosa?'

Un lungo sospiro lasciò le mie labbra e sembrò far eco nella stanza vuota. 'Perché abbiamo una piccola storia insieme. Ero solito bullizzarlo e lui mi odiava. Una volta abbiamo avuto un litigio e per poco non mi ha ucciso. Io l'ho quasi ucciso e lui mi ha quasi ucciso. Ma non è solo questo, ho quasi ucciso alcuni dei suoi amici perché supportavo una persona che lo odiava davvero. Una persona che lo voleva morto e che lui voleva uccidere.'

'Okay, quindi se ho capito bene sono seduta qui con un quasi-assassino?' chiese scioccata. 'E io che pensavo che tu ed Harry foste quelli gentili.'

'È complicato,' borbottai. 'Hai paura di me? Perché se lo sei ti capisco perfettamente e non ti darò più fastidio.'

'Un po',' disse lei. 'Ma quello è il tuo passato, no? Non ero lì perciò non posso giudicare niente di ciò che è successo. Però posso giudicare ciò che sta succedendo adesso e ti posso dire, lascia andare il passato. Lascialo nel passato dove dovrebbe stare. Rinizia da capo. Se ti sembra giusto essere amici, o più di semplici amici,' disse facendomi l'occhialino, 'allora siatelo. Trovate un po' di salvezza uno nell'altro. L'amicizia è una bellissima cosa, non sprecarla per poi accorgerti troppo tardi di quanto eri fortunato.'

Per un momento non sapevo che dire. Le sue parole mi avevano toccato, solo perché aveva ragione.

'Grazie,' sussurrai. 'Grazie mille,' e dopo quelle parole la abbracciai.

Anche un abbraccio era molto più piacevole con un certo ragazzo corvino che con questa ragazza estremamente gentile.

*nella storia originale Draco diceva 'I suck', che significa sia fare schifo che succhiare. E Lucia rispondeva: 'non sapevo ti piacessero anche i ragazzi.' però in italiano non avrebbe avuto senso e questo è il meglio che ho saputo fare..

|author's note: mi dispiace enormemente per questa mia assenza di moolti mesi, avevo perso un po' la voglia di tradurre e avevo trascurato un po' la storia concentrandomi di più sulla scuola. Adesso cercherò di tradurre il più possibile prima che inizi la scuola e spero di riuscire a tradurre tutta la scuola.
Spero che la storia vi piaccia e scusate ancora per questa assenza.|

Aftermath -drarry (trad. ita.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora