«Da quando ci sono ragazze qui» dice una voce.
«A quanto pare da adesso» sento dire da un'altra voce.
Mi giro e noto altri due uomini, entrambi sulla trentina, o almeno credo.
«Beh allora dovete abituarvi per un po'» dico causando una lieve risata da mio fratello.
«Gae, Sal vi presento mia sorella, Slenia».
«Devo ammettere che tra i fratelli Locatelli tu sei quella uscita meglio» confessa uno dei due ragazzi suscitando da parte mia una risata.
«Confermo con Gae» ammette l'altro giocatore.
«Gae e Sal stanno per?» chiedo con tono curioso.
«Gaetano e Salvatore» rispondono all'unisono indicandosi a vicenda.
«Ragazzi scusate se vi interrompo -dice il Mister mentre viene nella nostra direzione, per poi continuare dicendo- Slenia, mi spiace comunicarti che per sta sera dovrai dormire in stanza con tuo fratello, tranquilla che da domani avrai una stanza tutta tua».
«Mister sta per caso insinuando che non sono un buon compagno di stanza?» commenta mio fratello con tono ironico.
«Non ti sta insinuando, sta dicendo che lo sei» commenta Alessandro provocando una risata da parte di tutti noi.Siamo rimasti a parlare per un paio d'ore, sono entrata subito in sintonia con Ale, forse perché alla fine ci passiamo poco più di due anni. Adesso mi trovo in camera a riposarmi, anche perché fare un viaggio di mezzo mondo è molto ma molto stressante.
«Cici tutto bene».
«Si Manu, è solo che sono un po' stanca».
«Dai vieni qua» dice aprendo le braccia per abbracciarmi mentre si avvicina al mio letto.
«Alla fine com'è andata con Noah?».
«Dopo che mi ha lasciata ha fatto di tutto per riavvicinarsi a me, ma la tua brava sorellina non glielo ha permesso».
«Brava! Si vede che hai preso da me» dice vantandosi.
«Ma smettila» dico per poi dargli un leggero schiaffo sul viso.«Guardali, che carini».
«Non urlare idiota».
«Ma chi cazzo sta urlando stupido».
Sento due voci che non riesco a distinguere.
«Ecco bravo li hai svegliati».
«Ma non è vero».
«Alessandro Florenzi se non chiudi quella cazzo di bocca ti spacco una gamba» esordisce mio fratello mentre mi sfila il cuscino da sotto la testa per metterselo sulla testa in modo da coprire le orecchie.
«E tu cerca di non farmi venire una commozione celebrale» dico urlando.
«Aoh non far morire la mia amica» commenta Bastoni entrando in camera in direzione del letto.
«Inizia ad abbassare la cresta eh» esordisce mio fratello mentre si toglie il cuscino dalla testa.
«Alessandro Florenzi» dice il ragazzo irrompendo nella camera.
«Slenia Locatelli» rispondo stringendogli la mano che mi aveva precedentemente porto.
«Troppe presentazione» dice mio fratello esasperato.
«E' colpa tua che hai voluto fare il calciatore» esordisco prendendolo in giro.
«Si ma muovetevi che siete rimasti solo voi» ci interrompe Bastoni.
«Per cosa?» chiedo io.
«Dobbiamo andare a mangiare».
«Era ora!» commenta mio fratello.
«Finalmente cibo italiano» dico entusiasta.«Ragazzi -urla mio fratello appena entrato nella sala da pranzo- Adesso potete smettere di guardare mia sorella?».
«No fra è troppo figa» commenta uno.
«Confermo con Cri» enuncia un altro.
«Siete dei maiali» commenta Alessandro che si trova alle mie spalle.
«Ragazzi andate a sedervi, lo comunico io -ci incita il Mister per poi proseguire il discorso- Ragazzi, come ha detto poco fa Manuel, lei -dice indicandomi- e' sua sorella, Slenia, rimarrà con noi per tutto il tempo degli europei».Il pranzo e' andato a gonfie vele, mi sono trovata bene con i compagni di mio fratello, sono stati tutti molto gentili.
Adesso mi trovo in stanza a riposarmi visto che i ragazzi hanno organizzato una cena improvvisa per il mio arrivo.
«Disturbo?» sento dire.
«Assolutamente no! Entra, dopo tutto è camera tua» dico sedendomi a gambe incrociate sul letto.
«Come ti trovi?» mi chiede Alessandro sedendosi ai piedi del mio letto.
«Da Dio, meglio di quando stavo in America» confesso con un sorriso a 32 denti.
«Addirittura» dice ridendo.
«Certamente, sono finalmente a casa, con mio fratello e ho conosciuto voi. Vuoi mettere a paragone tutto questo con l'America?».
«Devo ammettere che hai ragione».
«Modestamente» dico fiera spostandomi i capelli dietro le spalle.
«Sei tale e quale a tuo fratello» ammette.
«Non paragonarmi a quel essere idiota» commento io con tono offeso.
«E tu saresti quella che mi vuole un bene dell'anima» esordisce mio fratello entrando in stanza.
«Si» dico saltandogli in braccio.
«Bleh troppo amore fraterno» commenta Alessandro disgustato dalla scena.
«Daiii vieni anche tu» dico scendendo dalle braccia di mio fratello per poi avvicinarmi al mio nuovo amico per dargli un abbraccio.Siamo davanti al ristorante che hanno prenotato i ragazzi. Non sono una ragazza che si veste vistosamente ma in certe occasioni preferisco indossare qualcosa di diverso oltre i soliti pantaloni e i soliti top. Ho optato per un vestito nero semplice e delle scarpe rosa.
Neanche il tempo di entrare nel locale che sento dei fischi.
«Grazie, grazie so di essere bello» dice mio fratello sorpassandomi.
«Ma levati, tu non sei il benvenuto» sento dire da Gigio.
«Slenia?» mi sento chiamare da Emerson che mi porge la mano per andare con lui e gli altri.
«Ah beh allora io non conto nulla» si lamenta mio fratello.
«Esatto, puoi anche andartene» sento dire da Nicolò Barella.
«Dai Manu non prendertela, sei il mio preferito lo sai» dico con gli occhioni.
«Lo so» mi si avvicina dandomi un bacio sulla fronte.
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Tutto cosi' inaspettato || Federico Chiesa
FanfictionE se la sorella di Manuel Locatelli tornasse in Italia, dopo un lungo viaggio proprio dieci mesi prima dell'iniziò dell'Europeo 2020 cosa succederebbe? Farà nuove conoscenze? Farà cavolate? Si metterà nei casini? Litigherà con le persone a lei più c...