9.

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«Qualcosa contro il Napoli?» mi chiede Gigio.
«Assolutamente no, ma tesoro esistono altre squadre sai com'è» controbatto io.

«Si ma questo era facile» si lamenta Ciro.
«La sconfitta brucia eh Ciruzzo?» commenta Gallo.
Eh si, abbiamo vinto io e lui, 4 a 2.
«Non vale, la vostra squadra era forte» prende parola Lorenzo.
«Dai ragazzi ammettete che Slenia è più brava di voi» risponde il mister che ci aveva raggiunto poco dopo dell'iniziò partita.
«Ha preso dal fratello» proferisce Manuel mentre si avvicina a me.
«Qualcuno mi ricorda dopo di chiamate Mattia per ringraziarlo?» lo prendo in giro.
«Questa ha fatto male male anche a me Manu» dice Alessio.
«Inizia già a cercare in che stanza passare la notte» risponde Cici decisamente offeso.
«Se vuoi puoi venire da me per me non c'è problema eh» dice Jorginho mentre allaccia il suo braccio sulle mie spalle.
«Non me lo faccio ridire due volte» gli dico io.

«Raga che c'è da mangiare a sto giro?» sento dire da Aderbi mentre entra in sala.
«Insala e mais» gli risponde Giacomo che si trova seduto difronte a me.
«Posso?» mi sento dire da una voce, appena alzo lo sguardo vedo Danilo.
«E me lo chiedi pure» rispondo io sorridendo.
«Comunque bellissima la partita di oggi,
complimenti» si complimenta mentre si siede.
«Bhe, grazie mille».
«Volevo congratularmi prima ma avevo visto che eri andata via e non volevo disturbarti» confessa per poi portarsi una forchettata di insalata alle labbra.
«Ma va, tranquillo, potevi tranquillamente non mangio mica» confesso girandomi verso di lui sorridendo.
«Poi non spaventarti se te lo trovi improvvisamente in camera» commenta Giacomo provocando in me una risata.
«Spero solo che mi trovi mentre dormo» commento io.

Ho finito da poco di cenare, mi trovo del giardino del centro con la mia riproduzione casuale messa in play, adesso è appena partita 'GENERAZIONE Z' di UTENTE175. Sto scorrendo le mie storie di instagram, vedo foto scattate a New York, altre in giro con con i mei amici per i boschi e foto di Vancurver, dove vivevo con Matt. Ho appena visto una foto con Luna, la mia migliore amica. Ci siamo conosciute all'età di undici anni durante una vacanza in Calabria con le nostre rispettive e famiglie. Siccome io sono di Lecco e lei di Roma, abbiamo convinto le nostre mamme a scambiarsi il numero di telefono in modo da tenerci in contatto una volta tornate a casa, siccome non avevamo un cellulare personale.
Pochi secondi dopo mi arriva un messaggio proprio da lei, invece di risponderle decido di far partire una videochiamata.

ma ciao dolcezza

ei bellezza, che racconti?

che ho appena finito di
allenarmi e tra poco
mangio

ma con che voglia lo fai

tesoro non tutte veniamo
al mondo con un fisico
come il tuo

ma sta zitta se non vuoi
che scenda a menarti

se scendi per me non ci
sono problemi, lo sai

non sai quanto mi machi

anche tu ciccia, giuro
che appena posso salgo
a trovarti

si anche perché credo che
Manu ora come ora non
si staccherebbe da me

eh ci credo, a proposito di
Manuel, come sta?

bene, anche
se è leggermente
arrabbiato con me

che è successo adesso?

nulla di che, oggi ho giocato
a fifa con gli altri e ovviamente
la mia squadra ha vinto
-dico spostandomi i capelli
dietro le spalle in segno di
superiorità- gli altri si sono
complimentati e io ho detto che
è grazie a Matt se sono brava,
e lui se l'è presa

eh ci credo, poi se lo
conosco bene come
credo ti ha detto altro,
giusto?

ti dico solo che dal che ieri
ho dormito in camera con
lui oggi mi ritroverò a
dormire con Jorginho

potevi almeno andare
da uno single , no eh?

ti prego non iniziare

«Non iniziare cosa?» mi sento dire alle mie spalle.
«Santo cielo Manuel, vuoi farmi prendere un infarto?» dico portandomi una mano sul petto dallo spavento.
«Con chi parli?» chiede mentre si siede vicino a me.

ma ciao spilungone
-dice Luna dopo
aver sentito la voce
di Manu-

ma voi due dovete rompere
anche se siete distanti?
-chiede lui-

certamente -rispondo io-

mi sembra giusto,
comunque come sta
Thessa?

bene dai, Sam la fa
disperare -risponde lui-

cavolo! -esclamo io-
mi avete fatto ricordare
che devo chiamarla

dai ciccia, allora ti lascio
così vado a mangiare

ti lovvo lu muah
-dico io-

ciao spilungone -dice lei
rivolgendosi a mio fratello-

ciao nano da giardino
-la saluta lui-

Dopo aver messo giù chiamo Thessa, mia cognata. Lei e Luna si sono conosciute un anno che siamo scesi in Vacanza in Calabria, da lì non ci siamo più separate.

Tutto cosi' inaspettato || Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora