21: Finalmente insieme

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Niragi mi tiene stretta al collo e l'unica cosa che posso fare è cercare di non morire soffocata o con il collo spezzato. 

La sua presa su di me è troppo forte e mi sembra davvero di star per morire.

Ma all'improvviso si stacca via da me e impreca ad alta voce.

Riprendo fiato e senza accorgermene inizio a piangere, non tanto per il male in sé, ma per il fatto che io per questo ragazzo mi sono presa una cotta e non ne riesco a capire il motivo.

"Scappa Misaki e non farti più vedere." Mi dice lui senza neanche guardarmi negli occhi.

Io rimango zitta, mentre lui respira come se avesse appena finito una maratona. 

"Vattene!" Urla infine. Io corro via, esco dalla stanza e attraverso il corridoio. Ci sono alcune persone in giro ma non mi importa se mi vedono in queste condizioni, voglio solo andarmene via.

Mentre scappo mi imbatto in Karube che mi ferma prendendomi per un braccio.

"Misaki ma dove eri finita?" Mi chiede lui preoccupandosi.

"Dimmi dove si trova Eisaku." Gli ordino.

"Che cazzo hai al collo? Chi te lo ha fatto?" Mi chiede lui, ma io non lo ascolto.

"Dimmi dov'è!" Esclamo.

Lui mi guarda disorientato ma alla fine me lo dice. Si trova in un posto non molto lontano da qui e sono subito pronta a partire.

Esco fuori dalla Spiaggia e raggiungo un automobile. Mi metto al volante e inizio a guidare fino al luogo nominatomi.

Dopo qualche ora di macchina e nel buio della notte, riesco a trovare l'accampamento di cui mi stava parlando Karube, ma purtroppo non c'è nessuno.

Ci sono delle tende e qualche scarto di cibo e alcuni vestiti.

Dato che alla Spiaggia si poteva indossare solo il costume e visto che ho freddo, decido di prendere una felpa che trovo per terra.

Mi siedo di nuovo in macchina, aspetterò che tornino, magari sono andati ad affrontare un game.

Il collo mi fa male, apro lo specchietto della macchina e controllo se ci sono dei segni e come pensavo, il mio collo è pieno di lividi.

Ripenso a tutto quello che è successo, a mio zio che è morto, ad Aguni che chissà cosa mi avrebbe fatto... Ma soprattutto i miei pensieri si rivolgono a Niragi.

Lui è un pensiero fisso, non riesco a smettere di pensarci e mi odio, perché è violento e cattivo e non so nemmeno io cosa mi piaccia di lui ma purtroppo è così.

Tra un pensiero e l'altro si fa tardi, non è ancora arrivato nessuno e finisco per addormentarmi. 

Qualcosa tocca la mia fronte, mi sveglio e aprendo gli occhi mi trovo una pistola puntata alla fronte.

Mi spavento e il ragazzo che la impugna davanti a me mi dice di non muovermi.

Non c'è solo lui, ci sono altri due ragazzi e due femmine.

"Chi sei e cosa ci fai qui?" Mi chiede il ragazzo con l'arma.

"Sono qui per Eisaku." Rispondo io un po' intimorita. "Mi chiamo Misaki."

Tutti si zittiscono ed infine sento una voce provenire da lì vicino.

"Misaki?" 

Vedo Eisaku, con i suoi capelli ricci color rame e quegli occhi color nocciola che si illuminano.

Sono felice di vederlo, mi scappa un sorriso e lui viene dritto da me a darmi un abbraccio.

"Credevo di averti persa." Mi sussurra.

Niragi // Alice in BorderlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora