4: Un tesoro

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Il Cappellaio mi fa sedere su un'altra poltrona davanti a lui e mi fissa in modo inquietante.



"Ti ho chiamata per darti questo." Mi dice porgendomi un braccialetto con un numero sopra, proprio come quello di Niragi e di tutti i membri della Spiaggia.



Faccio per prenderlo ma lui se lo tiene e se lo riporta verso di sé.



"Vedi, per averlo dovrai affrontare un game per la Spiaggia e dimostrarci il tuo valore." Mi spiega infine.



"Mostrare il mio valore? E come faccio? Ho vinto l'ultimo game per fortuna ma non so..."



"Come lo hai vinto? Oltre al fatto che hai ucciso Asaki." Mi chiede interrompendomi.



"Oltre al fatto che non l'ho ucciso, mi sono semplicemente nascosta in una stanza." Rispondo io.



"Erano tutte aperte?" Mi chiede lui.



"Beh io questo non lo so, ho semplicemente scelto la prima che..."

Ci penso bene e in quel game sembravano tutti in preda al panico e nessuno si era nascosto.



"Forse era quella una delle poche aperte..." Rispondo io infine.



"O addirittura l'unica... Domani parteciperai ad un game con un organizzatore della Spiaggia, spero non mi deluderai." Mi fa l'occhiolino e si gira per versarsi da bere.



Mi fa il gesto di prendere il bicchiere e io nego con la testa, così se lo beve tutto d'un sorso.



"Ora vai, devi riposare." Mi dice infine, indicandomi la porta.



Mi alzo e vado verso quella.



"Ah e Misaki, se Niragi ti da ancora fastidio devi venire a dirmelo." Mi intima lui.



"Cosa faccio la spia?" Chiedo io sorridendo.



"No ma io mi preoccupo per tutti i membri della Spiaggia, nessuno escluso. Ora vai." Mi dice lui per poi tornare a bere.



Apro la porta ed esco per poi richiudermela alle mie spalle.



._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._.



È già sera, oggi non è stata affatto una giornata produttiva, non ho ottenuto informazioni e poi volevo confrontarmi con Chishiya ma lui non si è fatto vivo.



Inoltre non ho visto nemmeno Niragi ma questo è un bene piuttosto che un male.



"Attenzione il Cappellaio sta per parlare! Tutti nell'atrio!" Grida qualcuno per i corridoi.



Esco dalla mia stanza e mi avvio verso l'atrio. Ci sono davvero tutti e non ci stiamo da quanti stiamo.



Il Cappellaio è davanti a noi, al primo piano. Si sporge in avanti come un re che si rivolge ai suoi sudditi.



"Cari membri della Spiaggia, tra meno di 5 minuti voglio che andiate tutti a partecipare ad un game. È stato affidato un game ad ognuno di voi, andate e non deludetemi! Troviamo le carte mancanti!!!" Grida lui agitando il pubblico.



Tutti urlano e corrono verso le loro macchine.



Anch'io ho una macchina, infatti andrò a partecipare ad un game insieme ad altra gente.



._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._.



Arrivati nell'arena, ognuno di noi prende un cellulare come in ogni game, siamo in 10 e il game è "La porta giusta".



È un gioco di ingegno, si gioca per l'8 di denari. Mi hanno spiegato che i fiori sono giochi di squadra, i picche sono fisici mentre i cuori... Beh con i cuori si gioca con i sentimenti delle persone, le tradisci e soffri... Spero di non provarlo mai.



Ci ritroviamo tutti quanti in questa stanza circolare, la porta da cui siamo entrati si è chiusa da sola, ed è impossibile forzarla.



In questo posto siamo contornati da porte, sono tutte uguali, ma ancora non sappiamo lo scopo del game.



Game, i giocatori hanno tre possibilità per aprire la porta giusta ed uscire da questa. Se non dovessero farcela, il gas contaminerà l'intera stanza. Tempo limite 30 minuti. Buona fortuna!

Game start!



Che cosa... Ci saranno trenta porte intorno a noi, come facciamo a capire qual'è quella giusta? Sono tutte uguali!



"Allora Misaki cosa dovremmo fare?" Mi chiede un tizio alto con gli occhiali.



"Eh, io?" Esito un po', ma cosa vuole da me?



Lui alza il braccio e si indica il bracciale. È uguale al mio, sarà lui uno degli organizzatori della Spiaggia mandato da mio zio per controllarmi.



"Allora?" Mi richiede lui.



"Io, non lo so... Perché dovrei saperlo?" Appena finisco di parlare, una botta di gas esce dal soffitto e perdo il fiato per un secondo.



Tutti iniziamo a tossire.



"Okay, allora potremmo bussare su tutte le porte e vedere se c'è una differenza di suono tra queste." Propone una ragazza che sembra molto più spaventata di me.



Tutti facciamo un cenno con la testa e lei si mette all'opera.



Stiamo tutti zitti mentre bussa su ogni porta.



Fanno tutte lo stesso rumore, quando ad un certo punto ne sentiamo uno diverso.



"Sentite? Sembra vuoto dall'altra parte!" Esclama lei.



"Ha ragione." Commenta un ragazzo.



"Continua con le altre e vediamo se è davvero l'unica." Dice un'altra.



Lei annuisce e continua a bussare su tutte le porte.



Finché non ritorna al punto di partenza.



"Era l'unica." Afferma.



Di nuovo un'altra scarica di gas, sta volta il respiro mi sembra di averlo perso per più tempo.



Mancano 20 minuti.



"Aprite quella porta!" Sbraita una ragazza che a mala pena respira.



Io fortunatamente mi sono ripresa e riesco di nuovo a respirare.



"Ho paura!" Ammette la ragazza che ha bussato a tutte le porte.



"Fifona." Sbotta un ragazzo.



"Allora fallo tu!" Gli dice lei.



"Non penso che sia quella la porta giusta, la risposta se no è troppo facile." Spiega lui.



"E allora..." La ragazza inizia a parlare ma di nuovo viene rilasciato del gas e io quasi cado per terra mentre cerco di prendere aria, ma è inutile, è come cercare di respirare sott'acqua.



La ragazza si fa coraggio e mentre siamo tutti in cerca di ossigeno, apre la porta.



Il gas cessa di essere emanato nell'aria.



Tutti riprendiamo a respirare e lei è sull'uscio della porta.



"Ragazzi è questa!" Esclama lei, entrando completamente nell'altra stanza.



Tutti siamo molto speranzosi, ma questa sensazione svanisce subito, perché viene trafitta da una freccia nel petto e cade a terra.



La porta si richiude da sola.



Molte persone urlano, ma io rimango solo pietrificata.



Mancano 15 minuti.



"Misaki fai qualcosa!" Mi urla addosso quel tizio dell'organizzazione.



"Io non capisco cosa vuoi che faccia! Non sono un genio e non ne ho idea di quale sia la porta!" Grido io.



"Perché dovrebbe saperlo? Per caso sai qualcosa che noi non sappiamo?" Mi chiede il ragazzo strambo che ha dato della fifona alla ragazza morta.



"Cosa? No! Sono arrivata qui due giorni fa e non so neanche se questo sia un sogno o la realtà!" Rispondo io.



"È la realtà e non vedo l'ora che il capo ti butti fuori dopo che scoprirà che non servi a nulla." Mi sussurra l'organizzatore all'orecchio dopo essersi avvicinato a me.



"Non mi sembra tu sia utile a qualcosa." Rispondo io freddamente guardandolo in faccia.



Lui sorride e si rimette al suo posto.



"Allora? Che facciamo?" Chiede un tizio seduto per terra.



Prima che qualcuno gli risponda, altro gas viene propagato per la stanza e sembra non voglia fermarsi.



"Non respiro!" Dice una ragazza con molta fatica.



Quasi tutti cadiamo a terra.



Io mi piego in due e ho paura di svenire.



"Basta!" La stessa ragazza che ha parlato prima, apre la porta alla sua destra.



Entra nella stanza e viene anche lei trafitta da una freccia.



Tutto il gas cessa di essere diffuso.



"Cazzo!" Grida uno.



"Moriremo tutti!" Urla un' altra.



Riprendo il fiato e mi rialzo da terra.



Mancano 5 minuti.



Cinque minuti? Ma qual'è la soluzione?



Mi avvicino alle porte ed inizio a bussare di nuovo.



"È inutile Misaki." Sbotta quell'idiota della Spiaggia.



"Stai zitto." Rispondo io.



Busso a tre porte e alla quarta sento di nuovo il vuoto.



"Cosa significa?" Chiede uno.



"Non lo so..." Mormoro io.



"Sembra quasi che le stanze oltre le porte girino." Dice una donna.



"Allora come facciamo a sapere qual'è quella giusta? Visto che le porte vuote ti sparano delle frecce addosso?" Chiede un ragazzo.



"Non lo so, ma non c'è tempo per trovare la soluzione, mancano due minuti!" Grida una persona.



E all'improvviso... So qual'è la porta!



"È quella!" Esclamo io.



Indico la porta alle spalle dell'organizzatore.



Lui sorride.


"Come scusa? E cosa te lo fa pensare?" Mi chiede lui prendendomi in giro.



"Io... Non lo so, l'ho percepito... Ma so che è quella!"



Manca un minuto.



Mi avvicino alla porta di corsa. Appoggio la mano sulla maniglia e la giro.



So che è questa, ma perché?



Altro gas viene sparso ovunque.



Apro la porta.



C'è un muro.



"Aiutatemi!" Grido io.



Mancano trenta secondi.



Due ragazzi mi aiutano e spingiamo la porta insieme.



C'è scritto 'uscita'!



"Andiamo!"



Una ragazza cade a terra e non riesce a rialzarsi, continua a tossire.



10, 9, 8...



La prendo dal braccio e con tutta l'adrenalina che ho la tiro su e la porto verso la porta.



7, 6, 5...



Faccio un ultimo sforzo, ci sono quasi...



4, 3, 2...



Attraverso la porta e uso tutta la mia forza per portarla in salvo.



1.



La porta si chiude dietro di noi e lei mi ringrazia con le lacrime agli occhi.



Usciamo dalla porta di sicurezza e ci ritroviamo semplicemente per strada.



"Come hai fatto Misaki?" Mi chiede l'organizzatore prendendomi dalle spalle e fissandomi come se avesse scoperto dell'oro.



"Io... Lo sapevo... Lo sapevo e basta..." Rispondo io.



Lui fa un grande sorriso.



"Sei la nostra più preziosa risorsa." Commenta infine.



Mi fa vedere che in mano ha la carta dell'8 di quadri e se ne va via verso la macchina compiaciuto.



Ma come facevo a saperlo? Non lo so ma sono felice di non essere morta, voglio solo tornare a casa e dimenticarmi di quello che è successo...



Niragi // Alice in BorderlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora