8:La fuga

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E' quasi sera, la gamba mi fa male ma fortunatamente il taglio non è così profondo come temevo.

Sono nella mia camera quando qualcuno bussa alla porta.

La porta è già aperta e io posso vedere subito che si tratta di Chishiya.

"Come stai?" Mi chiede lui camminando verso di me.

"Ehm, sto meglio grazie." Rispondo io un po' restia... 

"Sei arrabbiata con me?" Mi chiede lui per poi sedersi sul mio letto.

"Io...No ma credevo non volessi più vedermi..." Rispondo sinceramente.

"Come?" Si fa una piccola risata. "Semplicemente essendo uno degli organizzatori della Spiaggia ho qualche impegno e non sono sempre libero." 

"Sei uno degli organizzatori? Non lo sapevo..." Rispondo io sorpresa.

Lui ride di nuovo.

"Ma si, comunque sono a tua disposizione adesso." Mi intima lui.

"Io veramente, forse preferisco non parlare più del mio passato..." Ammetto.

"Misaki, per far sii che non ti tormenti più dovresti sfogarti..." Mi consiglia lui.

"Mi tormenterà per sempre..." Sussurro.

E all'improvviso un vomito di ricordi mi inonda la mente.

Mio padre, gli schiaffi, le parole... E poi Eisaku, tanto gentile e tanto stronzo allo stesso tempo... Ed infine mia madre, ho solo un ricordo vago di lei in lacrime che mi accarezza la guancia e mi dice addio... E non posso evitare di odiarla.

"Ehi non piangere." Mi dice lui asciugandomi una lacrima che non pensavo di aver versato.

"Scusa, ma forse non è ancora il momento." Dico io con una nota di vergogna.

"Stai tranquilla, ne riparleremo." Mi sorride confortandomi e poi si alza dal letto. "Ci raggiungi di sotto?" Mi chiede.

"Si arrivo tra poco." Rispondo fingendo un sorriso. 

Lui se ne va e io resto con i miei pensieri e i miei incubi.

Odio la mia vita o almeno quella vecchia...

Basta, non devo più pensarci.

Mi alzo dal letto e senza far caso al dolore alla gamba scendo le scale e raggiungo Chishiya.

Soltanto che qualcosa mi ferma, anzi, qualcuno...

"Ciao Misaki, allora te lo fai un colpo con me?" Mi chiede la ragazza falsa che il primo giorno mi ha fatto lo sgambetto.

"Come scusa?" Le chiedo io abbastanza confusa.

"Oh che stupida non mi sono ancora presentata, mi chiamo Sakura e adesso io e te ci beviamo qualcosa." Mi dice lei con un po' di prepotenza.

"Scusa ma non bevo." Sbotto io ancora con il nervoso addosso per i miei pensieri sul mio passato.

Lei si fa una risata.

"Come scusa? Neanche uno shot? Sei proprio una sfigata come pensavo." 

Ma come si permette?

"Che cosa hai detto?" Rispondo io con arroganza.

"Scusa ho ferito i tuoi sentimenti?" Mi chiede lei ironicamente per poi deridermi insieme ai suoi amici.

Io vedo Chishiya in lontananza e nega con la testa come se sapesse già quello che sto per fare.

Niragi // Alice in BorderlandDove le storie prendono vita. Scoprilo ora