La mattina seguente, al mio risveglio, decido che è il momento di andare a parlare con Chishiya, visto che dobbiamo finalmente prendere le carte raccolte dalla Spiaggia.
Io, lui e Kuina ci incontriamo nella camera di lei e ci organizziamo per rubarle.
"Allora, Kuina farà da palo e Misaki tu entrerai nella suite reale del Cappellaio e cercherai una cassaforte, una volta trovata ti dirò il codice attraverso questo walkie talkie." Mi spiega Chishiya, lanciandomi uno di quegli apparecchi. "Mentre io mi assicurerò che i lottatori e gli altri membri esecutivi siano impegnati in altro."
"Ma come fai a sapere il codice della cassaforte?" Gli chiedo io.
"Ogni cosa al suo tempo." Mi risponde lui.
Non nascondo che sono davvero terrorizzata, ma voglio capire dove siamo e voglio andarmene da questo orrore, anche se sarà solo Chishiya ad andarsene, so che è un ragazzo intelligente e troverà una spiegazione e magari una soluzione a tutto, non come Aguni che pensa solo a se stesso.
Di primo pomeriggio Aguni intrattiene un discorso nell'atrio principale, insieme a tutti ed è il momento di agire.
Kuina mi fa da palo ed io entro dentro la camera del Cappellaio.
"Misaki sei dentro?" Mi chiede Chishiya attraverso il walkie talkie.
"Si, cerco la cassaforte." Sto provando un'agitazione immensa.
Apro l'armadio e di colpo trovo la cassaforte.
"Trovata!" Esclamo io a bassa voce.
Mi inginocchio e aspetto che Chishiya mi dica il codice.
"Il codice è 8022." Mi informa lui.
"Come fai a saperlo?" Gli chiedo io.
"Durante la cerimonia di successione, che permette al nuovo numero 1 di aprire la lettera sigillata con scritto il codice della cassaforte dove sono contenute tutte le carte, quando Aguni ha aperto la busta, mi è parso di vedere un'espressione confusa sul suo volto, come se non ci fosse scritto nulla e così ho realizzato. Il codice è scritto sull'anello del Cappellaio, che ora possiede Aguni e che serve a sigillare la busta. Sull'anello è incisa la scritta -BOSS- e perciò si legge 8022."
"Wow sei un genio Chishiya." Dico io, sorpresa dal suo ragionamento.
Mi avvicino alla cassaforte, ma qualcosa mi blocca.
"Allora?" Mi chiede lui.
"Non posso aprirla." Mormoro io.
"Che cosa? Misaki stai perdendo tempo, tra poco ritorneranno tutti nelle loro camere." Bisbiglia Chishiya.
"Non è questa la cassaforte." Affermo con convinzione io.
Mi giro e volto lo sguardo a sinistra, dove sul muro trovo appeso un quadro con dipinto un cervo.
"L'ho trovata." Ammetto.
Non so perché ma sono sicura che sia lì dentro.
Raggiungo il dipinto e lo levo via dal muro.
Ed ecco una cassaforte bloccata nel cemento.
Schiaccio i pulsanti 8 0 2 2.
Si accende una luce verde e la cassaforte si apre.
"Aperta." Dico con sollievo.
"Misaki fai veloce hanno finito l'assemblea." Mi comunica Kuina.
Prendo il piccolo scrigno, rimetto apposto il quadro ed esco dalla stanza del Cappellaio, Kuina mi prende per mano e scappiamo via.
Ci incontriamo nella sala della videosorveglianza e consegno lo scrigno a Chishiya.
Lui lo apre e troviamo dentro tutte le carte, beh fatta a eccezione per il 10 di cuori.
"Non ci posso credere, ce l'hai fatta." Chishiya si congratula con me e Kuina mi da un abbraccio.
"Come hai fatto a capire dov'era la cassaforte?" Mi chiede lei.
Esito un pochino. "Non lo so nemmeno io in verità, mi sembra di percepire qualcosa, senza un motivo logico, solo grazie al mio istinto." Spiego io.
"È impressionante, hai tipo un potere magico!" Esclama Kuina.
"Non credo ma si non è male, soprattutto quando bisogna affrontare i game." Rispondo io.
"Si, sei spettacolare." Mi dice Chishiya facendo un cenno compiaciuto.
Io gli sorrido e ad un certo punto presto attenzione agli schermi alla mia destra.
Vedo una ragazza che sembra stia controllando dei cadaveri, ma l'immagine è un po' distorta.
"Chi è lei?" Chiedo io.
"Si chiama Ann." Mi risponde Kuina. "Sta esaminando il corpo del Cappellaio, vuole capire se c'è qualcosa sotto la sua morte."
"Anche secondo me non è morto nel game in cui ha partecipato." Commento io.
"Se vuoi possiamo andare a chiederle se ha scoperto qualcosa." Mi dice Kuina.
Annuisco, così io e lei andiamo da Ann e la raggiungiamo nei sotterranei.
"Kuina." Dice Ann appena ci vede.
"Ann, questa è..." Non fa in tempo a presentarmi che Ann la blocca.
"Misaki, nipote del Cappellaio, non so se ti farà piacere vedere questa immagine." Mi informa lei.
"Voglio solo scoprire la verità." Rispondo io.
Lei ci fa cenno di avvicinarci.
"Ho trovato questo." Ci mostra mezzo proiettile, ricavato dal petto del Cappellaio. "È uno dei proiettili che si usano per le armi che teniamo alla Spiaggia. Quindi è stato ucciso da uno di noi." Ammette lei.
"Sarà stato di sicuro uno dei lottatori, scommetto su Niragi, voleva tantissimo che il suo amato Aguni diventasse numero 1 della Spiaggia." Ritiene Kuina.
Niragi che uccide mio zio? In questo mondo sembra così normale fare un ragionamento simile.
"Scusate, avevate ragione, non mi piace vedere mio zio senza vita." Le saluto e corro via.
Ormai devo accettare il fatto che il mondo di prima sia svanito e che la persona che mi piace sia un serial killer psicopatico.
Mentre corro verso camera mia, mi imbatto nel gruppo di Aguni e i principali lottatori.
"Misaki, ciao!" Mi saluta Karube con un sorriso enorme sul viso.
"Ciao Karube." Ricambio il saluto ma essere felice ora mi è impossibile.
Non posso far altro che passare vicino a Niragi mentre li sorpasso, quando gli viene la straordinaria idea di tirarmi uno schiaffo leggero sul culo.
"Ma che problemi hai?" Gli chiedo io arrabbiandomi.
Tutti si fermano e si girano verso di me.
Niragi mi guarda con aria confusa.
"Calmati dolcezza, hai il ciclo oggi?" Mi chiede lui, provocando la risata di tutti.
"Non ti voglio mai più vedere, sei solo un pazzo assassino!" Grido io per poi scappare via.
"Misaki aspetta!" Sento la voce di Karube ma non mi fermo, sono troppo sconvolta per parlare con chiunque.
Ora devo solo pensare a sta sera, perché io, Kuina e Chishiya ce ne andremo via da qui, per sempre.
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Niragi // Alice in Borderland
FanfictionMisaki vive in un mondo normale, una realtà normale che presto verrà stravolta. Tokyo da popolata qual era, non diverrà altro che un deserto, ma attenzione non sarà lei l'unica in città. I pochi rimasti si scontreranno nei game, giochi di sopravviv...