!! Avvertenze: utilizzo di linguaggio volgare/offensivo. Naturalmente sono assolutamente contraria all'uso di determinati termini e relativi sinonimi, spero perciò di non urtare la sensibilità di nessuno e che si tenga a mente che qualsiasi termine usato va contestualizzato!!
Seduto al tavolino esterno di un bar Magnus tamburellava nervosamente le dita della mano destra contro la superficie ruvida dello stesso. Ripensava a quello che era accaduto la sera precedente quando aveva casualmente incontrato Alexander fuori da un club.
Non si sarebbe mai aspettato di trovarlo in un posto simile ma ripensandoci a mente fresca suppose che non fosse stata una sua idea quella di recarvisi: probabilmente era stato trascinato dai suoi amici. L'idea lo faceva sentire parzialmente più tranquillo; sapere che il ragazzo non fosse solo e che non lo stessero lasciando a commiserarsi lo sollevava. Sperò comunque che non lo stessero mettendo sotto pressione per parlare dei suoi problemi ritrovandosi a quel punto a sospirare amaramente. Non stava più a lui pensarci, no? Non avrebbe dovuto essere una sua preoccupazione. Ma come poteva fermarsi? Come poteva semplicemente imporsi di ignorare qualcuno che aveva così evidentemente bisogno di aiuto? Del suo aiuto?
Dopo il triste incontro Magnus non se l'era sentita di entrare nel locale e, a capo chino, era tornato al suo loft. La sua testa era stata così piena di pensieri che, naturalmente, non aveva chiuso occhio ed alla fine aveva trascorso la nottata seduto nel salone a carezzare Presidente Meow sul suo grembo e ad osservare il cielo buio dalla finestra. Aveva osservato l'alba sorgere, i suoi colori pastello crepare il manto oscuro della notte in schizzi brillanti, ditate rosate su una tela buia. A quella visione aveva sentito lentamente il suo animo alleggerirsi, solo per un brevissimo istante, ritrovandosi così col sentire gli occhi chiudersi pesanti.
Riposò meno di un paio d'ore prima di sentire la sveglia risuonare per l'ampia stanza osservando il suo display con occhi stanchi.
Avrebbe dovuto andare al lavoro. Avrebbe dovuto presentarsi ai suoi pazienti con la consueta calma ed aiutarli a trovare la via giusta per affrontare i loro problemi quando il suo stesso animo era in tempesta. Come avrebbe potuto?
Per una volta, la prima, contattò Lucy per dirle di spostare tutti i suoi impegni.
Così aveva passato la mattinata chiuso in casa, una coperta avvolta attorno al corpo ed un profondo senso di stanchezza a gravargli sulle spalle. Aveva tentato di dormire per un po' ma la sua mente non gli dava pace continuando a tenerlo ad un livello superficiale d'incoscienza, assai più vicino alla veglia che non al sonno profondo. Rannicchiato sul divano perse il conto del tempo fino a che non fu il suo corpo a metter fine a quel tormento. Digiuno dal pranzo precedente si forzò di mangiar qualcosa senza tuttavia le forze per cucinare alcunché, seduto sfibrato al bancone della cucina.
Sentiva di aver bisogno di qualcuno, di non rimanere solo in quel momento.
Telefono alla mano scorse l'elenco dei suoi contatti sapendo che c'era solo una persona cui aveva bisogno di parlare in quel momento.
«Magnus?» la voce di Catarina lo chiamò dall'altro capo del telefono vagamente coperta dai suoni del traffico. Il ragazzo poteva sentire il mormorio dei passanti attorno a lei, il fruscio del vento, il respiro accelerato di chi parlava mentre era in movimento. Una sirena suonava dalla distanza giungendo ovattata al microfono del cellulare.
«Ehi Cat.» salutò lui cercando di nascondere il suo disagio interiore con un tono tutto sommato tranquillo e neutrale. La cosa, in sé, era comunque strana dato che solitamente quando chiamava qualcuno aveva due tipi di toni: il lamentoso per quando qualcosa non andava come voleva lui o si sentiva in vena di far capricci e l'entusiasta che era il suo generico per qualsiasi altra situazione.
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You trigger me
FanficAlexander Lightwood è un giovane costretto dai suoi genitori a frequentare lo studio di un noto psicologo che in qualche modo gli capovolgerà l'esistenza. Magnus Bane è un brillante e ricercato analista incapace di affezionarsi ai propri pazienti -p...