23.Heavy Thoughts

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23.

Life has me running in circles as of late
I've been searching for some kind of saving grace
(For The Win-Heavy Thoughts)

"Lexa, entra pure. Aden è di sopra, ora te lo vado a chiamare." la saluta mia madre. "Ti va di fermarti a cena? Stiamo aspettando gli altri, Marcus sta preparando il barbecue." le propone, prima di salire le scale.

"Oh, io... Abby non vorrei disturbare.". Mia madre le sorride e le fa segno di non preoccuparsi.

"Clarke, aggiungi due posti a tavola." mi ordina, mentre sale al piano superiore. Mi sembra di essere tornata ai tempi del liceo.

"Dovremmo dirglielo, secondo te?" mi domanda Lexa, un po' preoccupata.

"Cosa? No, nemmeno per idea. Cioè, prima o poi sì, ma forse è meglio se..."

"Ehilà, fidanzatine." mi interrompe Raven, sghignazzando fra sé e sé.

"Rae!" la rimprovero io. Accanto a me, Lexa è nel panico.

"No, noi non..." prova a negare, inutilmente.

"Tranquilla, io, Bellamy, Jasper e Monty non abbiamo detto nulla ad Anya.". All'udire il nome della cugina, Lexa si volta verso di me, terrorizzata.

"Mio Dio, non la prenderà per niente bene.". Le poso una mano sulla spalla e la costringo a guardarmi negli occhi.

"Ehi, non deve saperlo subito. Non dobbiamo dirglielo per forza.". Lexa si morde il labbro, pensierosa.

"Clarke, ormai sono passati tre giorni. Non posso continuare a nasconderle di noi due. E lo stesso vale per tua madre."

"Cosa vale per me?". Mi volto. Mia madre ci osserva, curiosa. Ha un sorriso furbo dipinto in volto e ho il sospetto che sappia già di cosa stavamo parlando.

"N-noi..." balbetta Lexa, senza riuscire a formare un discorso di senso compiuto. Dietro di noi, Raven fa per sgattaiolare via, ma la fulmino con lo sguardo.

"Quando avevate intenzione di dirmelo?" cala infine le carte mia madre, facendoci capire che sa già tutto.

"Ecco, noi... Presto." rispondo. "Cioè, noi volevamo, ma...". Mia madre scoppia a ridere, divertita da quel nostro stato di evidente imbarazzo.

"Dov'è Aden?" cerca di sviare il discorso Lexa, invano.

"Sta finendo di riordinare i suoi giocattoli. Non cercare di cambiare argomento, signorina." la rimprovera mia madre, con tono scherzoso. "Sono felice per voi." ci dice poi. Non ci aspettavamo una simile uscita.

"Oh, non fate quella faccia. È da quando avete quindici anni che aspettavo apriste gli occhi." dichiara, sghignazzando.

"Mamma!"

"Che c'è? È la verità.". Questa conversazione sta prendendo una piega decisamente imbarazzante. Fa per dire ancora qualcosa, quando l'arrivo di Aden ci salva.

"Mamma!" esclama, gettandosi in braccio a Lexa. Lei lo stringe a sé e gli accarezza il capo con amore. Li osservo, scoprendomi desiderosa di poter vivere questo momento all'infinito. Lexa incrocia il suo sguardo con il mio e mi sorride. So che prima o poi dovremo parlare anche con Aden, per spiegargli per bene la situazione. No, forse sto correndo un po' troppo. In fondo, abbiamo deciso di andarci piano e, per ora, probabilmente è meglio che Aden non mi consideri altro che un'amica di sua madre.

"Clarke, la mamma ha detto che ci fermiamo qui a mangiare!" esclama, entusiasta. Mi chino alla sua altezza e gli scompiglio i capelli.

"Beh, naturale. Dovremmo pur cenare." gli rispondo, prendendolo in braccio e fingendo di volerlo divorare. Scoppia a ridere, mentre io gli faccio il solletico. Con la coda dell'occhio noto Raven che mi guarda con sguardo fiero. È incredibile come in meno di un mese io sia cambiata così tanto. Se ripenso a me i primi giorni, fatico a riconoscermi.

A Sort Of HomecomingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora