Il bimbo-ragno

170 11 2
                                        

<C@zzo!> urlò Pepper con le lacrime agli occhi.

Wanda cercò più volte di sollevare la gabbia con i suoi poteri ma con scarsi risultati.

<È inutile.> commentò Bucky, avvilito <c'è un programma che ci impedisce di usare i nostri poteri in questa gabbia>.

Si sedette per terra, con le gambe piegate e le braccia posate su di esse.

C@zzo era tutta colpa mia...

Se non avessi lasciato Morgan da sola niente di tutto questo sarebbe successo!

Yelena sembrò leggermi nel pensiero, e mi si avvicinò sussurrandomi: <Ho sbagliato... è tutta colpa mia ma ti prego non lasciarmi di nuovo>.

Io la tranquillizzai e le cinsi la vita in un abbraccio.

Ad un tratto, dal nulla, si sentì un tonfo, e svariati strumenti posti inizialmente su un tavolino in acciaio caddero, formando una specie di montagnella sul pavimento.

Ci scambiammo una manciata di sguardi, prima di voltarci verso la fonte del rumore.

Le ragnatele che circondavano alcuni degli oggetti a terra,  mi fecero pensare subito a...

<Peter!> gridai.

Alcuni strumenti si mossero leggermente, per poi cadere tutti definitivamente, mostrando uno spiderman malridotto con la tuta sporca e in alcuni punti strappata.

Si tolse rapidamente la maschera mostrando un viso ferito da Peter Parker.

<Che ti è successo Queens?> domandò Cap al ragazzo.

<È una lunga storia... penso che dovrò farmi una nuova tuta> constatò Peter.

<Ora però dovete spiegarmi cosa sta succedendo> aggiunse.

<Come sei arrivato qui?> chiesi.

<Ho rintracciato il Signor Stark tramite un GPS  che era nella sua tasca, ora in mano a Rossi> spiegò.

<Rossi però ha anche il telecomando per liberare Tony> disse Yelena mostrandosi per la prima volta a Peter.

<E lei chi sarebbe?> chiese confuso quest'ultimo.

<Yelena Belova, mia sorella, o meglio, nostra> rispose Nat, sorridendo.

<Mi spiegherete meglio dopo, comunque, piacere Peter Parker>

<Ok Peter Parker, che ne dici di portarci fuori di qui?> chiese Cap quasi spazientito.

<È un ragazzino di 16 anni, se non ci è riuscita Wanda come pensi che ci possa riuscire lui?!> constatò Thor.

Neanche il tempo di finire la frase che ci ritrovammo fuori a quell'enorme gabbia trasparente.

<Ma com->

<Peter prurito> dicemmo io e Peter in coro, per poi batterci il 5.

Mi aveva spiegato la questione del Peter prurito una sera all'Avenger Tower, quando rimase a dormire lì a causa di una missione urgente.

<Vedete, sul pavimento affianco alla gabbia c'era una botola. Mi è bastato aprirla e premere il pulsante che c'era all'interno. È scesa dal soffitto una specie di corda che l'ha riportata al suo posto lì sopra> spiegò il 16nne indicando una botola aperta sul pavimento.

<Oh> commentò Thor <Però bimbo ragno, non ti facevo così intelligente> aggiunse, spettinandogli i capelli con la mano libera dal martello.

<Ora però abbiamo bisogno del telecomando che ha Rossi per lib-> cercò di dire Yelena, ma fu interrotta proprio dal diretto interessato.

<Perché non venite a prenderlo?> disse Rossi, mentre la porta dell'ascensore si stava ancora chiudendo.

angolo autrice

Ciaoo💚

Oggi capitolo più corto del solito, ma spero comunque che vi piaccia.

Scusate se in questo periodo non sto pubblicando molto, ma essendo in vacanza ho poco tempo per mettermi a scrivere.

Spero mi perdoniate.

Detto questo, alla prossima💚

||Emma Romanoff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora