Non volevo essere io a raccontare a Nat della storia di Steve, quindi non proferii parola.
Passò qualche giorno dall'accaduto e Steve ancora non aveva annunciato le sue nozze a me e a Nat.
Quella mattina mi svegliai per i baci di Bucky.
<buongiorno> dissi con la bocca ancora impastata dal sonno.
<auguri> mi disse sorridendo.Auguri? E per cosa?
<buon mesiversario> aggiunse dopo un po', notando la mia faccia confusa.Ero stata talmente presa dalla storia di Nat e Steve, che mi ero completamente dimenticata del nostro mesiversario!
<non dirmi che te ne eri dimenticata> disse Bucky facendo il finto offeso.
<no! È solo che in questo periodo sono stata molto presa da Nat da non pensarci> mi giustificai.
Dopo aver ricevuto diversi auguri da tutti gli Avengers, ci vestimmo e uscimmo per una passeggiata romantica.
Andammo a fare un pic nic nella spiaggia in cui ci eravamo baciati la prima volta.
Essendo sotto Natale, però, faceva abbastanza freddo quindi ci eravamo portati anche una coperta con cui coprirci.
Stavamo parlando del più e del meno quando entrò nella conversazione l'argomento Steve-Nat.
<Steve si sente al sicuro con la Carter. Forse siamo noi a sbagliarci, magari sono fatti l'uno per l'altra.> disse lui.
<Può darsi...ma adesso non mi va di parlarne. Pensa ero talmente presa dalla questione che addirittura mi ero dimenticata del nostro mesiversario!> iniziai <Amore ascolta, forse ci stiamo preoccupando per nulla...>Bucky allora fece un espressione che tutt'ora non riesco a capire.
<TU ti stai preoccupando. Sei tu che mi hai tirato dentro la questione raccontandomi dei tuoi drammi. Io ho ascoltato e ti ho dato consigli ma sei tu che ti preoccupi> affermò.
<quindi è colpa mia se ho paura che mia sorella stia male?> dissi leggermente irritata.<dico solo che ti preoccupi per nulla! Se Steve fa stare male Nat è lui a perderci! Non sono fatti miei> precisò
<pensi solo a te stesso, come al solito> adesso mi ero davvero innervosita. Come poteva fregarsene? Il suo migliore amico stava facendo una scelta sbagliata, sposandosi con una donna che tra l'altro era imparentata con la sua ex morta da poco, e a lui non importava?!
Era il solito menefreghista che pensa solo a se stesso.
<io non penso solo a me stesso!> ribattè con un tono di voce leggermente più alto del normale.
<e allora perché non parli con il tuo migliore amico di quello che sta facendo! James, Steve si sta sposando con una donna imparentata con ela sua ex deceduta da poco che probabilmente lo farà soffrire, come farà soffrire la tua migliore amica! Se a me importa dovrebbe importare anche a te! Siamo una coppia cavolo!> adesso stavo davvero gridando. L'avevo anche chiamato James per la prima volta. Non c'era di certo nulla di male, in fondo era il suo nome, ma mi faceva comunque strano.
Mi fissò per qualche secondo con un'espressione che era un misto tra rabbia e tristezza, ma non disse nulla.
<sei incredibile...> dissi tornando a un tono di voce normale.
Mi tolsi da dosso la coperta, mi rimisi le scarpe e dopo aver recuperato anche la borsa me ne andai silenziosamente, lasciando il mio ragazzo seduto, imbambolato, a pensare.
Presi un taxi per tornare alla torre, e durante il tragitto mi scese anche qualche lacrima.
Era il nostro primo vero litigio...
Arrivati a destinazione il tassista si fermò in attesa della mancia.
Iniziai a frugare nella borsa in cerca del mio portafogli. Cercai per qualche minuto, fino a quando non mi resi conto di averlo lasciato in spiaggia.
Nel panico più totale, decisi di usare la manipolazione mentale per non pagare.
Sapevo di non poter usare i miei poteri per questioni del genere, ma non avevo altra scelta.
Scesi dall'auto, sbattendo la portiera più forte del dovuto.
Mi incamminai a passo svelto verso l'entrata, senza salutare nessuno, e mi diressi in camera da letto.
Senza nemmeno sfilarmi la giacca, mi buttai sul letto a fissare il soffitto con le lacrime che mi rigavano il volto.
Non avevo idea di dove potesse essere in quel momento Bucky, ma sinceramente non avevo voglia di saperlo.
Era tornato il vecchio Bucky egoista che era quando ci siamo conosciuti.
Sobbalzai nel sentire una canzoncina di Natale provenire dal mio comodino. Mi voltai e notai un piccolo pupazzino a forma di renna che ballava e cantava.
<mi hai fatto prendere un colpo!>
In qualche modo si era acceso da solo, quindi allungai il braccio per spegnerlo.
Tenevo quel pupazzino lì da quando, a inizio dicembre, avevamo addobbato la torre in attesa del Natale.
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||Emma Romanoff||
FanficQuanto deve essere bello essere la sorella di un avenger? Nel mio caso non è così bello come lo si può immaginare. Io mi chiamo Emma Romanoff e ho 20 anni. Mia sorella maggiore Natasha mi ha rinchiusa in un minuscolo appartamentino nel centro di New...