Chi è "Rossi"?

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<Ma non è possibile> disse Steve.

<I-Io davvero non lo so...> iniziò Yelena <Si d'accordo, i missili li ho lanciati io per condurvi da me, e ho anche mandato quel ragazzo lerché sapevo che avrebbe parlato per->

<Lui non ha parlato> la interruppe Thor.

<E come sapevate dove andare?> chiese Yelena.

<Manipolazione mentale> risposi io.

<Devi raccontarmi un bel po' di cose sorellina> disse mia sorella <comunque dicevo, io non ho preso Morgan, non sono mai entrata nella torre>.

<E-e allora chi l'ha presa?!> chiese Pepper con gli occhi lucidi.

Intanto i miei sensi di colpa aumentavano sempre di più.

<È tutta colpa mia...> sussurrai senza farmi sentire da nessuno.

<Non lo so ma lo troveremo> disse Cap alzandosi <vuoi aiutarci?> chiese riferendosi a Yelena.

<Ovvio> rispose quest'ultima.

<Prima di tutto dobbiamo capire se nella torre c'eravamo solo noi> disse Wanda.

<Si! Insomma è Natale gli unici ad esserci eravamo noi per il pranzo> rispose Pepper.

<Beh questo è quello che crediamo> aggiunse Bruce.

Io rimasi in silenzio a riflettere per un po'.

Chi poteva aver preso la mia piccola Morgan? Pepper doveva per forza avere torto: nella torre non c'eravamo solo noi.

Il rapitore come avrebbe potuto aver preveduto l'esplosione se Yelena l'aveva detto solo a...oddio...

<Yelena, come hai detto che si chiama il ragazzo che ci ha condotti da te?> chiesi ad un tratto.

<Mark, è uno strano> mi rispose.

<Dobbiamo trovarlo> aggiunsi.

Tutti sembravano avermi capito al volo, così uscimmo di casa e salimmo sul Jet, diretti in America.

Ormai era sera tardi e stavamo tutti morendo di fame, così ci fermammo in un posticino sperso nel nulla giusto per mettere qualcosa sotto i denti.

La gente ci fissava in continuazione, dato che eravamo tutti in tuta/armatura.

Dopo cena, ripartimmo, tornando in America durante la notte fonda.

Scendemmo dal Jet, parcheggiato di fronte alla torre ormai distrutta.

Cercammo in lungo e in largo questo Mark ma in mezzo alle macerie non c'era anima viva.

<Siamo sicuro di star cercando la persona giusta?> chiese Bucky ad un certo punto.

<L'unica cosa che sappiamo è che l'unico a poter prevedere l'esplosione in modo da prendere Morgan è stato Mark, quindi partiamo da questo> disse Nat con tono spazientito, essendo ancora arrabbiata con Bucky.

Le cose tra me e lui ancora non si erano risolte, l'ultima volta che ci eravamo rivolti la parola era stata quando mi aveva detto quel famoso "Ti amo".

Avrei tanto voluto parlargli e dirgli ciò che davvero provavo per lui, ma non mi sembrava il momento.

Dopo un po' di ricerche, mi diressi verso Yelena, chiedendole:<Hei sorellona, mi è venuto un dubbio...> iniziai.

<Dimmi tutto>

<Sai per caso dirmi come hai trovato questo Mark?> domandai.

<Ehm si... ecco vedi...io ero presente alla festa di Pepper, ovviamente camuffata è nascosta da tutti, e lì l'ho incontrato. Prima che m8 avvicinassi a lui, stava parlando con un uomo strano, alto, robusto, con barba e capelli biondi e occhi marroni...sarà stato sulla quarantina. Parlavano di come lui invidiasse Stark è come gli sarebbe piaciuto avere tutto ciò che ha lui, e Mark era d'accordo.
Ero abbastanza intimorita da quell'uomo, così, odiando Tony, chiesi a Mark il suo aiuto> mi rispose.

Io rimasi scioccata da quelle parole.

<Perché diavolo non me l'avevi detto prima?!> dissi.

<Mi era sfuggito questo dettaglio> mi rispose con tono innocente.

A quel punto mi voltai di scatto dirigendomi verso Tony, raccontandogli l'accaduto.

<Conosci per caso qualcuno così?> gli chiesi dopo aver descritto l'uomo.

<Se ho capito bene, stai parlando di Rossi> disse dopo aver riflettuto per un po'.

<chi?!> chiesi perplessa.

<Un inventore italiano che cerca sempre di superarmi in tutto, ma ovviamente non ci è mai riuscito> rispose.

<E ora si trova in Italia?> domandai.

<No, si dovrebbe trovare in Germania per lavoro, ma dai tuoi racconti suppongo che sia lì> disse.

<Perfetto, ci aspettano altre lunghe ore di viaggio> dissi cercando di smorzare la tensione.

Dopo aver informato tutti dell'accaduto, ripartimmo diretti in Italia.

Mi sedetti, non notando di essere seduta vicino a Bucky.

D'un tratto, sentii un peso sulla spalla.

Mi girai e vidi Bucky dormire sul mio petto.

<Buon Natale> sussurrai con un sorriso.

||Emma Romanoff||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora