Ricordo solo di essermi svegliata il mattino dopo, in intimo, in un letto che non era il mio. Avevo paura di sapere cosa fosse successo la sera prima. Ad un tratto entrò Bucky con solo i jeans in dosso.
<oh c@zz0> forse lo avevo detto troppo ad alta voce.
Quando Bucky mi vide la sua espressione cambiò. Notai solo allora che era visibile l'attaccatura del braccio in metallo con la spalla, insieme a tutte le cicatrici che comportava. Cercò di coprirla con una mano ma a me non importava di questo: cavolo ero in camera di Bucky, in intimo, sotto le coperte e lui era senza maglietta!
<c-che è successo?!> chiesi allarmata. Il ragazzo capì che non mi importava del suo braccio, quindi si tranquillizzò e disse:
<Buongiorno anche a te> iniziò <ieri siamo tornati a casa e tu eri completamente ubriaca. Ho provato a portarti in camera tua ma stavi per spaccare il lampadario. Così, per tenerti sotto controllo ti ho portata qui>
<e-e perché sono in intimo?> chiesi cercando di coprirmi con le coperte il più possibile.
<beh questo è un po' imbarazzante> rispose lui mettendosi una maglietta a maniche corte <quando ti ho portata in camera hai iniziato a spogliarti e a dire cose del tipo "baciami" oppure "sei stupendo", o ancora "fatti toccare" e non dirò altro perché hai fatto accenni sessuali e noi siamo family friendly>. Diventai rossa come un peperone.
<e tu hai approfittato di me?!> chiesi io gridando.
<assolutamente no! Non lo farei mai! Ti ho semplicemente rimessa a letto!> rispose lui. Mi tranquillizzai. Cierto avevo fatto una figuraccia ma per lo meno la mia verginità era intatta e non l'avevo persa in un modo così stupido.
<ehm...non posso scendere nuda a fare colazione> dissi io.
<certo, tieni> rispose lanciandomi una sua felpa grigia.
<grazie> la indossai e scesi di sotto. La felpa era molto larga, mi arrivava alle ginocchia, quindi potevo stare tranquilla. Quando arrivai in cucina c'erano già Thor, Tony, Steve e Nat che stavano chiacchierando sorseggiando una tazzina di caffè. Quando entrai tutti gli sguardi si posarono su di me, quindi scherzai:
<volete un autografo?>
<divertita ieri sera eh?> disse Thor.
<cosa? No! Ero ubriaca non abbiamo fatto niente!> in quel momento entrò in cucina anche Bucky.
<bella felpa> commentò Steve. Sapevo che voleva puntualizzare sul fatto che era di Bucky quindi non risposi. Semplicemente feci una smorfia e mi sedetti. Mi girava ancora un po' la testa e. Non riuscivo a stare ancora troppo tempo in piedi. Rivolsi lo aguardo a Natasha facendo un sorriso malizioso.
<voi due invece? Nat e Steve com'è andata ieri?> loro arrossirono e iniziarono a balbettare cose tipo "ecco noi.." "abbiamo dormito" "non ricordo" ecc.
<va bene ho capito a breve avrò un nipotino> scherzai.
<Emma!> gridò Nat.
<va bene scusa ahah>Da quel giorno passarono alcune settimane, e io e Bucky non ci odiavamo più, anzi, eravamo diventati inseparabili in pochissimo tempo. Dopo un mese e mezzo mi resi conto di non vederlo più solo come un amico... esatto mi ero innamorata. Non l'avevo detto a nessuno, ma penso che l'avessero intuito un po' tutti. Speravo solo che Bucky non se ne fosse accorto.
Non avevo mai provato quello che provo per Bucky. Non era uno come gli altri, io me lo sentivo: era lui quello giusto. Ero certa, però, che lui non provasse niente per me. Mi vedeva solo come un'amica, niente di più niente di meno. Pensarci ogni volta mi deprimeva, e Bucky se ne accorgeva. Pur essendo all'oscuro del motivo per cui ero triste lui mi aiutava a farmi tornare la felicità. Si ne ero certa. Io lo amavo.~spazio autrice~
Ciaooo🤎 che questo capitolo vi sia piaciuto. Lo so lo so è più corto degli altri ma ultimamente non sto avbene neo molto tempo per scrivere. Inoltre volevo avvisarvi che da domenica per una settimana non potrò pubblicare perché andrò in campeggio e non mi permettono di usare molto iPad/telefono. Quindi a domani🤎✨
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||Emma Romanoff||
FanficQuanto deve essere bello essere la sorella di un avenger? Nel mio caso non è così bello come lo si può immaginare. Io mi chiamo Emma Romanoff e ho 20 anni. Mia sorella maggiore Natasha mi ha rinchiusa in un minuscolo appartamentino nel centro di New...