I giorni che precedettero il Natale mi sembrarono interminabili.
Nat non mi rivolgeva la parola, Steve tanto meno, e con Bucky non avevo più quel rapporto di affetto iniziale.
Mi sentivo uno schifo. Le uniche due persone che sembravano continuare a volermi bene, erano Wanda e Thor.
Non sapevo davvero che fare...
***
Era la sera che precedeva la vigilia, ed ero in cucina insieme a Wanda a cucinare per il pranzo del giorno dopo. Ero contenta che avremmo passato un pranzo tutti insieme, come una famiglia.
Non mi ero mai permessa il lusso di definire qualcuno la mia "famiglia", e ora che avevo litigato con alcuni di loro mi sentivo malissimo.
Tony mi aveva detto che al pranzo ci sarebbero state anche Pepper e Morgan, che ormai non vedevo da un bel po'.
Ero contenta di rivederle, soprattutto Morgan.
***
La mattina della vigilia mia vegliai a causa del freddo. Misi i piedi giù dal letto e notai che il pavimento era gelato. Allora alzai lo sguardo e vidi dalla finestra che stava nevicando.
Essendo stata reclusa per tanti anni in casa, e avendo passato molto anni della mia vita come Vedova, non avevo mai visto la neve dal vivo.
Gasata al massimo, recuperai le mie calde pantofole da sotto il letto, indossai un maglione e scesi di sotto, per ammirare meglio la neve vista dall'enorme vetrata del salotto.
Ad un tratto sentii qualcuno avvicinarsi e posizionarsi accanto a me.
<bella la neve vero?> disse una voce che mi era abbastanza familiare. Mi voltai e vidi Bucky. Mi rivolsi di nuovo verso la vetrata e ascoltai quello che aveva da dire.
<non vedevo una nevicata dal '43> aggiunse.
<io non ho mai visto la neve in vita mia> ammisi.
Notai con la coda dell'occhio che Bucky si era voltato verso di me.
<davvero? In 20 anni?> chiese incredulo.
<MAI> risposi io <avendo passato 12 anni della mia vita come vedova di Dreycov, e altri 3 reclusa in casa....mai> aggiunsi.
<wow...aspetta...Dreycov?> chiese.
<si. Era un russo psicopatico che rapiva le bambine con una situazione instabile, le faceva il lavaggio del cervello e le comandava, facendole diventare serial killer. O vedove...> iniziai abbassando lo sguardo per evitare di far notare i miei occhi lucidi. <Yelena riuscì a trovare un antidoto e insieme a Nat lo uccidemmo...avevo solo 17 anni...> una lacrima mi rigò il viso ripensando a Yelena, mia sorella maggiore. O meglio, sorellastra. Io, Nat e Yelena siamo state adottate da quelli che per 2 anni considerai i miei genitori, e proveniamo da famiglie diverse. Non riesco a credere che proprio colui che io consideravo mio padre, mi aveva rinchiusa in quella fogna insieme a Dreycov...Tornando a Yelena, era morta durante l'esplosione dove morì anche Dreycov, e mi mancava da morire.
<Yelena?> chiese di nuovo. A quel punto mi innervosii. <senti non mi va di ripensare al mio passato! Piuttosto tu non mi odiavi?> esclamai.
<e perché dovrei odiarti? Chiese mettendosi di fronte a me. Ora eravamo faccia a faccia.
<ah non lo so, dimmelo tu!> dissi alzando il tono di voce.
<senti Emma...è tutta colpa mia, ero preso dall'orgoglio ed ero in imbarazzo a passare del tempo con te dopo l'ultima litigata>
<sei impossibile james...> dissi allontanandomi dalla scena.Lo avevo di nuovo chiamato James...mi resi conto di chiamarlo così solo nei momenti di rabbia.
Era tornato l'egoista orgoglioso, e io no. Avevo intenzione di passare altro tempo con quella parte di lui.
Quando mi voltai, però, vidi di fronte a me proprio Nat. Aveva gli occhi lucidi. Probabilmente aveva ascoltato tutta la conversazione. Senza dire niente mi abbraccio.
<ti voglio bene...> mi sussurrò. Io risposi ricambiando l'abbraccio e sorridendo per la prima volta dopo tanto tempo.Intanto Bucky aveva assistito a tutta la scena con un mezzo sorriso.
Nat sembrò notarlo, quindi sciolse l'abbraccio, si asciugò le lacrime e si avvicinò a lui.
<ascoltami bene piccolo fagiolo ammuffito! Se provi di nuovo a ferire mia sorella, io ferirò te fisicamente!> gridò, visibilmente arrabbiata.
<Nat basta! Sono questioni private!> le dissi tirandola via per un braccio, mentre lei continuava a mandare occhiatacce al povero Bucky che, intanto, era rimasto a fissare la scena trattenendo le risate.***
A pranzo indossai una semplice gonna rossa con dei collant neri e un top dello stesso colore. Per riscaldarmi aggiunsi anche un pullover rosso aperto davanti, in modo da sfoggiare l'outfit per il quale avevo impiegato molto tempo davanti all'armadio.
Quando Morgan mi vide, mi saltò in braccio raggiante.
<Emma! Ci sei anche tu! Si!> esclamò. Era davvero una bambina dolcissima.Mangiammo l'arresto che avevamo preparato la sera prima io e Wanda.
Per tutto il pomeriggio mi sentii serena, mi scollai di dosso tutti i problemi e i pensieri negativi che avevo per ben 3 ore.

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||Emma Romanoff||
Hayran KurguQuanto deve essere bello essere la sorella di un avenger? Nel mio caso non è così bello come lo si può immaginare. Io mi chiamo Emma Romanoff e ho 20 anni. Mia sorella maggiore Natasha mi ha rinchiusa in un minuscolo appartamentino nel centro di New...