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Il giorno dopo mi svegliai dal rumore assordante della sveglia, la spensi violentmente e mi diressi in bagno, mi lavai i denti ed il viso per poi vestirmi e scendere per colazione. Notai Nico tra i ragazzi e lo chiamai indicandogli di raggiungermi.

"Buongiorno!" sorrise lui a trentadue denti.

"Come mai così felice?" dissi io.

"Federica mi ha inviato una foto delle mie figlie, guarda che belle!" disse facendomi vedere la foto sul suo telefono.

"Stupende, le voglio conoscere un giorno Nico!" sorrisi io.

"Ma certo, organizzeremo qualcosa appena finiremo con la nazionale." disse lui bloccando il telefono per poi metterlo in tasca.

Io annuii, guardandomi nervosamente intorno.

"Che succede?" disse guardando intorno anche lui.

"Ieri sera è succesa una cosa..." dissi io guardando basso.

"Wow, gossip! Dai spara, sono tutto orecchie." rise lui.

"Io e Fede...l'abbiamo fatto." dissi sussurrando.

"Cosa?" disse non capendo.

"Nico..." lo guardai male.

"Ahhh." disse lui coprendosi la bocca con le mani.

"Raccontami tutto." disse lui avvicinandosi.

"Cosa vuoi che ti racconti? è successo e basta." risi io.

"E adesso?" disse sorseggiando il succo.

"Adesso nulla, continueremo a conoscerci." dissi io.

Lui rise.

"Volete conoscervi più di così?" rise ancora.

"Nico smettila, ci stanno guardando tutti." dissi io forzando un sorriso.

"Okay, cerco di calmarmi, sappi che non vedo l'ora di diventare zio." disse serio.

Gli diedi una gomitata ridendo sarcasticamente per poi raggiungere mio padre al tavolo. Vidi Federico che si stava avvicinando, sorrisi istintivamente.

"Buongiorno." gli dissi.

"Giorno." disse lui con tono freddo per poi allontanarsi.

Nico mi guardò con aria scioccata per poi avvicinarsi a me.

"Cos'ha?" disse sussurrandomi all'orecchio.

"No ne ho idea." sbuffai.

Una volta finita la colazione, mio padre richiamò i ragazzi per poi avviarci al campetto dove si sarebbero tenuti gli allenamenti. Io mi sedetti nella solita panchina per osservarli. Una volta finiti tornammo in casa. Federico non mi calcolò per tutto il pomeriggio, non avevo davvero idea sul cosa potesse avere, ieri sera sembrava felice, ma adesso? lo era ancora? magari aveva capito che non gli piacevo più. Entrai in stanza, mi feci una doccia veloce per poi vestirmi con i miei soliti pantaloncini e maglietta e raggiungere gli altri per la cena. Mi sedetti vicino a Metteo, parlammo del più e del meno fin quando mi decisi che era arrivato il momento di parlare con Federico. Lo cercai con lo sguardo e una volta trovato mi diressi verso di lui.

"Vieni." dissi io prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori.

"Adesso mi dici cos'hai." dissi io incrociando le braccia.

"Niente." disse lui.

"Niente? a me non sembra proprio, allora perchè mi ignori?" continuai io fissandolo.

"Mia, forse quello di ieri sera è stato uno sbaglio." abbassò lo sguardo.

"Perchè?" rimasi scioccata.

"Perché avevamo detto di frequentarci, di conoscerci meglio, di vedere come andava, adesso tu penserai che ti ho cerecata solo per quello e che non ho più interesse per te. Ma fidati non è così, perchè dopo ieri sera ho capito di amarti davvero. Ma ho paura di averti ferita, per questo me ne sono stato in disparte." disse lui non distogliendo lo sguardo dal mio.

"Chi te lo dice?" dissi io con gli occhi lucidi.

"Cosa?" mi guardò.

"Che non sono innamorata pazza di te! Fede, io... ci ho messo un po' a capirlo, ma non riesco a starci senza di te, ogni volta che stiamo lontani è come se mi mancasse qualcosa, capisci?" dissi io.

"Mia..." sorrise lui.

Mise le sue mani sul mio viso, asciugandomi le lacrime. Mi baciò e mi abbracciò. Lo guardai intensamente negli occhi, poi lui disse:

"Ti amo Mia."

"Ti amo Fede." dissi io per poi baciarlo.

Just us - Federico Chiesa ෆDove le storie prendono vita. Scoprilo ora