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Passarono due giorni, io e i ragazzi ci stavamo divertendo molto, non c'era stato nessun minuto di fermo perché avevamo tante idee sul cosa fare. Quella mattina ci svegliammo presto per andare tutti insieme al mare. Indossai il costume e raggiunsi Federica per aiutarla con le bambine. Una volta che tutti fummo pronti salimmo nelle macchine per raggiungere il mare.

 Una volta che tutti fummo pronti salimmo nelle macchine per raggiungere il mare

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Decisi che era arrivato il momento di dire a Federico la bella notizia che avrei fatto l'università a Torino e che quindi ci saremmo potuti vedere molto spesso

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Decisi che era arrivato il momento di dire a Federico la bella notizia che avrei fatto l'università a Torino e che quindi ci saremmo potuti vedere molto spesso. Lo aiutai ad alzarsi dal lettino porgendogli la mano per poi dirgli di fare una passeggiata.

"Ho una bella notizia da darti!" sorrisi io a trentadue denti.

"Non vedo l'ora di sentirla." disse lui prendendomi la mano ed incrociandola alla sua.

"Sai che dovrò fare l'università, giusto?" iniziai.

"Certo." disse lui.

"Beh, può darsi che questa università sia a... Torino!" urlai un po' l'ultima parola.

"Cosa? Davvero?" disse lui con la bocca spalancata.

"Si!!" dissi io.

Mi prese in braccio e mi fece girare, lasciandomi tanti baci in giro per il viso.

"Beh allora, adesso ti dico io una bella cosa." disse lui tornando serio.

"Un po' ci speravo che scegliessi Torino, molte volte avrei voluto chiedertelo ma non mi sembrava giusto visto che si tratta della tua vita e deve essere una tua decisione soltanto. Ma adesso che hai deciso, sono l'uomo più felice del mondo. Quindi, vorrei chiederti... ti andrebbe di venire a vivere da me?" disse lui con un sorriso stampato sul volto.

"Fede, serio?" dissi io guardandolo.

"Serissimo." disse lui.

"Ma certo che vengo!" dissi saltandogli addosso.

Tornammo immediatamente dagli altri per dare la notizia.

"Ragazzi!" urlai io per catturare la loro attenzione.

"Andiamo a vivere insieme!" continuai ad urlare saltellando.

"Che bello, sono felice per voi!" disse Federica venendomi ad abbracciare.

"Verrò a Milano almeno una volta a settimana, te lo prometto!" le dissi io continuando ad abbracciarla.

"Quando il matrimonio?" disse Nico facendo finta di piangere.

"Nico!" lo rimproverai ridendo.

"Scherzo, sono felice per voi." disse abbracciandoci.

Gigio e Matteo fecero lo stesso, ma Matteo era strano, da un momento all'altro il suo sorriso svanì dal suo volto, me ne accorsi immediatamente e mi domandai il perché, mi avvicinai a lui sussurrandogli:

"Va tutto bene?"

"Ho bisogno di parlarti." disse guardandosi in giro nervosamente.

"Ehm certo." mi alzai e gli feci cenno di seguirmi.

Diedi uno sguardo rapido a Federico che mi guardò non capendo. Io gli mimai con le labbra un "dopo ti spiego" per poi concentrarmi su Matteo.

"Allora, che succede?" dissi io iniziando a camminare.

"È una storia lunga e complicata." iniziò lui.

"Abbiamo tempo, io sono qui, sfogati." lo rassicurai.

"Non penso che ti piacerà quello che stai per sentire." disse lui mettendosi le mani nelle tasche del costume.

"Penso che lo scopriremo solo vivendo." risi un po' per alleviare la tensione.

"Da dove comincio? Ti ricordi quando ti parlavo di quella ragazza che mi piaceva? che era sempre al campo?" disse.

"Si certo." dissi io.

"Bene, in questo periodo, in questi pochi giorni che sono stato a casa lontano da lei ho capito di amarla davvero, che senza di lei mi sento perso, che mi manca sempre e la vorrei al mio fianco in ogni occasione, insomma ho capito realmente di amarla..." disse lui con lo sguardo basso.

"Che bello Teo, non sei felice?" dissi io sorridendo.

"Ti ricorderai pure che ti dicevo che probabilmente aveva qualcosa con qualcuno della mia squadra..." disse ignorando la mia domanda.

"Azz..." dissi io.

"Sono un cretino, ho aspettato così tanto credendo di dover aspettare il momento giusto tanto che sono riuscito a farla scappare via da me, adesso lei è felicissima con lui..." disse con gli occhi lucidi.

"Mi dispiace tanto Teo, ma pensa-" iniziai venendo interrotta subito da lui.

"Mia." disse guardandomi.

"Si?" dissi guardandolo anch'io.

"Quella ragazza sei tu."

Just us - Federico Chiesa ෆDove le storie prendono vita. Scoprilo ora