Mia Mancini
Passarono due giorni. Il rapporto fra me e Federico rimase lo stesso di quando lui scoprì che gli avevo mentito. Il mio umore era sotto terra, non riuscivo a capacitarmi di come riuscissi sempre a creare casini in qualsiasi cosa facessi. Sparavo molto che Federico da un momento all'altro mi venisse a parlare e mi dicesse che mi amava ancora e che tutto ritornasse a com'era pochi giorni prima, quando ancora non avevo rovinato tutto. Quella notte andai in camera prima di Federico e fu lui a non venire. La mattina mi svegliai con la nausea, mi alzai dal letto e mi diressi in cucina dove già tutti erano seduti al tavolo intenti a fare colazione, compreso Federico. Arrivai davanti il tavolo, tutti mi guardarono non capendo, io fissai Fede per qualche secondo ed in men che non si dica mi coprii la bocca con le mani e scappai in bagno a vomitare.
"Che succede?" disse Federica correndo verso di me e tenendomi i capelli.
"Non lo so." dissi io tirando lo sciacquone.
"Sei intollerante a qualcosa?" mi chiese.
"No." mi limitai a dire pulendomi il viso.
"Magari ieri sera mi ha fatto male qualcosa che ho mangiato." dissi.
Ma non era solo questione della nausea, che nonostante avessi già vomitato non esitava ad andarsene, mi sentivo strana, ma decisi di non dire niente per non fare preoccupare i ragazzi.
***
"Pronti per il mare?" disse Nicolò prendendo una delle borse.
"Ragazzi, andate voi io non me la sento." dissi buttandomi sul divano.
Tutti mi guardarono preoccupati.
"Mia, ti senti male?" mi chiese Matteo.
"Non preoccupatevi sto bene, non me la sento davvero, andate voi." dissi io chiudendo gli occhi.
"Andate, resto io con lei." disse Federico per poi poggiare il suo zaino e sedersi nel divanetto davanti a me.
Gli altri annuirono ed andarono via.
"Non c'era bisogno che tu rimanessi." gli dissi io.
"Scherzi? non ti lascerei mai da sola, specialmente se non ti senti bene." disse lui.
"Fede..." iniziai.
"Si?" disse guardandomi.
Non feci in tempo a continuare che dovetti correre nuovamente in bagno a vomitare. Federico mi seguì e prese il posto di Federica tenendomi i capelli. Una volta finito mi aiutò ad alzarmi e tornammo sul divano.
"Mia." iniziò lui.
"Dimmi." dissi io rimanendo con gli occhi chiusi seduta vicino a lui.
"In questi due giorni ho riflettuto molto, ed ho capito che non voglio perderti per nessuna ragione al mondo e che non immagino proprio una vita senza di te. Sei come l'aria, non riesco a fare a meno di te. Ti prego ritorniamo a come eravamo prima." disse lui non smettendo di guardarmi.
"Ti amo tantissimo Fede." dissi io per poi baciarlo.
"Ti amo tanto anch'io." sorrise e mi baciò.
"Scusami ancora, non avrei dovuto mentirti, da ora in poi ti prometto che ti racconterò tutto." gli dissi guardandolo.
"Va bene!" disse a trentadue denti.
"Quindi sono perdonata?" gli chiesi.
"Certo che si!" sorrise per poi baciarmi.
Arrivò la sera, i ragazzi non erano ancora rientrati ed io avevo vomitato altre due volte.
"Mia, andiamo al pronto soccorso, tu non stai bene." mi disse Federico preoccupato.
"Non è niente vedrai che domani starò meglio." sforzai un sorriso.
Federico si bloccò per qualche secondo guardando un punto fisso, come se si fosse ricordato di qualcosa di importante e che avesse un po' paura a dirmelo. Lo guardai stranita.
"Fede?" lo chiamai.
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Just us - Federico Chiesa ෆ
FanfictionMia Mancini, figlia del mister della nazionale Italiana di calcio è costretta dal padre a seguirli in trasferta in vista degli europei. Proprio li incontrerà Federico Chiesa, cosa succederà? ⚠️Tutto quello che leggerete è frutto della mia immaginazi...