ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴅɪᴇᴄɪ

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Adesso racconterò la storia dal punto di vista di Loki e Frigga

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Adesso racconterò la storia dal punto di vista di Loki e Frigga. Il Dio dell'inganno si era rivolto a lei dopo gli avvenimenti che ci avevano coinvolto, cercando risposte nella persona più saggia di Asgard.
Loki sedeva nella terrazza, precisamente sulla balaustra in marmo, con la schiena poggiata al muro e un libro tra le mani, come al suo solito.
Frigga l'aveva raggiunto, notando il suo turbamento. <<Dunque tu e Astrid non avete resistito, immagino.>> la regina si sedette accanto al figlio, distraendolo dalla sua lettura.
<<La tentazione era forte, madre. Ancora non capisco come faccia a tollerare quell'orso bruno di Thor.>> mormorò infastidito.
Frigga sorrise divertita dalle sue parole, posando una mano sulla sua gamba. <<Quando le dirai ciò che provi?>>
Il Dio dell'inganno alzò lo sguardo sulla madre, fingendo di essere sorpreso da quelle parole. <<E cosa provo esattamente? Ho già avuto la mia dose di Astrid decisa a darmi degli ordini, cosa che mi strazia ammetterlo, non ho trovato poi così spiacevole.>>
<<Quella donna avrà anche vissuto sulla Terra per parecchi anni, ma è un'asgardiana. Proprio come sua madre e sua nonna prima di lei.>> la regina compativa Loki più di chiunque altro, forse perché l'aveva cresciuto lei stessa. Lo aveva trattato fin da subito come fosse figlio suo, a differenza di Odino. <<Credi che averle mentito sulla profezia la allontani da Thor? Astrid è sua promessa sposa, scoprirà presto il segreto che le tieni nascosto. E poi trovo sconveniente che tu mi abbia costretto a mentirle.>>
Il Dio dell'inganno guardò altrove, camminando nervosamente per la terrazza. <<Il mio intento è quello di farle cambiare opinione su Thor. Non è così perfetto come crede e se ne accorgerà. E poi, madre, è stata una menzogna che mi aiuterà nel mio intento.>>
Il rancore di Loki per il fratello era corrosivo. Non teneva nascosto il fatto che invidiasse la sua fama e perfino che Thor fosse amato da tutto il popolo, mentre Loki era temuto, odiato e discriminato per la sua vera provenienza.
<<Non puoi costringere una donna ad amarti, Loki. Astrid avrà anche ceduto a te per via dell'incantesimo, ma deve essere lei stessa a dirti che ti ama.>> Frigga seguì il figlio con lo sguardo mentre si struggeva il cuore e la mente in cerca di risposte.
<<Odino non approverà mai.>> ringhiò.
<<È forse preoccupazione quella che avverto, figlio mio?>>
<<No di certo. Nonostante il padre degli Dei non sia d'accordo, non cerco la sua approvazione in alcun modo. La preoccupazione non rientra nel mio repertorio.>> Loki si appoggiò con entrambi i gomiti alla balaustra, tenendo lo sguardo fisso su un punto indecifrato del paesaggio.
<<Io credo di sì. Sei preoccupato per Astrid e che le tue bugie la allontanino da te; credo che tu debba dirle cosa senti realmente.>> la regina copiò il gesto del figlio, tornando a guardarlo di profilo.
<<Non so come si faccia. Non ho mai provato niente del genere prima d'ora, nemmeno con la mia amata lady. Astrid aveva come obbiettivo la seduzione delle menti deboli, compresa la mia, non certo quello di mettere su famiglia con il figlio di Laufey.>> sospirò. <<Invece lei è così diversa, guardala.>>
Frigga spostò il suo sguardo sulla mia figura in lontananza, vedendomi passeggiare timorosa nei giardini. <<Lei è più aperta con me. Comprende il mio bisogno di regnare e di essere amato, non perché glielo abbia detto, ma perché se ne rende conto da sé. È una delle cose che più apprezzo di lei.>> mormorò cercando conforto negli occhi della madre.
<<Allora invitala a prendere del tè, al teatro o altrimenti camminate sul sentiero. Astrid è una donna alla mano, non ha bisogno di essere celebrata con banchetti o feste.>>
<<Temo che Thor possa arrivare al suo cuore prima di me. Non è per niente da te fare disparità di questo genere, madre. A lui hai trasmesso fiducia, ma a me hai insegnato la magia e come comportarmi con una lady.>> fece una pausa, dando le spalle al paesaggio. <<Ho paura che Odino possa farle del male. Non sopporterei che uccida anche lei, perché credo di amarla, forse più di quanto abbia mai amato la sua antenata.>>
Io e Thor stavamo insieme ormai da tre lunghi anni. Nel corso di quel tempo avevo parlato con Loki poche volte se non per rivolgerci un saluto. Ma durante quei giorni tutto era cambiato, il nostro rapporto era cambiato. Non era stato amore a prima vista, ma era uno di quegli amori che, nonostante fosse giudicato da tutti, sarebbe durato per sempre. Un po' come accadeva nell'antichità. La giovane fanciulla incontrava un lord ad una festa, consumavano un ballo insieme e nessuno dei due si sarebbe più tolto l'altro dalla testa, fino a maritarsi. Quello che c'era tra me e il Dio dell'inganno si poteva descrivere più o meno così.
<<Detto fra noi, figlio mio...>> Frigga accarezzò la gota congelata del principe, guardandolo negli occhi. <<Thor è degno di impugnare il suo formidabile martello, ma non è degno di poter amare una donna come Astrid. Io credo che tu sia pronto, e non devi per nessuna ragione lasciarti sfuggire l'occasione di poterti sistemare per sempre.>>
Loki ringraziò la madre per le parole confortanti, accogliendola fra le sue braccia. Non dimostrava spesso segni d'affetto, ma lei era la donna che l'aveva cresciuto e non poteva fare altrimenti.
<<Dimmi, madre. Sei stata allevata dalle streghe, dunque conosci il mio futuro. Cosa mi spetta?>>
<<Non puoi conoscere il tuo destino. Posso solo dire che ti aspetta una vita piena di dolore e sofferenza che saranno colmate dalla tua compagna.>> ammiccò.
Il principe alzò la testa verso il cielo, forse cercando risposte dall'alto. <<Una parte di me vuole sorprenderla, farle capire che potrei davvero amarla; l'altra parte mi dice che dovrei allontanarmi da lei per non farla soffrire, o forse per non far soffrire Thor, anche se non ne capisco il motivo.>>
<<Il motivo, mio piccolo principe pieno d'orgoglio, è che ami tuo fratello come lui ama te. Siete stati allevati insieme, e nonostante provi ad allontanarlo con il tradimento, non puoi fare a meno di lui.>>
Loki fece una smorfia disgustata. <<E come potrò mai guarire da questa malattia?>> scherzò facendo sorridere la madre.
<<Sei sempre stato perspicace per gli altri, tranne che per te stesso. Dovresti riconsiderare l'odio che fingi di nutrire per Thor e ricominciare a combattere al suo fianco.>>
Frigga rassicurò il figlio mettendogli una mano sulla spalla per poi lasciarlo solo con i suoi pensieri. Loki avrebbe realmente potuto riappacificarsi con Thor, eliminare tutto il rancore che provava per lui, ma a quale prezzo? Lo odiava principalmente per la sua posizione tra le grazie di Odino e per essere prossimo a diventare re.
Nessuno aveva pensato a Loki come sovrano, forse perché il suo desiderio di un trono lo accecava, non lo faceva vedere nitidamente come accadeva invece con il Dio del tuono.
Si sarebbe fatto strada con i pugnali e l'inganno pur di ottenere un posto come re, ma avrebbe avuto il coraggio di andare contro alla sua famiglia?

𝐿𝑎 𝐷𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝐴𝑠𝑡𝑟𝑖𝑑 - 𝐿𝑜𝑘𝑖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora