"𝑃𝑟𝑜𝑓𝑒𝑧𝑖𝑎"

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<Giorgia Malfoy, tocca a lei, prego!>

Annunciò la McGranitt volgendo il suo sguardo verso di me.

Tranquilla Giorgia, sarebbe andato tutto bene. Era quello che mi ripetevo da quando eravamo entrati in quella sala. Guardai verso il tavolo delle serpi e i miei amici mi rivolsero uno sguardo sereno e rassicurante. Lanciai loro un veloce sorriso prima di andare verso la sedia di legno.

Mi sedetti sullo sgabello e non appena la professoressa posò il cappello parlante sulla mia testa, questo pronunciò:

<oh, incredibile, finalmente sei arrivata tra noi! La profezia lo aveva detto che ben presto saresti giunta qui ad Hogwarts. Io direi senza alcun dubbio SERPEVERDE!> non aveva elencato nessuna qualità, era stato molto... diretto. Com'era possibile? E di quale profezia stava parlando?

Era tutto così strano...

Mi voltai verso il tavolo degli insegnanti, tutti stavano confabulando tra di loro su quanto accaduto, e di sottofondo c'erano gli urli e gli schiamazzi dei ragazzi dalla tunica verde.

Ero felice, perché potevo stare con i miei amici, ma da un lato davvero non riuscivo a comprendere le parole dell'oggetto parlante.

<SILENZIO, SILENZIO PER FAVORE. LA CERIMONIA SI E' CONCLUSA. TORNATE AI VOSTRI DORMITORI, E GENTILMENTE LA SIGNORINA MALFOY VENGA NEL MIO UFFICIO>

Disse il professore dalla lunga barba... magari sarebbe riuscito a risolvere i miei dubbi?

<HEY GIORGIA CI VEDIAMO IN SALA COMUNE!> urlò Mia dall'altro lato della sala. Io le lanciai un pollice in su, poi ritornai a guardare il professor Silente che mi fece cenno di seguirlo.

A passo lento vagammo per i corridoi fin quando non ci trovammo davanti ad una scalinata a chiocciola che conduceva verso l'alto. Vidi l'uomo fermarsi su uno dei gradini e io lo imitai. Ad un tratto pronunciò: "sorbetto al limone". Le scale iniziarono a ruotare verso l'alto, e ben presto ci trovammo in una stanza con infinite decorazioni, quadri ed  piccoli oggettini. Pensai che dovesse essere lo studio del professor Silente.

<prego cara, accomodati> disse l'uomo invitandomi a sedere su una poltrona in velluto rosso davanti alla sua scrivania in ebano intagliato.

<professore avrei delle domande da porvi.> dissi io cercando di mantenere un tono calmo.

<lo so, lo so che hai dei dubbi, e sono qui per annullarli, ma prima devo spiegarti delle cose> mi rispose Silente di rimando.

Io annuii mentre continuavo a guardarlo concentrata.

<Bene, vedi c'è un motivo per cui tu sei cresciuta in una famiglia babbana e non direttamente nel mondo magico. Questo compito toccava a tuo padre, lui doveva raccontarti l'intera storia, ma non l'ha fatto. Dunque sono costretto a pensarci io...> di cosa stava parlando? L'ansia si stava pian piano impossessando di me... da un lato ero curiosa di sapere la mia storia, dall'altro ero un spaventata dalla verità...

<vada avanti la prego...> l'attesa mi stava uccidendo...

<Si, certo. Lei e Draco siete fratelli gemelli, o se preferisce gemelli eterozigoti, la cellula fecondata presente in vostra madre, ha subito una scissione e si è divisa in due cellule fecondate, dunque si sono sviluppati due embrioni: lei e suo fratello. Dopo l'intera formazione degli organi, e ovviamente dei sacchi amniotici che vi contenevano, è successo un evento a cui nessun medico aveva mai assistito. Il tuo sacco amniotico si era rotto prima del tempo, e pensavano che per lei non ci fosse alcuna speranza, ma si è visto che sei riuscita a sopravvivere, nonostante tu non avessi le qualità possibili per la vita. Tutto ciò ha stupito molti medici e scienziati del mondo magico. Durante il parto, vostra madre ha avuto molta difficoltà. Tuo fratello, Draco, non riusciva a venire alla luce, era come se facesse fatica a... muoversi, e sei stata proprio tu, Giorgia, a salvarlo. Tu che eri libera nella pancia di tua madre, sei riuscita a spingere Draco all'esterno, e questa forza che avevi, da neonata, ha stupito tutti.>

𝐷𝐼𝑉𝐸𝑅𝑆𝐼 𝐷𝐴 𝐿𝑂𝑅𝑂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora