"𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑎"

163 7 0
                                    

Ad un tratto sentimmo il rumore della porta della camera in cui eravamo aprirsi, ma ero troppo ammaliata dal profumo e dalle braccia di Dam che mi tenevano su di lui, per girarmi a guardare chi fosse.

Per me ora c'eravamo solo io e la rockstar e il mondo intorno a noi non era importante. Damiano aveva già marchiato il mio collo, avrei dovuto usare una boccetta intera di correttore per coprirli e nasconderli ai miei genitori.

Ad un tratto sentii alle mie spalle gridare il mio nome. Oh no, quella voce l'avrei riconosciuta tra mille, era mia madre Francesca. Damiano continuò a tenermi stretta a se per proteggermi, quando vide il mio corpo irrigidirsi al suono delle parole di mia mamma.

Mi voltai lentamente ed incrociai quegli occhi ormai infuocati di rabbia. Aveva i capelli fonati e perfettamente in ordine, era leggermente truccata e indossava i suoi tipici pantaloni modello capri beige.

Francesca fece un respiro profondo ed eccola che partì... Si fiondò su di me imbestialita, mi prese per la parte superiore del braccio, strinse così forte quasi a farmi male, infatti lasciò sulla pelle il segno delle sue dita sottili ma potenti.

Damiano era arrabbiatissimo, si poteva capire bene semplicemente guardandolo. Fulminava con lo sguardo mia madre, continuava a tenermi per i fianchi ferma vicino a lui, in modo che Francesca non potesse farmi cadere sul pavimento.

Mamma capì che era impossibile staccarmi dalle braccia possenti del mio ragazzo, e per questo si limitò semplicemente a fare una scenata usando le parole e non più la forza come al suo solito. Avevo visto questo suo sguardo demoniaco tante volte nella vita.

Ci avevo quasi fatto l'abitudine, alcune volte urlava di più, altre di meno, ma le offese non le risparmiava mai.

<Tu, tu Giorgia Raggi, hai tradito il caro e povero Ethan che ti trattava così bene, meglio di una principessa, per stare con lui?! Con questo essere oggettivamente mostruoso? No, non lo accetto. Adesso ti alzi, lasci qui il pagliaccio, vai a chiedere scusa ad Ethan, poi lo baci, vi rimettete insieme e vedete un bel film d'amore come facevate di solito. Così siamo tutti più contenti! Chiaro? Forza, avanti!>

Non riuscivo a credere alle mie orecchie... Cosa stava succedendo, mi stava davvero obbligando a stare con una persona che non amavo? No, non potevo permetterle di comandare anche il mio cuore!

<Mamma ma ti senti? Tu stai dimostrando che non ti interessa niente di me e della mia felicità! Capisci? Ho 18 anni e sono capace anche da sola di capire con chi voglio stare davvero! Smetti per un momento di essere egoista e di pensare solo e unicamente a te stessa!>.

Presa dalla rabbia non mi ero resa conto di star stringendo con tutta la forza che avevo in corpo la mano del ragazzo su cui ero seduta. Appena me ne accorsi guardai le nostre mani intrecciate, le sue più bianche delle mie per colpa della mia stretta, ma non pensavo che per Damiano fosse un problema, visto che si portò l'intreccio di dita alle labbra e lo baciò dolcemente.

In questo momento di delusione, lui era la mia luce, grazie a Damiano ero tornata ad essere felice, e avevo trovato in lui un animo stupendo. Era sempre pronto a capirmi, a rassicurarmi, e ad aiutarmi nei momenti di panico più totale, Dio se lo amavo!

D'un tratto Ethan comparve sulla soglia della porta

<Ciao Francesca>, disse con voce pacata

Mia madre si illuminò alla vista del ragazzo

<oh caro Ethan finalmente sei arrivato, quella poco di buono di mia figlia ti ha lasciato per stare con quello lì> disse indicando Damiano con un gesto di ribrezzo <ti prego perdonala per quello che ha fatto>

Ethan iniziò a ridere: <signora Giorgia non deve scusarsi con me e io non devo perdonarla, se lei con me non ci vuole stare io non posso obbligarla>

Guardai Ethan con uno sguardo carico di gratitudine, lui mi fece l'occhiolino e poi tornò di nuovo in salotto. Una volta che Ethan scomparve dietro l'angolo del corridoio, mamma si avvicinò a me e mi suonò uno schiaffo sulla guancia guardandomi indignata, dopo questo era soddisfatta? Non volevo dimostrarmi debole davanti ai suoi occhi, non più...

Cercai di rimanere impassibile alle 5 dita che mi colpirono violentemente la faccia e che mi ci lasciarono il segno violaceo, faceva un male cane ma dovevo resistere.

Dopo questa Damiano stava per alzarsi, so che non avrebbe mai torto un capello a mia madre ma gliene avrebbe dette quattro. Nonostante questo volevo una volta per tutte mettere fine a questa storia, quindi lo fermai prendendolo delicatamente per un braccio facendolo sedere nuovamente.

<sei così egoista che non vuoi neanche che tua figlia stia con il ragazzo che ama! Hai dei seri problemi!> urlai ormai stremata e con le lacrime che minacciavano di uscire e bagnare le mie guance.

<bene se tu vuoi stare con, com'è che si chiama, David? A casa non ci metti più piede!> cosa? non ci potevo credere, mi stava cacciando dal luogo in cui sono cresciuta solo perché ero felice? Davvero? Ma a che livelli eravamo arrivati...

Damiano mi alzò e mi prese per mano,

<vieni ragazzì, ti mostro la tua nuova stanza> gli strinsi più forte la mano...

Bene mi sarei trasferita in questa splendida villa con le persone che amo di più al mondo...

Io sono vincitrice, Francesca è vinta.



Ciao a tutti,

Questo è il quattordicesimo capitolo della mia storia, spero vi stia piacendo...

In questo capitolo ci sono alcuni colpi di scena. Appare un nuovo personaggio: Francesca la madre di Giorgia, vi anticipo che non è finita qui, ritornerà! Aspettate i prossimi capitoli...

BUONA LETTURA! <3

𝐷𝐼𝑉𝐸𝑅𝑆𝐼 𝐷𝐴 𝐿𝑂𝑅𝑂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora