"𝐼𝑙 𝑀𝑖𝑜 𝑁𝑢𝑜𝑣𝑜 𝐹𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜"

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*POV FRATELLO MISTERIOSO*

Mio padre entrò nella mia camera mentre stavo mangiando una delle cioccorane che avevo nascosto segretamente sotto uno dei due cuscini del mio letto enorme verde scuro.

Alzai lo sguardo verso di lui con aria seccata, ed incontrai quegli occhi che da bambino mi avevano fatto passare tante pene.

Ero disteso sulle coperte con le braccia incrociate dietro la testa, le gambe lunghe fino al margine del letto, e i miei capelli che ricadevano leggermente sulla fronte e mi pizzicavano le ciglia.

Gli occhi di mio padre erano glaciali e il suo tono non era da meno.

<alzati ora! E non mostrarti più così davanti a tuo padre!> disse freddo e distaccato.

Sbuffai e in modo goffo, con gli occhi roteati verso il cielo, posai le gambe sul tappeto rizzandomi sulla schiena. Lo guardavo con aria di sfida, come per provocarlo e mettere alla prova la sua pazienza, era sempre molto divertente....

<hai una sorella> disse mio padre prendendomi alla sprovvista

<Che cosa? Mia madre è incinta?> chiesi confuso e palesemente agitato

<No! No! La storia è lunga... appena la ragazza sarà qui con noi, io e tua madre ti spiegheremo tutto, fino a quel momento non dovrai far altro che andare a recuperare tua sorella. E' nel mondo babbano, il suo nome è Giorgia e il suo cognome umano è Raggi. Poi ti darò informazioni maggiori sul luogo in cui dovrai recarti con la tua scopa.> disse lui scandendo bene ogni singola parola.

Sarei dovuto venire a contatto con quella gentaglia? Direi perfetto. Però dai in compenso con una sorella sarei stato meno solo.

Dopo che mio padre mi disse l'indirizzo della villa in cui questa ragazza abitava, montai sulla scopa e partii lasciando mio padre solo in camera.

Volai solcando per i cieli l'Italia, fin quando non giunsi a Roma, la città indicatami da mio padre. Girai per le strade in cerca della casa, passò qualche ora fin quando non riuscii ad orientarmi e a trovare quella struttura a dire il vero davvero bella.

Atterrai su uno dei grandi balconi, ne trovai uno fortunatamente aperto, entrai spavaldo.

Andai in cerca di un elfo domestico, poi mi ricordai di essere nel mondo babbano, era chiaro: qui non c'erano.

Passeggiavo lentamente per i corridoi in cerca della ragazza da portare via. La casa sembrava vuota, iniziai a pensare che in casa non ci fosse nessuno, fin quando non sentii un rumore provenire da qualche stanza più avanti rispetto a quella che stavo per aprire. Ero curioso, cercai di capire di che suono si trattasse: era acqua, si era l'acqua di una doccia, mh interessante.

Socchiusi la porta, ma non trovai nessuno, vidi solo il soffione della doccia aperto. Mi stavo innervosendo. Dovevo capire chi c'era con me in quella maledetta casa.

*FINE POV FRATELLO*

*POV GIORGIA*

Riuscii a trovare in fretta e furia un asciugamano e metterlo intorno al mio corpo. Cercai di ragionare lucidamente.

Inviai un messaggio a Damiano, ma non lo lesse. Non volevo disturbarlo, ma avevo paura... Lo chiamai.

<pronto? Gio dimmi> disse lui con voce tranquilla

<Dam tra quanto torni?> la voce mi tremava

<abbiamo appena finito, stiamo arrivando. Tutto apposto? Ti sento strana...> mi chiese lui tra un'aspirata di sigaretta e l'altra,

𝐷𝐼𝑉𝐸𝑅𝑆𝐼 𝐷𝐴 𝐿𝑂𝑅𝑂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora