"𝑆ℎ𝑜𝑝𝑝𝑖𝑛𝑔"

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Oh bhe come idea non mi dispiaceva affatto, mi feci prestare dei vestiti da Victoria visto che con me non avevo nulla se non il vestito argentato che però era in lavatrice.

Dopo aver applicato un pò di mascara e un lip gloss, mi diressi verso l'ingresso dove trovai la mia migliore amica con un pantaloncino nero e una maglietta over size probabilmente di Thomas, occhiali da sole e mille accessori come collane, anelli ed orecchini. Era stupenda nella sua semplicità.

<per caso mi presteresti un pò di bellezza?> dissi io con una finta faccia speranzosa.

<dai risparmiati i complimenti amò> rispose la bassista mentre faceva ricadere gli occhiali da sole dalla testa agli occhi.

Ad un tratto i tre uomini di casa apparvero alle nostre spalle

<dov'è che andate così di fretta?> disse Damiano mettendo le sue mani sulle mie spalle

<ANDIAMO A SVALIGIARE I NEGOZII!> urlò Vic alzando le mani al cielo. Quella ragazza era davvero incredibile.

<mi raccomando fate le brave eh> disse Thomas guardandoci serio.

<si ma non sei mica nostro padre?> risposi guardandolo con aria di sfida

Il suo sguardo si fece più duro. <dai sai che ti voglio bene fratellino :) > cercai di aggiustare un pò la situazione.

<ah ah ah io no :) > ribatté lui mentre scompariva dietro la porta della sua camera.

Damiano intanto si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulle labbra dopodiché finalmente ci lasciarono andare. Vic mi trascinò fuori dalla villa, e una volta raggiunta la metropolitana, aspettammo che questa ci portasse a Roma centro.

Arrivate, scendemmo dal veicolo, e iniziò la nostra azione di ricerca. Entrammo nei primi negozi, ma non comprai quasi nulla, con tutti gli abiti che avevo provato o mi vedevo più grassa o semplicemente mettevano in risalto parti del mio corpo che non mi piacevano per nulla. Le mie insicurezze incidevano molto sulla mia vita quotidiana, erano sempre lì, dietro l'angolo a rovinare ogni bel momento.

Vic cercava di convincermi dicendo che i vestiti che provavo mi stavano a meraviglia, ma non ne ero così certa.

Girammo per altri vari negozi, di vestiti che potevano starmi bene neanche l'ombra, comprai dei trucchi e molti, molti accessori, fin quando ci trovammo davanti ad un negozio immenso, c'erano degli abiti meravigliosi, pantaloni e magliette perfettamente nelle mie corde. Iniziai a girare tra gli scaffali e a prendere i capi che volevo provare, mi ritrovai sommersa da vestiti, tanto da nascondere completamente le mie braccia.

Trovai velocemente un camerino e poggiai tutto su uno dei piccoli pouf presenti all'interno. Decisi di partire dai vestiti. Ne avevo trovato uno perfetto, color tiffany, spalline di strass, corto ed aderente, era leggermente arricciato sui lati e sul davanti era estremamente luccicante (quello in foto qui sotto). Lo provai, e questo mi stava davvero bene, metteva in risalto le mie forme e lo stacco della vita.

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