"𝐹𝑟𝑎𝑔𝑖𝑙𝑒"

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Mamma senza dire una parola uscì dalla villa sbattendo violentemente la porta alle sue spalle. Vic venne verso di noi:

<oi io c'ho provato a non farla entrà, ma tua mamma è insatanata>. Scoppiammo tutti a ridere come matti.

Vic mi staccò da Dam e mi trascinò con lei in sala da pranzo, la rockstar guardò male la bassista e io gli feci la linguaccia. Dovevo abituarmi a stare con loro, sarebbero stati la mia nuova famiglia, il mio nuovo porto sicuro...

Io e Victoria ci mettemmo a saltellare per casa come due bambine. In quel momento mi sentivo un pò bambina, fragile, proprio come un fiorellino, o come un cagnolino abbandonato in cerca di cure...

Vic mi era sempre stata vicino, ci conoscevamo da tantissimo tempo, da prima che entrasse nei Maneskin. Nei momenti di crisi si era comportata per me come una seconda mamma, a differenza di Francesca che di mamma non aveva nulla...

Quando stavo male moralmente fuggivo sempre a casa sua, il mio posticino in cui essere al sicuro, tra le sue braccia che mi confortavano con abbracci che sembravano durare all'infinito...

Thomas mi prese in braccio a sacco di patate e mi lanciò sul divano ricoperto da un telo bianco con dettagli dorati. Iniziò a farmi il solletico ovunque, cercava di distrarmi da quello che era successo poco prima... Avevo le lacrime agli occhi per le risate, Dam invece era sulla soglia della porta con forse il sorriso più dolce che avessi mai visto sul suo volto. Quel ragazzo mi allucinava...

Si accorse che lo stavo guardando, allora si avvicinò a Thomas che continuava a farmi morire dal ridere e parlò:

<dai Thomas te do una mano pure io> no basta! Mi stavo per sentire male!

Iniziò a farmi il solletico sulla pancia e sotto i piedi, iniziai ad urlare non riuscendo neanche più a parlare a causa delle troppe risate.

<HAHAHA VIC HAHAHA TI PREGO SALVAMIIII!!>

Vic ad un tratto si tuffò su Thomas che era su Damiano, il quale era su di me. Ero schiacciata dal corpo di tre bufali.

Dam fortunatamente si accorse che stavo per morire soffocata, quindi lanciò per terra Thomas e Victoria che intanto continuavano a rotolarsi sul tappeto ridendo come pazzi...

Dam era ancora su di me, riuscivo a respirare meglio ma comunque a fatica

<Damiano potremmo fare cambio posto per favore? Non riesco a reggerti hahahah>

< 1- non mi piace quando mi chiami Damiano, 2- è così carino vederti schiacciata con la testa tra i cuscini> disse con un sorriso stupendo sul volto...

<se ti chiamo Dam accetti la mia proposta? Ti prego>

<si dai...> mi diede un bacio e poi senza esitare mi prese per i fianchi e ribaltò la situazione.

Mi ritrovai stesa su di lui con il viso appoggiato sul suo petto e lui che mi accarezzava i capelli. Circondai il suo torace con un braccio e la mano libera la intrecciò con la sua... Ci addormentammo entrambi in quella posizione, ero per una volta felice nella mia vita, mi sentivo protetta, so che qui non mi sarebbe capitato più nulla.

Dopo un pò sentii qualcuno prendermi in braccio. Socchiusi leggermente gli occhi, era lui. Vide che mi ero svegliata, così mi baciò la guancia per tranquillizzarmi... Richiusi di nuovo le palpebre serena. Mi portò in una camera e mi poggiò sul letto, poi mi coprì con una coperta morbida. Mi baciò sui capelli e mi sussurrò

<buonanotte piccola...>, no non volevo andasse via

<resta... ti prego Dam>, sentii la luce spegnersi e la porta chiudersi, se n'era andato?

Ad un tratto delle braccia mi cinsero la vita, era lì con me.

<ora va meglio? Puoi dormire tranquilla...> mi disse incastonando la sua testa nell'incavo del mio collo. Sembravamo due pezzi di puzzle, fatti apposta l'uno per l'altra...

Aprii gli occhi, erano le 4:00 del mattino. Avevo fame, tanta fame ed era anche giusto, non avevo cenato. Mi girai e vidi Damiano con il volto a pochi centimetri dal mio, struccato e con i capelli scompigliati che gli ricadevano sulla fronte. Quando dormiva era così carino, gli lasciai un bacio sulle labbra socchiuse. Lentamente aprì gli occhi, mi sorrise e poi parlò con voce assonnata

<Gio c'ho fame e sento che pure lo stomaco tuo sta dicendo la stessa cosa>. wow mi capiva così bene...

Ci alzammo lentamente e silenziosamente per non svegliare gli altri, sgattaiolammo in cucina in punta di piedi, rubammo un pacco di patatine, uno di pop corn, uno di biscotti e 2 lattine di tè alla pesca. Io tornai velocemente in camera a prendere la coperta e mi chiusi la porta alle spalle una volta uscita.

Mi fiondai sul divano tra le braccia macchiate d'inchiostro del mio David e mi accoccolai a lui ricoprendo i nostri corpi con la grande e morbidosa coperta bianca.

Aprii Netflix sul portatile che Vic aveva lasciato in salone e misi una serie a caso, giusto per avere delle voci di sottofondo ai nostri respiri sincronizzati.

Passarono più o meno due ore e avevamo visto qualche episodio di Riverdale, intrigante come serie... Avevo deciso che Jughed sarebbe stato il mio nuovo ragazzo. Dam mi guardò male

<so più bello io de sto qua> sempre molto umile mi dicevano...

Fece una faccina dagli occhi dolci e siccome non potevo resistere a quel labbrino corrucciato, lo baciai.

Ci staccammo solo quando i nostri polmoni richiedevano ossigeno. Le nostre labbra erano gonfie, ci guardammo intensamente negli occhi, le sue pupille di notte rivelavano uno sguardo ancora più travolgente.

Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e io feci lo stesso con un ciuffo dei suoi capelli che era sfuggito al frettoloso codino che aveva fatto prima di guardare la serie.

Mentre i ragazzi di Riverdale stavano risolvendo l'omicidio di Jason Blossom, io e la rockstar parlavamo con gli sguardi, lui capiva i miei ed io i suoi... non sapevo come potesse essere possibile una cosa simile. Ad un tratto un pò di luce filtrò dalle fessure delle persiane abbassate. Un nuovo giorno era iniziato.

Ero un pò imbarazzata, non ci eravamo mai guardati in modo così intenso. Mi sa che Damiano si accorse del mio momento di dispersione più totale, perché mi abbracciò e iniziò a parlarmi...

<grazie ragazzì... prima di te, per me l'amore non esisteva. Poi sei arrivata tu e...> non mi aveva mai detto cose così dolci.

<e poi sono arrivata io che ti ho stravolto la vita...>

<si, è giusto...>



Ciao a tutti,

Questo è il quattordicesimo capitolo della mia storia, spero vi stia piacendo...

Questo capitolo è un pò più lungo degli altri, ma ci sono molte scene che a me hanno fatto venire le farfalle allo stomaco hahaha

BUONA LETTURA! <3

𝐷𝐼𝑉𝐸𝑅𝑆𝐼 𝐷𝐴 𝐿𝑂𝑅𝑂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora