"𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑃𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑒𝑠𝑠𝑎"

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*POV MIA*

Draco aveva finalmente finito di medicare le mie ferite, non mi sarei mai aspettata che un giorno in biondino sarebbe riuscito a toccarmi.

Stava richiudendo il kit medico quando qualcuno aprì la porta. Era sua madre. Oh no, lei non sapeva che ero qui...

<oh santo cielo! E tu che ci fai qui Mia? Draco se tuo padre scopre che la figlia di Tu-sai-chi è in camera tua, caccia di casa tutti.> disse Narcissa rivolgendosi al figlio. Dio mio quanto odiavo quelle discriminazioni! Io non ero come mio padre, ero diversa, ma purtroppo nessuno riusciva a capirmi.

<che mio padre se ne faccia una ragione!> disse Draco prendendo le mie difese. Mente parlava, di nascosto gli fissavo i muscoli delle spalle che si flettevano sotto la sua giacca nera. D'un tratto il biondino si voltò nella mia direzione. I nostri sguardi si fusero in uno solo.

D'istinto distolsi i miei occhi dal suo iride del colore del mare. Sentivo che le mie guance stavano per prendere fuoco. Draco si lasciò scappare una piccola risata, ed il mio imbarazzo salì alle stelle.

Narcissa intanto aveva lasciato la stanza. Eravamo di nuovo soli. Per oggi i contatti già erano stati tanti, volevo semplicemente allontanarmi il più possibile da lui, quel ragazzo mi faceva un brutto effetto.

Ma purtroppo non potevo muovermi, le ferite mi facevano un male cane, menomale che Draco le aveva pulite. Mi dava le spalle, mentre io ero ancora sul suo letto con le gambe tese in avanti.

Ad un tratto sentimmo Narcissa chiamarci dal piano di sotto.

<dai Mia, ti do il tempo di sistemarti. Ti aspetto di sotto> disse Draco guardandomi. Dopodiché sparì dietro l'angolo senza neanche aspettare una mia risposta.

<MALEDETTO DRACO MALFOY! TORNA INDIETRO! VIENI QUI E AIUTAMI A SCENDERE. GRAZIE!> urlai io all'infame.

<SUPPLICAMI RIDDLE ED IO SARO' AI TUOI ORDINI.> rispose lui sempre urlando dall'altro lato della casa.

Cercai di alzarmi, mi venne difficile. Provai a tenermi vicino alla spalliera del letto, feci un passo. Il dolore era lancinante, ma dovevo riuscire a raggiungere le scale.

*POV MATTHEO*

Era così bello stare da solo, tutta Hogwarts per me, ma ad un tratto a rovinare la mia quiete fu mio padre. Il mio marchio iniziò a pulsare, il serpente sul mio braccio a muoversi. Mi stava chiamando...

Mi smaterializzai nuovamente a villa Malfoy, e trovai Voldemort davanti alla porta d'ingresso con accanto mio fratello maggiore Tom, da sempre era il figlio prediletto per mio padre, guai a chi lo toccava. Io invece ero quello inutile, insieme a Mia. A proposito, dov'era mia sorella?

Se ricordavo bene era andata via con Malfoy...

<Perché mi stai pensando Riddle?>, ecco la voce di Draco, giusto! Era legilimentis!

<hai visto mia sorella?> gli chiesi ignorando completamente la sua domanda...

<chi? La ragazza che sta strisciando fin qui? Oh si l'ho vista.> disse lui con un sorriso beffardo sul volto

<ma che-> neanche il tempo di finire di parlare che vidi Mia tremante provare a scendere le scale. Provai a camminare per aiutarla, ma Malfoy mi bloccò

<fermo Mattheo, può farcela da sola> disse in un sussurrò mentre si voltò verso mio padre.

Ad un tratto vidi Draco cadere in avanti ai piedi di mio padre con il volto rivolto verso il basso, e sopra di lui c'era...MIA! ma come aveva fatto...

𝐷𝐼𝑉𝐸𝑅𝑆𝐼 𝐷𝐴 𝐿𝑂𝑅𝑂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora