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Gio: obbligo.
De: stai in camera con Bea per un' ora.
Io resto senza parole, ha capito benissimo che non stiamo in buoni rapporti e se pensa che stare insieme a lui chiusi in una stanza per un'ora migliori la situazione, ha totalmente sbagliato. Lui mi guarda sbuffando per poi alzarsi e entrare nella camera, così io successivamente fulmino con lo sguardo De e poi entrò nella camera anche io. Chiudo la porta e vedo Giovanni seduto sul letto a guardarmi.
Bea: lo sai che non ti sopporterò per un'ora.
Gio: la cosa è reciproca.
Dieci minuti di silenzio finché a Giovanni li viene un'idea.
Gio: facciamo un giorno, abbiamo a disposizione 5 domande da fare all'altro e non si può non rispondere.
Avrei voluto non accettare ma lui mi guarda con aria di sfida che mi fa annuire.
Bea: ok, però comincio io.
Gio: okey
Bea: sei fidanzato.
Gio: no, per tua fortuna
Dice facendomi L'occhiolino e also gli occhi.
Gio: tocca a me, stai con Denis?
Bea: no, perché questa domanda.
Gio: mi sembrava.
Bea: vabbè, hai fratelli o sorelle?
Gio: si un fratello e una sorella.
Gio: tocca di nuovo a me, sei vergine?
Bea: no, toro. Rido.
Gio: stro**a!
Rido.
Bea: non avevi detto esplicitamente...tocca a me
Continuammo a farci le domande finché non aprirono la porta e ci fecero uscire.
De: com'è andata?
Dice ridendo.
Io lo ignorai completamente e procedendo verso giu che stava parlando con Seba e vedevo gli sguardi che si mandavano, adesso voglio diventare zia!
Bea: scusate l'interruzione ma dovremmo andare.Dico guardando giu.
Giu: si si, andiamo.
Salutammo seba e andammo da De.
Bea: grazie di tutto, ci vediamo lunedì giusto?
De: ovvio, grazie a voi di essere venute.
Bea: ciao bimbo. Dico abbracciandolo.
Giu: ciao De!
Andammo nella direzione del resto del gruppo solo che una voce proveniente da dietro di me mi disse.
Gio: e voi non siete fidanzati, bah!
Alzai gli occhi e andai a salutare il gruppo.
Bea: ciao raga, noi andiamo!
Ci salutarono e poi andammo in macchina tornando a casa.
Bea: comunque ho visto gli sguardi che vi siete mandati te e Seba.
Giu: erano così evidenti.
Si mise le mani sulla faccia per l'imbarazzo.
Bea: beh diciamo.
Ridemmo.
Bea: poi dimmi se è un maschio o una femmina così li vado a comprare il bavaglino con scritto "la preferita della zia".
Ridemmo come due stupide fino al cancello di casa dove mi disse:
Giu: comunque te e Gio stareste troppo bene insieme!
La guardai male e poi dissi:
Bea: scordatelo!
Si mise a ridere.
Bea: dai ci sentiamo domani ok?
Giu: si si, a domani!
Ci salutammo e poi entrai in casa e poi andai a letto e mi ritornarono in mente le parole dette da Giovanni.
E voi non siete fidanzati, bah.
E voi non siete fidanzati, bah.
E voi non siete fidanzati, bah.
E voi non siete fidanzati, bah.
Ma che gli frega, bho faccio finita di niente e vado a dormire che domani mi tocca fare una quarantina di esercizi di matematica.

Come possiamo amarci se ci odiamo!//Sangiovanni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora