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Erano passati ben due mesi da capodanno e Gio era diverso, era distaccato, non mi calcolava più come prima. Non so cosa è successo forse voleva un po' di tempo per riflettere, solo che dopo due mesi e non è cambiato ancora nulla. Ho provato svariate volte a parlargli ma con scarsi risultati, non so cosa che è successo stava andando tutto così bene e all'improvviso non mi a calcolato più.
Oggi è il 10 febbraio mi alzo e mi preparo per andare a scuola, stranamente la sera prima Giulia non mi aveva mandato nessun messaggio della buona notte cosa che faceva ogni sera. Non ci faccio molto caso, forse si era addormentata sul divano, cosa che le succede svariate volte. Mi alzo mi faccio una doccia molto veloce e mi preparo mettendomi un jeans bianco e una felpa nera, non ero di buon umore quindi non ci stavo neanche con la testa, quindi non riuscivo a pensare a cosa mettere per la scuola. Aspettavo la chiamata di Giulia come ogni mattina che mi veniva a prendere con la sua macchinetta, ma non mi arriva nessuna chiamata. Così dovetti arrangiarmi andando in bicicletta. Arrivata a scuola già esausta di prima mattina, entro in classe naturalmente in ritardo, mi stavo andando a sedere come ogni mattina, ma vedo che il mio posto vicino a Giulia è occupato da Gaia. Il mio cuore si ferma per qualche secondo non capivo il comportamento di Giulia ma provo a non farci molto caso. Mi siete al primo banco cioè l'unico posto disponibile e inizio ad ascoltare la lezione con di sottofondo le risate di Giulia e Gaia. Dopo poco arriva Gio era tranquillissimo, provavo a cercare un contatto visivo ma con scarsi risultati. Si siede vicino a Denis senza problemi. Finite queste tre ore interminabili di lezione vado in cortile dove aspetto seduta il gruppetto solo che vedo i miei compagni che mi scrivano e si vanno a sedere in un altro tavolo a parte. Sinceramente mi sembra di stare in uni scherzo, di brutto gusto. Alla fine dovetti mangiare da sola cosa che mi rattristi molto sinceramente. Vidi Gio Alzarsi così ne approfittai per inseguirlo per poi parlargli. Seguendolo vedo che entra nello sgabuzzino insieme a Gaia. Il mio cuore si fermo per qualche secondo, non crederti ai miei occhi. Non poteva tradirmi davanti miei occhi, non poteva, lui mi aveva veramente, almeno credevo...
Bussai ma nessuno rispose così decise di apri la porta e vidi la cosa che non avrei mai voluto vedere in vita mia, si stavano baciando. Le lacrime iniziarono a scorrere sul mio viso, iniziai vedere sfocato. Gio si girò e disse:
Gio: no Bea, non è come pensi!
Non mi interessava niente in quel momento inizia a correre senza una meta precisa uscii dalla scuola non mi interessava dei provvedimenti che avrei avuto successivamente ma in quel momento vederti solo scuro. Sentivo dei passi dietro di me infatti era Giovanni che mi rincorreva provando a darmi una spiegazione che sinceramente per me non c'era. All'improvviso iniziò a diluviare, fulmini, lampi, grandine.
Gio: ti prego bea aspetta! Fammi spiegare!
Non riuscivo a parlare, stavo piangendo interrottamente.
Iniziai a perdere le forze stavo sudando, iniziai a vedere sfogato e poi...

Come possiamo amarci se ci odiamo!//Sangiovanni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora