2. Pain

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Tornare nella nostra casa - quella in cui avevamo vissuto insieme per anni anche prima di sposarci - non potevo; essere lì senza di lui mi avrebbe distrutto completamente per cui decisi di ritornare a casa di mia madre, anche Harry fece lo stesso. Le sue parole ancora risuonavano nella mia testa come il ronzio incessante di una zanzara che non va via; lo avevo distrutto... avevo distrutto la persona più importante della mia vita, avevo distrutto la persona che più mi faceva stare bene, avevo trascinato nel mio abisso nero anche lui facendolo soffrire. Lui mi faceva stare bene ed io lo annullavo completamente. Era tutta colpa mia, era sempre colpa mia! se fossi stato più forte mi sarei ribellato a Simon, se fossi stato più forte avrei tenuto Harry stretto a me e non avrei avuto paura di mostrarmi pubblicamente con lui, se fossi stato più forte probabilmente non avremmo nemmeno necessitato di questa pausa... ma io non ero forte, io ero debole ed ero vuoto... vuoto di un amore che mi era stato strappato via e che avevo lasciato andare senza lottare, vuoto di un amore che mi faceva vivere, respirare...

vuoto...

il vuoto era tutto ciò che sentivo.

Quando entrai in casa ritrovai mia madre seduta sul divano intenta a leggere un libro, mi avvicinai a lei e non appena mi vide mi sorrise ampiamente gettando via il suo libro e si alzò per abbracciarmi forte a sé, il suo profumo mi inebriò totalmente ed il calore del suo abbraccio era tutto ciò di cui avevo bisogno, un abbraccio... e quale abbraccio migliore se non quello di una madre.

"Ciao mamma" le sussurrai lasciandole un bacio sulla guancia

"ciao tesoro mio, finalmente ti rivedo" mi sorrise prima di farmi accomodare sul divano accanto a lei, era contenta fossi ritornato nella mia casa natale

"ho visto l'intervista... mi dispiace tanto tesoro, vedrai che presto ritornerete ad essere una band ed andrà meglio. Vi serviva questa pausa" mi disse dolcemente

sapeva quanto ci tenessi al gruppo e a cantare ed aveva evidentemente visto il mio dissenso durante l'intera intervista, infondo mi conosceva bene...

"già, lo so... andrà meglio ne sono certo" dissi sforzandomi di sorridere almeno un po'

"Harry? come sta? come mai non è venuto?" mi chiese dolcemente e allo stesso tempo un po' preoccupata, non le sfuggiva nulla.

Harry...

abbassai lo sguardo e mi vietai severamente di piangere dinanzi a mia madre, non volevo recarle altro dolore

"oh anche lui è tornato dalla sua famiglia, sai sentiva la mancanza di Anne" sussurrai "piuttosto, tu come stai?" dissi cambiando discorso ma interessandomi per davvero alla risposta che avrei ricevuto

"sto un po' meglio adesso..." mi sorrise debolmente

"hai già fatto la chemio oggi?" chiesi mordendomi le labbra

"si e sono stanchissima ma volevo aspettare che tu tornassi per abbracciarti prima di andare a riposare un po'... domani ho un'altra chemio" mi sorrise dolcemente

"sai che non è necessario... devi riposarti per stare in forze mamma..." dissi accarezzandole la guancia

"sto bene tesoro, davvero. E poi dovevo salutare il mio bambino che non vedevo da mesi" continuò lei appoggiando la sua mano sulla mia ancora intenta ad accarezzare la sua guancia

"cosa stavi leggendo?" chiesi accennando un sorriso

"solo un romanzo, ma non riuscivo a leggere... le parole mi sembrano tanto confuse e sembrano fuggire sotto i miei occhi" sospirò debolmente "forse sono solo stanca..."

"beh domani potrei leggertelo io, così non ti affatichi" le sorrisi per cercare di confortarla

vederla soffrire mi faceva male, quella dannata malattia la sta divorando giorno dopo giorno e il non poter fare nulla per aiutarla mi logorava dentro, mi faceva sentire impotente, come sempre...

Ghost of you [L.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora