4. Strong

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"Lou, la mamma ti sta aspettando"

Daisy fece irruzione nella mia stanza facendomi sobbalzare

"uh si, dille che sto arrivando" dissi prima di guardarla annuire ed andare via

mi alzai dalla sedia e nascosi anche la seconda lettera prima di raggiungere mia madre di sotto.

"Sei pronta?" le chiesi prima di prendere le chiavi dell'auto dalla tasca dei jeans

non disse nulla, semplicemente annuì e insieme ci dirigemmo verso l'auto

"vorrei evitarti tutto questo tesoro" disse quando si sedette in auto

"mamma, non sei sola in questa cosa... lascia che anche noi possiamo aiutarti e starti accanto..." dissi iniziando a guidare verso l'ospedale "adesso ci sono anche io con te"

"Louis, so di star morendo... e vorrei tanto non dovervi trascinare con me in tutta questa sofferenza" sussurrò lei "tu hai già fatto così tanto per me e per aiutarmi..."

"tu non morirai mamma, starai meglio vedrai, e starai ancora con noi" sussurrai stingendo il volante tra le mani "e farò sempre tutto il possibile per farti stare almeno un po' meglio"

il resto del viaggio verso l'ospedale fu piuttosto silenzioso e quando arrivammo la accompagnai verso la sua stanza, non mi lasciarono entrare per cui dovetti aspettare fuori, alcuni medici mi raggiunsero poi per parlarmi di mia madre. Dopo un bel po' mi sedetti in sala d'attesa e portai le gambe al petto, estrassi il foglio bianco stropicciato e la penna dalla tasca ed iniziai a scrivere

Caro Harry,

ormai scriverti è diventato per me l'unico modo per sentirti vicino, perché tu sei l'unico in grado di darmi quel po' di forza necessaria per affrontare tutto ciò.

Sai Harry, oggi è davvero una brutta giornata... sono in ospedale con mia madre, i medici mi hanno comunicato qualche minuto o forse ora fa, ma cosa importa, che a mia madre restano soltanto due settimane di vita. Non vedrà il natale Harry, non ci sarà per il mio compleanno, andrà via da noi per sempre...

una volta mi hai chiesto quale superpotere mi sarebbe piaciuto avere, non ti risposi, ma adesso lo so... ti direi che vorrei saper controllare il tempo. Vorrei poter girare la lancetta e tornare indietro ad anni fa in cui andava tutto bene, tornare indietro per cambiare il passato ed avere un futuro più dignitoso, tornare indietro per rimediare a tutti i miei sbagli e non permetterti di andare via da me per i miei stupidi errori e le mie stupide paure. Ma amore mio, non sono un supereroe e non posso cambiare il mio passato né tantomeno vedere il mio futuro, sono solo un umano, debole e stupido e di tempo a disposizione non ne ho più. Ho esaurito e consumato il mio tempo... e non ne sono nemmeno soddisfatto....

Non riesco a smettere di piangere Harry, e questo foglio è un misto di lacrime e inchiostro, divertente vero? Ma sai... non importa, perché io sarò presto al fianco di mia madre. È buffo pensare che tu stia leggendo questa lettera quando io ormai sarò morto e molto probabilmente lo sarà anche la mia dolce e giovane mamma, lei non lo merita Harry... lei merita di vivere ed essere felice... Non credi sia divertente? lei lotta per vivere e io aspetto il momento giusto per morire, ma beh sappiamo tutti quanto sia ingiusta la vita.

Scriverti è l'unico conforto che ho. Vorrei che tu fossi qui, che mi abbracciassi e mi dicessi che va tutto bene... che mi dicessi di essere al mio fianco, di non abbandonarmi mai... ma tu non ci sei Harry, ho solo il fantasma di te a tenermi compagnia, ho solo tanti - forse troppi - ricordi che mi legano a te. Perché non sei qui Harry? sai della malattia di mia madre, ma perché non sei qui a tenermi forza? perché non sei qui a consolarmi ed abbracciarmi? perché mi fai questo Harry? mi odi così tanto? provi così tanto rancore per me? dov'è finito il tuo amore? ma cosa importa ormai, non ha più senso, è tardi... sono morto.

Ti ho fatto soffrire lo so, ma ho bisogno di te... ti prego ritorna, non andare via. Ti prego, resta con me. So che sono parole al vento perché non le leggerai mentre sono in vita e quindi non verrai mai da me...

Spero che tu riesca a capire questa lettera così tanto confusa e forse anche fin troppo piena di pensieri che scivolano via dall'inchiostro di una vecchia penna consumata. Ho la mente in subbuglio e sento il cuore spegnersi lentamente giorno dopo giorno... perché non sei qui per riportarmi in vita? perché non sei qui per farmi cambiare idea? non sei qui perché ti ho fatto del male, lo so... ma tu non avresti mai potuto sapere che a breve sarei morto, non avresti potuto immaginare che l'avrei fatta finita... non avresti mai creduto che fossi in grado di tale azione... quindi alla fine è colpa mia, è sempre stata colpa mia...

Sai Harry, oggi ho visto tanti ragazzi come me sdraiati in un letto d'ospedale che combattono tra la vita e la morte e la mia mente ha iniziato a viaggiare... e se non dovessi riuscire nel mio intento? se non riuscissi a farlo? non voglio che mi troviate in tempo e mi portiate in ospedale... non voglio sopravvivere ad un tentato suicidio, non potrei sopportarne il dopo... ho paura di esser salvato Harry, non voglio essere salvato.

Spero tu leggerai queste lettere perché ciò significherà che almeno in questo son riuscito, e che nella mia vita qualcosa al termine son riuscito a portarlo.

Certo tutto ciò fa un po' ridere, tu che leggi le lettere di un morto. Perché continui a leggere le parole di una persona che non è più con te? perché continui a dare importanza alle parole di un cadavere? ti importa di me Harry? mi ami ancora? ti manco Harry?

sento la necessità di ripetere sempre di non esserci più così anche la mia mente inizierà ad accettarlo proprio come lo ha fatto il mio cuore tempo fa.

Non so se esiste un paradiso, Harry. Ma se davvero esiste mi piace pensare di esserci insieme a mia madre, almeno così non mi sentirò solo...

mi manchi Harry, ti amo tantissimo non dimenticarlo

Sinceramente tuo, Louis.

***

"Louis" la voce sussurrata di mia madre mi riportò alla realtà, riposi la lettera in tasca e corsi verso di lei

"hey..." sussurrai sostenendola con un braccio intorno alla sua vita

"perché stai piangendo Lou?" mi sussurrò

"non è nulla, sto bene" sussurrai

"bambino mio, lo so... i medici hanno detto tutto anche a me, avrei preferito che non fossero stati loro a darti quest'orribile notizia, avrei voluto farlo io con le giuste parole, anche se non ci saranno mai delle parole giuste per tale sofferenza... mi hanno sospeso le chemio, mi restano solo due settimane di vita" disse con occhi stanchi

"non doveva andare così..." sussurrai lasciando fuoriuscire qualche lacrima

'devo resistere, devo essere forte dinanzi a lei' mi ripetevo tra me e me

"però almeno passerò i miei ultimi giorni in casa mia circondata dai miei figli e da mio marito" sussurrò accarezzandomi la guancia

annuì con un groppo in gola e la aiutai a sedersi sul sedile dell'auto e le misi la cintura prima di dirigermi dal lato della guida e sedermi, sospirai passandomi una mano tra i capelli e misi in moto l'auto

"come lo diremo alle ragazze... ne saranno distrutte..." sussurrai

"troverò il modo per farlo... ne troverò la forza" sussurrò lei

"no, tu devi riposarti. Lo farò io, non preoccuparti" le dissi continuando a guidare

"Lou, mi dispiace così tanto che tu stia portando tutto questo peso su di te... dovresti riposare anche tu, è stata una mattinata difficile non solo per me..."

"io sto bene, non preoccuparti per me" dissi sforzandomi di sorriderle

non volevo essere un peso per lei, volevo che almeno su di me potesse contare, che potesse aprirsi e sfogarsi liberamente e per permetterglielo avrei dovuto dimostrarle di essere forte, niente lacrime, niente dolore solo forza e tanto coraggio per affrontare il tutto. Sarei stato forte per lei, avrei resistito ancora un po' solo per lei... non volevo darle il dolore della perdita di un figlio mentre lei stessa lottava contro la morte... non avrei mai voluto assistere al suo funerale così presto ma avrei preferito star male e piangere io piuttosto che lasciarlo fare a lei, per cui avrei aspettato, avrei aspettato prima di poter andare via con lei, per sempre...

Ghost of you [L.S]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora