Charlotte: Dove stiamo andando? Stamattina JJ mi ha svegliata buttandomi un secchio d'acqua addosso. Non lo sopporto più.- dico con durezza.
Cora: Andiamo a fare shopping come previsto, e non dire così di tuo fratello.-
Charlotte: Perché continui a ripeterlo? NON È MIO FRATELLO!- scandisco bene le parole.
Cora: Ma che ti prende? Prima lo adoravi.-
Charlotte: Già, prima. È passato molto tempo ormai.-Guardo fuori dal finestrino diventando un po' nostalgica.
Ripenso ai momenti passati con JJ; perché siamo cambiati così tanto? Eravamo la spalla l'uno dell'altra, ci facevamo forza a vicenda. Un legame unico. Fin quando, tutto ad un tratto, la pubertà si è iniziata a far sentire e ha smesso di trattarmi come la sua sorellina, ma piuttosto come un'estranea.Charlotte: Perché questo shopping improvviso?- interrompo il silenzio.
Cora: Siamo ad inizio estate e ci servono dei vestiti nuovi, non credi?-
Annuisco, accendendo la radio.
Alzo il volume al massimo ascoltando la caotica melodia di Call me maybe.Charlotte: Hey, I just met you and this is crazy-
Cora: But here's my number, so call me, maybe-
Urliamo a squarciagola ridendo e facendo girare tutti verso di noi mentre siamo in macchina con i finestrini aperti.
Cora non è semplicemente mia madre, è la mia migliore amica e potrò sempre contare su di lei, me lo ha dimostrato più e più volte.Da quando i miei si sono separati, litigavamo sempre perché non riuscivo ad accettare l'idea della loro rottura, ma lei è riuscita a farmi capire la situazione e a crescermi, le devo tutto.
Cora: Arrivate! Ci voleva questo karaoke eh!- mi da un colpetto sulla spalla.
Charlotte: Puoi dirlo forte.- una risata esce spontanea dalle mie labbra.
Charlotte: Entriamo dai, ho bisogno di un guardaroba nuovo.- la prendo a braccetto, e insieme ci dirigiamo al centro.Ho preso almeno 10 reggiseni, vista la mia quarta di seno abbondante cresciuta in soli due mesi. Impressionante, vero?
Usciamo dall'ultimo negozio, con 5 buste per mano, esauste.
Cora: Wow, ci voleva proprio.-
Charlotte: Hai completamente ragione. Prima di tornare a casa, andiamo al Mc, è quasi ora di pranzo.- suggerisco.
Cora: Certo perché no.-Charlotte: Cosa prendi tu?- le chiedo, ordinando dal dispositivo automatico.
Cora: Le stesse cose che prendi tu, per me fa lo stesso.-
Charlotte: Mhh, ok. Prendo due mcchicken, due mc crispy, due porzioni di ricche cheese&bacon e per finire due bicchieri di sprite.-
Cora: E quei così la, i notgets non li prendi?-domanda estraendo il portafogli dalla borsa.
Charlotte: I nuggets intendi? Ok prendo pure quelli.-rido ripensando a come li ha appena chiamati mia madre.Finisco l'ordinazione e pago.
Mentre mangiamo ricevo una chiamata da Martyna.
Cora: Chi è?- domanda controllando lo schermo del mio cellulare.
Charlotte: È Marty, vedo che vuole.- mi allontano dal tavolo, dirigendomi verso l'uscita.Charlotte: Ehy Marty, che succede?
Martyna: Disturbo per caso?
Charlotte: No tranquilla, stavo solo pranzando ma sai che il tempo per te lo trovo sempre.La sento sorridere nonostante ci divida uno schermo.
Martyna: Ok ascolta. Madison è stata ritrovata alla North street, con ferite causate da un incidente d'auto. Questo pomeriggio andrò a farle visita. Ti va di venire?
No, no, no, no. Non può essere
Charlotte: Come un incidente d'auto? Sta bene? È viva? Respira?
Martyna: Certo che è viva.
Charlotte: Ok, si verrò. Passami a prendere tu.
Riattacco tornando di corsa da mia madre.Mi siedo, ancora sconvolta e continuo a mangiare
Cora: Che succede?- domanda scrutando la mia espressione come se avesse uno scanner al posto degli occhi.
Charlotte: Madison è stata investita ed è in ospedale.-
Una lacrima riga il mio viso, seguita subito da un'altra e un'altra ancora.
Cora: No, questa non ci voleva proprio.Vieni qui tesoro.- mi fa spazio vicino a se e mi abbraccia, mentre io strafogo nelle mie stesse lacrime.
Cora: Torniamo a casa.- mi accarezza il viso.Cora: Vuoi che ti porti in ospedale da lei?- domanda durante il viaggio di ritorno.
Charlotte: No, Martyna passerà a prendermi di pomeriggio per andarci.- dico, ritornando in silenzio.Non è un silenzio imbarazzante fortunatamente. Mia madre capisce la situazione.
Non riesco a credere che Madison abbia fatto un'incidente... e se stesse per morire? Non riuscirò più a vivere senza di lei. Ho perso così tante persone nella mia vita, non voglio perderne altre, e soprattutto, non lei.
A questi pensieri, il mio viso pian piano si riempie di lacrime, bagnando anche i sedili della macchina.
Mia madre lo nota e mi accarezza una guancia, rimanendo in silenzio. Sa sempre cosa fare.
Sa come mi sento in questo momento e sa anche che preferisco stare in silenzio, sa tutto di me.Cora: Siamo arrivate!- urla una volta aperta la porta di casa.
Io le do un abbraccio sincero e poi mi dirigo velocemente nella mia stanza, sotto lo sguardo preoccupato di Mike, il padre di JJ.Prima di entrare nella stanza, JJ mi blocca la porta.
No. Anche lui no, non sono proprio in vena di litigare.
Charlotte: Che cosa vuoi?- domando scocciata e quasi senza voce.
JJ: Che succede? Perché piangi?-
Charlotte: Non sto piangendo.- mento.
JJ: Hai gli occhi gonfi e le occhiaie, non puoi mentirmi Charli. Che hai?-È forse preoccupato? Mi parla a stento e adesso si preoccupa per me? Che si fotta.
Charlotte: Lasciami in pace JJ.- dico quasi sprofondando dinuovo in un infinito pianto.
JJ: Non fin quando non mi avrai detto che sta succedendo.-
Charlotte: Ommioddio JJ, vattene! VAI VIA! Cosa diavolo ti importa di me? Stamattina eri di buonumore e mi hai aiutata con i vestiti mentre ieri e l'altro ieri nemmeno mi parlavi. Dio ma che hai di sbagliato?- sputo fuori.In realtà non intendevo ferirlo, ma in parte se l'è cercata.
Sono un mix di emozioni e a breve, se non si fosse tolto da lì, sarei esplosa.JJ: Vaffanculo Charlotte.- urla andando via.
Charlotte: Fanculo a te- gli faccio il medio ed entro finalmente nella mia stanza, sprofondando nel letto.Metto in riproduzione una playlist con canzoni tristi, giusto per deprimermi più di quanto già non lo sia, e senza accorgermene, mi addormento.
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Don't you know that you're toxic? | JJ Maybank
RomanceCharlotte, una ragazza bionda con occhi chiari come le onde del mare, ha solo 10 anni quando i suoi genitori decidono di divorziare. Sconvolta dalla notizia, decide di rinchiudersi in casa senza uscire per un' anno intero. Il padre era un'alcolizza...