18°

230 2 0
                                    

Charlotte: Grazie- interrompo il silenzio
Si volta verso di me e mi guarda con fare interrogativo
Charlotte: Grazie per avermi salvata da mia madre-ridacchiamo entrambi
Il viaggio continua tranquillo, col in sottofondo un leggero brusio di qualche vecchia canzone degli anni 80, le mie preferite.

All'uscita dalla macchina, Ash si affretta ad aprirmi la portiera come un vero gentiluomo, afferrandomi la mano per aiutarmi ad uscire
Lo guardo con due pomodori al posto delle guance, e faccio una breve camminata per guardarmi intorno e studiare meglio il posto.

Davanti a me si presenta una stesa di ghiaia ,da percorrere prima di arrivare a destinazione, lunga circa 5 metri e subito dopo una sorta di galleria con al suo interno un misto di luci che ricrea l'ambiente discoteca.
Ma non doveva essere un ristorante?

Charlotte: Mamma, ma dove siamo?-
Cora: Al ristorante. Carino vero?-
Rimango interdetta in attesa che mi dia altre spiegazioni, invece si limita a sorpassarmi per entrare, tutta eccitata.
Ash vede che sono infastidita e decide bene di afferrarmi una mano per tranquillizzarmi, intento che fortunatamente per me e mia madre, gli riesce.
Mi sorride in quel suo modo così ingenuo e dolce, e mi indica la strada per entrare nella tana del lupo.

Finalmente entriamo nella galleria piena di luci di vari colori, alle parati ci sono stampate delle scimmie con in testa cappelli fatti di nachos e riempiti di guacamole, come a indicare la simbologia della cucina messicana. Devo dire che lo avevo sottovalutato molto, questo posto.
Un bambino vestito da ballerino di tango, si avvicina a noi e ci porge il biglietto per la camera "vip".
I miei hanno prenotato una camera vip? C'è qualcos'altro che non so di questa cazzo di uscita?
Mi piace avere tutto perfettamente organizzato e quando qualcosa mi sfugge di mano, impazzisco.

Subito dopo aver superato la galleria, mi ritrovo davanti ad una sala pranzo stupenda, coperta da un tetto che sembra di paglia sintetico, e ai lati, libero al cielo, con quale lumino piazzato nei tavoli e delle fantastiche lanterne appese alla costruzione che regge il tetto, creando così un'atmosfera magica e stellare.

Charlotte: Wow-
Ash: Vedi? Tua madre sa sorprenderti bene- mi fa un occhiolino divertito
Mi indica il tavolo e rimango spiazzata.

È uno spiazzale riservato, con una catenina messa davanti, accanto ad un bodyguard che la controlla, suppongo per non far entrare chiunque.
I tavoli sono tutti a due posti eccetto quello posizionato al centro, che sicuramente è il nostro, ed è rettangolare, lungo per almeno sei persone ed è pieno di lucine soffuse di tutti i colori, leggeri ma belli, pacati ma caotici. Un contrasto perfetto.

Prendiamo posto al tavolo grande, subito dopo essere entrati mostrando all'agente di sicurezza il pass che il bambino di prima ci aveva porto

Charlotte: Mamma ma tutto questo è troppo! Ti sarà costato una fortuna-
Cora: Si fa di tutto per una cenetta tranquilla di famiglia, specialmente in un'occasione così tanto speciale- fissa attentamente Ash
Charlotte: Mica ci sposiamo- arrossisco alla mia stessa battuta
Mannaggia a me e alla mia lingua che non riesce a porsi un freno quando deve.
Lei non risponde, si limita a prendere posto accanto a Mike.

Cora: Non c'è bisogno di ordinare, porteranno tutto loro, abbiamo già concordato il menù per telefono-
Bene, adesso non ho nemmeno la libertà di scegliere cosa voglio o non voglio mangiare.

Charlotte: Mamma sei esagerata-
Cora: Assolutamente no!- ribatte, convinta, bevendo un sorso di vino dal bicchiere.
E quello come ci è arrivato lì?
Mi volto per osservare bene la tavolata, scoprendo che bicchieri posate e bevande sono già in tavola, e io non ci avevo fatto nemmeno caso, tanto ero occupata ad incazzarmi con mia madre.

Le prime portate ci vengono servite da due camerieri molto eleganti, entrambi giovani e con dei tratti assolutamente magnetici. Avranno più o meno la mia età se non qualcosa in più.

Don't you know that you're toxic? | JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora