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JJ'S POV 🦋

Ritorno incazzato in stanza e mando un messaggio a John B con scritto "sto arrivando" per poi ultimare il mio look con una camicia vintage sbottonata al petto

Scendo in cucina afferrando i 50 euro incustoditi che si trovano sopra il tavolo
Mike: Dove vai ragazzino?-
JJ: A giocare con i miei amici- porto uno stuzzicadenti alla bocca
Mike: Assolutamente no, stasera viene il ragazzo di Charlotte e tu devi essere qui per lei-
JJ: Preferisco di no, non le importa nulla di me e poi lo conosco già il suo ragazzo-
Mike: Non è una scusa plausibile, oggi resti qui-
JJ: Papà ho quasi 19 anni vedi di levarti dai coglioni ok?- esco sbattendo la porta alle mie spalle

Subito estraggo una sigaretta dalla tasca dei miei pantaloni e la accendo, incamminandomi dove JB mi aveva detto
Faccio un breve tratto di strada scontrandomi contro uno sconosciuto che mi offre dell'ottima maria in cambio di 50 euro belli freschi; vorrei farne a meno, ma nelle mie condizioni, ne ho un disperato bisogno.
Afferro i 50 euro di prima che avevo riposto nel portafoglio e li porgo allo spacciatore

Spacciatore: Non dare colpa a me per qualsiasi cosa succede a te dopo fumo- strappa selvaggiamente i soldi dalle mie mani

Chissà che merda ci ha messo dentro

Mi apposto in un parchetto isolato e rollo una canna. Scrivo a John di non poter andare con lui stasera mentre aspiro dal filtro di carta tutta l'erba mista a chissà quale altra sostanza tossica

Comincio a vederci poco bene, in lontananza è tutto sfocato, appannato, fin quando una ragazza mi si avvicina, prendendo posto vicino al mio
...: Che ci fa uno come te qui tutto solo? Sembri un barbone, che merda ti fumi?-
JJ: E tu chi cazzo sei?-
...: Vengo da quelle palazzine li- mi indica uno spiazzale che non riesco a distinguere per via del fumo- e so anche che non sei un barbone di strada, anche se ti riduci in queste condizioni.-
JJ: Mh mh, ora puoi andare, non ho bisogno di una psicologa-
...: Stasera avevo tanta voglia di divertirmi... posso provarla?- prima ancora che io possa proferire parola, prende con delicatezza la canna dalle mie mani e fa qualche tiro
JJ: Vedo che non sei nuova in questo campo-
...: Per niente-
JJ: Mi dici qual è il tuo nome? Tanto domani lo dimenticherò-
Olivia: Mi chiamo Olivia, e tu?-
JJ: Nemmeno me lo ricordo-
ci guardiamo in viso per poi scoppiare in una sonora risata
Olivia: Non meriti di stare così, chiunque ti abbia fatta questo non ha proprio occhi-
Si mette a cavalcioni su di me
JJ: Sul serio? Vuoi farlo in una panchina?-
Olivia: Tu no?- mi sfida
Le stringo il sedere spostando le mie labbra sulla sua in cavità del collo, baciandolo e lasciando alcuni succhiotti sparsi.
Mi slaccia i pantaloni e il resto lo si può solo immaginare.

JJ: Grazie della scopata, Olivia. Ci si vede- faccio un cenno col capo alla mia nuova "amica" e la saluto, tornando a casa.
Nel tragitto, mi imbatto in un bar dove compro una birra.

Sono quasi davanti porta di casa, ma non posso entrare conciato in questo stato, anche perché di sicuro staranno tutti cenando come una famigliola felice

...: Cristo, JJ, ma come sei conciato? Credevo fossi un ladro- qualcuno mi sorprende da dietro
Mi volto e incrocio lo sguardo di nientemeno che mia sorella
Charlotte: Entriamo a casa-
JJ: Scordatelo, e poi tu non dovevi fare la cenetta romantica col tuo nuovo ragazzo?-
Charlotte: È già finita, quanto credi sarebbe durata?-
Ha le braccia conserte ed è inclinata verso destra, mentre sbatte il piede sul pavimento con uno sguardo severo sui miei abiti sporchi e le mie labbra che emanano una forte e pungente puzza di alcool misto ad erba.
È incazzata da morire con me.

JJ: C'è comunque mio padre li dentro-
Charlotte: Tranquillo ti copro io-
Mi arrendo, sarebbe inutile insistere, vincerebbe comunque lei, specialmente con il vantaggio del mio stato attuale.

Mike: Oh finalmente sei tornato! Disgraziato che non sei altro come ti permetti a rivolgerti a tuo padre in quel modo..-
Charlotte: Mike, JJ sta un po' male, sarebbe meglio discuterne domani- lo liquida velocemente
Sposta un mio braccio dietro al suo collo per reggermi meglio
Arriviamo davanti alla sua stanza
Charlotte: Stanotte ti concedo di dormire qui, ma solo stanotte-
Non avendo capacità di parola, per via delle droghe, mi limito a dissentire.

Charlotte: Non farti mai più questa merda J.- mi rimprovera, mentre mi rimbocca le coperte
L'ultima azione della quale ho memoria prima di addormentarmi, è il semplice gesto di baciarle e la fronte e poi tutto nero.

CHARLOTTE'S POV ⭐️

qualche ora prima...

Ricordo davvero poco dell'ultima conversazione con mia madre.
So solo di averle detto di Ash e poi non ricordo più nulla.
Mi alzo dal letto, stranamente piena di energie e positività, e scendo in cucina per fare colazione, o pranzo, data l'ora.

Charlotte: Buongiorno- mi strofino gli occhi
Cora: Hai già detto ad Ash di stasera?-
Ecco, ci risiamo.
Charlotte: Cosa c'è stasera?-
Cora: Ma come? Tesoro mi avevi detto che lo avresti invitato a cena-
Cazzo
Charlotte: Certo, scusa dimenticavo. Lo farò appena avrò finito di mangiare qualcosa, sto morendo di fame. Hai cucinato qualcosa per colazione?-
Mi invita a sedermi e mi mostra l'enorme varietà di pietanze di tutti i tipi: dal dolce al salato, dal ripieno al vuoto.
Alla fine opto per bacon uova e una ciambella.
Lo so, sono strana nei gusti.

Cora: Stasera ci sarà anche JJ, non vedo l'ora di conoscerlo- esulta
Sembra quasi che il ragazzo sia il suo.

Ritorno alla mia umile dimora (la mia camera da letto, per intenderci) e invio un messaggio ad Asher invitandolo e dicendogli di non poter declinare e lui non può fare altro che accettare.

Passo il resto del pomeriggio a leggere una nuova edizione di un vecchio libro del quale già conosco la trama e quando sono arrivata alla fine, sento dei rumori provenire dal piano inferiore.

JJ: Papà ho quasi 19 anni vedi di levarti dai coglioni ok?- sento dire in modo ovattato
Poi boom, colpo della porta d'ingresso che sbatte e niente più. Nulla di nulla.

Don't you know that you're toxic? | JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora