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X: Tesoro, c'è Martyna che ti aspetta-
Sento dire da una voce lontana.

Ricordo di aver ascoltato musica e poi... e poi mi sono addormentata! No, no, farò tardi per andare con Marty in ospedale.

Charlotte: Mamma che succede?- le domando, trovandola vicino al mio letto.
Cora: Martyna è qui, ti sta aspettando-
Charlotte: Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!- mi alzo con uno scatto fulmineo dal letto, girandomi intorno senza sapere cosa fare, indossare o mangiare.
Cora: Linguaggio, signorina!-
Charlotte: Scusa ma.. non so che mettere, ho i capelli tutti spettinati e i vestiti sporchi e, e..-
Cora: Calmati tesoro. Stai semplicemente andando a trovare un' amica in ospedale. Puoi andare anche vestita così- mi rassicura, tenendomi le mani tra le sue per calmarmi.
Cora: E comunque JJ era molto preoccupato per te, perché non gli hai detto nulla?-
Charlotte: Ero nervosa, ma non posso parlarne ora, devo andare. A dopo, ti voglio bene- le lascio un bacio sulla guancia uscendo alla velocità dei fulmini dalla mia stanza.

Ho solo il tempo per lavarmi la faccia e struccarmi. Mi faccio una coda molto velocemente ed esco.
JJ: Dove vai?-
Charlotte: Non sono fatti tuoi- dico afferrando il cellulare prima di uscire.
JJ: Vengo anch'io- prende il suo solito cappello da sbruffone con la visiera, e lo posizione al contrario.
Charlotte: Te lo puoi scordare!- lo spintono.
JJ: Charli, ti ho detto che vengo anch'io. Non era una richiesta- si avvicina a me, costringendomi ad indietreggiare.
Chiudo gli occhi stretti, per la paura.
Si, ho paura che lui possa farmi del male. Ormai nemmeno lo conosco più, non so chi minimamente chi sia diventato in questi anni... so solo che frequenta brutte compagnie e brutti giri ultimamente. Quindi non mi fido per niente.

Se ne accorge ed indietreggia, uscendo dalla porta

Charlotte: Purtroppo dovremo portarci anche lui- indico da dietro mio fratello a Martyna, che è seduta tutta tranquilla sul suo range rover da miliardi di dollari.
Lei annuisce e ci invita ad entrare.

Il viaggio trascorre in tranquillo e rigoroso silenzio, col solo rumore delle rondini che migrano in sottofondo.
JJ: Quindi? Che le è successo?- domanda in modo irritante, come al suo solito, rompendo il silenzio.
Charlotte: JJ riesci a stare zitto per almeno cinque minuti?- dico senza nemmeno girarmi per guardalo.
JJ: Madison è quella che veniva sempre qui vero? Quella che ha una cotta per me-
Martyna annuisce.
Cosa? Quindi anche lui lo sapeva? Tutto il mondo sapeva della crush della mia migliore amica tranne me.

Martyna: Siamo arrivati-
Osservo l'intero edificio da cima a fondo in lontananza, e una lacrima mi riga il volto.
È un'edificio molto ampio, grande almeno quanto una villa. È spoglio all'esterno, dipinto con un solo colore in varia nuances: il grigio (ormai scolorito e invecchiato dal tempo).
Il pensiero di Madison in quell'orrendo e triste ospedale mi distrugge.

JJ: Tutto ok?- si avvicina.
Charlotte: Si- lo liquido velocemente, andando avanti.
Arriviamo in una grande sala d'attesa dove troviamo due infermiere.
Martyna: Stiamo cercando Madison Stone, siamo dei suoi amici. Sa in che stanza si trova?- domanda poggiando le chiavi della macchina nella scrivania della reception
Infermiera X: Si, stanza 204 terzo piano, tutto dritto e poi due volte a destra. Le visite iniziano tra 10 minuti. Potete attendere qui- ci fa un sorriso falso e ritorna a smanettare sul suo computer.

Continuo a girarmi intorno e a notare come tutto sia così spento, non c'è nemmeno una cosa che riconduca ai colori o all'allegria.
Le infermiere sono stanche e segnate del loro lavoro, i pazienti sono tutti sofferenti e in punto di morte. È tutto cosi fottutamente triste.

All'interno l'ospedale non è molto diverso da come appare fuori. Segni di muffa e crepe ai muri gli danno un aspetto ancora più segnato dagli anni. Sembra che possa crollare da un momento all'altro.

JJ: Vado a prendere uno snack al distributore, voi volete qualcosa?- domanda, spezzando il silenzio inquietante che si è creato.
Io sono seduta alla destra di JJ, mentre lui sta al centro e alla sua sinistra c'è Martyna.
Martyna: Si, prendimi un caffè lungo, grazie- gli porge alcune monete e poi lui punta il suo sguardo su di me.
Io scuoto il capo e lui si allontana.

Martyna: Che ti prende?- si avvicina alla mia sedia.
Charlotte: No Martyna, che cazzo prende a te. La nostra migliore amica è in condizioni gravi, ha avuto un fottutissimo incidente e sembra che a nessuno di voi importi un cazzo!- urlo, attirando tutta l'attenzione su di me. Persino le infermiere si girano per controllare chi è la o il pazzo che urla alle 9 del mattino.

Martyna fa un segno con la mano al nostro pubblico per fare capire che non sono pazza ma semplicemente in preda ad una crisi di nervi del tutto normale.

Martyna: Anch'io sono preoccupata Charli, ma Mads sta bene, è solo ferita, non sta mica morendo. Sei sicura che sia solo questo che ti preoccupa?-
Charlotte: No hai ragione, non è solo questo. È anche il fatto che tutti e dico tutti nella nostra città sanno che lei ha una cotta per quel coglione di JJ ed io invece sono l'unica che non l'ha mai capito, e sono la sua migliore amica. Capisci ciò che intendo? Sto...sto così male per non averla capita in tutti questi anni.. Io-
Martyna: È tutto ok- mi abbraccia, calmandomi, mentre asciuga le lacrime che sgorgano dal mio viso col pollice.
JJ: Tieni- porge il caffè a Martyna, interrompendoci
Lei lo ringrazia e lui ritorna al suo posto.
JJ: Tieni anche a te- allunga una mano verso di me mostrandomi una barretta della barretta di cioccolato milka che da piccola amavo.
Charlotte: Non la voglio. Non ho fame-
Orgogliosa del cazzo che sono... prendi quella barretta!
Non è vero, la voglio tantissimo, la desidero, ho proprio bisogno di zuccheri nel mio corpo. Non ho mangiato nulla oggi ed è anche un gesto molto carino da parte sua ma nonostante ciò, devo continuare a mantenere il mio profilo da stronza patologica.

Una campanella suona per indicare l'inizio delle visite e tutti e tre ci alziamo di scatto.
Chiediamo il consenso all'infermiera e ci dirigiamo verso gli ascensori.
Martyna: Io prendo le scale, sono claustrofobia, come già sai-

Bugiarda, non è davvero claustrofobica, lo fa solo per lasciare soli me e mio fratello, per poter chiarire.

Le lancio un'occhiata fulminea e poi l'ascensore si richiude con me e JJ dentro.
Lui continua a sgranocchiare le patatine che ha preso precedentemente.
Charlotte: Potresti mangiare in silenzio?-
JJ: Oh Charli, ma che cazzo ti prende? Che hai oggi, ti è venuto il ciclo? Non posso respirare perché se no t'incazzi, ti ho offerto il tuo snack preferito e non lo vuoi, vengo insieme a te in questo stupido ospedale, nonostante avessi altri piani con i miei amici, solo per farti compagnia perché so che per te è un momento delicato e difficile, e mi tratti di merda. Sai che c'è? Vaffanculo- dice tutto d'un fiato, uscendo per primo dall ascensore che si era già aperto da un bel po', senza che io ci avessi fatto caso.
Charlotte: E ora dove vai?-
JJ: Dai miei amici- esce, lasciandomi completamente sola.
Mi sa che me lo sono meritata...
Forse sono stata un po' troppo stronza ma chi sene frega, posso benissimo fare a meno del mio fratellastro insopportabile.

Corro verso la camera di Mads, dove incontro Martyna.
Martyna: Com'è andata?- domanda curiosa.
Charlotte: Prima cosa, non lo fare mai più. E seconda cosa, abbiamo litigato ed è andato via-
Martyna: Uff perché si comporta in maniera così infantile?- sbuffa ruotando gli occhi verso il soffitto.
Charlotte: Mi ha detto che era venuto qui solo per me e io non gli ho sapute dire niente...- mi guardo la punta delle scarpe.
Martyna: Come al solito. Vabbè dai, parleremo di questo dopo. Pronta ad entrare?- indica la porta della stanza della nostra amica.
Charlotte: Più che pronta- affermo, stringendo le mani in due pugni, spaventata di ciò che mi si potrebbe palesare davanti.

Don't you know that you're toxic? | JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora