Spaventate, ci lanciamo uno sguardo complice ed optiamo per controllare quello che stava accadendo.
Apriamo leggermente la porta e troviamo J con le nocche insanguinate e il barista pieno di sangue in volto, steso a terra sotto di lui.
JJ: Sei un vigliacco, una nullità, un idiota.- gli sputa in faccia.
Io e Madison interveniamo subito staccandolo dal ragazzo.
Charlotte: J che cazzo fai, fermo!- lo trascino verso di me.
Solo dopo aver sentito la mia pelle sfiorare la sua, sembra riprendersi.Mi guarda negli occhi con un'espressione indecifrabile. Un misto tra tristezza e delusione, come se si sentisse in qualche modo in colpa per ciò che quel viscido stava per farmi.
Charlotte: J.- gli prendo il viso tra le mani -sto bene.- lo rassicuro.
Lui continua a guardarmi senza parlare. Alterna da un occhio all'altro, senza mai smettere.
Quell'azzurro mare che sempre vedo nei suoi occhi, adesso si sta trasformando in tempesta.
Il cielo delle sue iridi inizia ad inumidirsi e io mi allontano, come se volessi lasciargli spazio, come se mi sentissi in colpa a mia volta per averlo... ridotto così.Madison: Ragazzi state bene?- domanda, non appena ritorna dalla cucina dov'era andata per prendere del ghiaccio da dare a Jake.
JJ: Madison, mandalo via e lasciaci soli, per favore.- finalmente parla, facendo rabbrividire sul posto sia me che Mads per la tanta rabbia che trapela dalla sua voce.Mads non se lo fa ripetere due volte e con entrambe le braccia solleva il barista e lo porta fuori dalla stanza.
Il rumore della porta che si richiude, mi fa sobbalzare.
Tra me e J si instaura un imbarazzante silenzio, che interrompo sedendomi cautamente sul letto.
JJ: Perché?- domanda ad un tratto.
Charlotte: Perché cosa?-
JJ: Perché eri qui?-
Charlotte: Volevo fare un giro.-
JJ: Volevi fare un giro...- ripete, scandendo le parole una ad una -un giro nella zona dove chiunque sia un essere vivente fa sesso col primo che capita?-
Charlotte: J, non lo sapevo prima di entrarci.-
JJ: Non...Non chiamarmi J.-
Charlotte: Che ti prende?- sbotto alzandomi in piedi -perché ce l'hai con me adesso?-
JJ: Perché...- si contrae in se stesso -perché se dovesse succederti qualcosa in mia presenza io non me lo perdonerei mai. Mai, Charlotte.-Sentirgli dire il mio nome in questo momento fa tutto un altro effetto.
Charlotte: JJ non è stata colpa mia... io-
JJ: Certo che no, non sto incolpando te, non potrei mai.- si avvicina e mi sistema delicatamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio -ma tu devi capire che... sei troppo bella per questo posto, qui ci viene gente di merda e con tanti soldi, soldi che noi vogliamo guadagnare, e si, puoi sgridarmi dicendomi che sono soldi facili, che non so cos'è la fatica del lavoro e tutte queste balle ma, non devi mai più allontanarti da me.-
Mi guarda intensamente negli occhi mentre mi accarezza una guancia.
Charlotte: Sei stato tu ad andartene.- ripenso a quando ha chiesto a Madison di allontanarsi insieme.
JJ: Hai ragione, ero ubriaco e avevo bisogno di sfogarmi essendo che tu...- mi studia, indeciso se continuare a parlare o meno.
Charlotte: Io cosa?-
JJ: Tu sei bellissima, ma sei mia sorella.-
Charlotte: Sorellastra.- correggo
JJ: Appunto.-Mi aggancio ancora una volta alle sue iridi che hanno il colore dell'oceano e ci vedo solo tanta verità e tanto amore dentro.
JJ: Charlotte non avrei mai voluto essere il tuo fratellastro.-
Dovrei sentirmi offesa? O è un complimento?
Charlotte: Perché dici questo?- domando in procinto alle lacrime.
JJ: Perché ho tanta voglia di baciarti in questo momento e di dirti quanto tu sia importante per me e quanto odio vederti soffrire. Vorrei stare abbracciato con te sul letto e coccolarti, dicendoti che andrà tutto bene perché con me al tuo fianco non dovrai mai più temere nulla.-La sua rivelazione mi lascia a bocca aperta.
JJ, il mio fratellastro che ha più orgoglio che acqua in corpo, sta confessando i suoi sentimenti.. a me?
Sto sognando o tutto questo sta davvero accadendo?
Non è vero, non può essere così. Non può pensare di voler baciare... sua sorella. Sorellastra.
Giusto..?
Ma allora.. allora perché sento quest'istinto irrefrenabile anch'io?Senza pensarci troppo, allungo le mani dietro al suo collo e lo bacio.
Lui mi cinge i fianchi e schiude le labbra per far intrecciare le nostre lingue.
È un bacio casto, gentile.
Senza nemmeno farci caso mi sposta sul letto e le sue mani cominciano a percorrere il mio corpo senza esitazione, vogliose di stringermi.
JJ: Sei bellissima.- dice ancora sulle mie labbra.
Arrossisco, senza capirci più niente.Cosa stiamo facendo?
Sta per alzarmi il vestito ma lo fermo.
Charlotte: J, è sbagliato.- dico tutto d'un tratto, come se mi fossi svegliata d'improvviso da un incantesimo
JJ: Non ci credo.- si alza bruscamente -mi hai baciato. Tu Charlotte, mi hai baciato. E ora vieni a farmi la morale dicendo che tutto questo è sbagliato, che noi, siamo sbagliati. Ma perché dovremmo esserlo?-
Charlotte: Io... io non ci sto capendo più niente. E i nostri genitori e...-
JJ: Charli, guardami.- si avvicina prendendo il mio viso tra le sue mani -ti sembra che a me non preoccupi tutto ciò? Ma riusciremo a risolverlo insieme quando ce ne sarà l'occasione. Penseremo insieme ad una soluzione.-È il mio fratellastro.
E io sono fidanzata, e anche lui ci prova con altre
ragazze.Charlotte: JJ che cazzo stiamo facendo?- mi stacco da lui alzandomi di botto e mettendo un po' di distanza fra di noi -tu ci provi con Mads e io sto insieme ad Ash, perché fai questo?-
Lui mi guarda senza capire, poi d'un tratto sbuffa divertito ma triste al tempo stesso.
JJ: È inutile, ci ho perso le speranze. Dici sempre che siamo noi ragazzi a non capirvi ma adesso sei tu quella che non capisce un cazzo. Vai a fanculo- mi liquida, sbattendo la porta e lasciandomi da sola in quella stanza.La stessa stanza dove un uomo stava per stuprarmi e allo stesso tempo ho baciato il mio fratellastro, ma ci rendiamo conto? Non riesco a capire, come... come è potuto accadere? Come ho lasciato che accadesse?
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Don't you know that you're toxic? | JJ Maybank
DragosteCharlotte, una ragazza bionda con occhi chiari come le onde del mare, ha solo 10 anni quando i suoi genitori decidono di divorziare. Sconvolta dalla notizia, decide di rinchiudersi in casa senza uscire per un' anno intero. Il padre era un'alcolizza...