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JJ: Mi fai almeno mettere la musica che preferisco?- domanda ormai frustrato
Charlotte: No- rispondo secca.

Tutto il resto del viaggio continua in silenzio, mentre lui mette su un finto e patetico broncio per farmi cambiare idea.

JJ: Perché ce l'hai con me?-
Charlotte: Davvero me lo chiedi?- faccio una risatina ironica
JJ: Si davvero-
Charlotte: Sei diventato la mia ombra. Vuoi sempre stare con me forse per tenermi d'occhio non lo so. Ti incazzi se esco con Asher però tu nello stesso tempo ti fai Mads. Non ti riesco a decifrare e questo tuo atteggiamento e mi dai sui nervi- sputo tutto d'un tratto, decisa a fargli la ramanzina.
Mi sono stancata del suo carattere bipolare e lunatico. Se vuole essermi amico, bene. Ma se così non fosse allora bisogna mettere le carte in tavola sin da subito.

JJ: Mh quindi ti faccio uscire pazza in poche parole- ribatte ridacchiando e prendendosi gioco di me.
Ci risiamo, il solito stronzo sbruffone.
Non si può mai intrattenere un discorso serio con lui.
Charlotte: Lascia stare- sbuffo seccata- siamo arrivati- coglione.
Lo vedo aprire lo sportello e uscire dalla macchina tutto fiero, prendendo una grande boccata d'aria come se avesse faticato chissà quanto.

JJ: Quindi? Dov'è la tua amichetta?- domanda molleggiandosi sui talloni per l'impazienza.
Charlotte: Sarà qui a momenti, andiamo a prendere posto nel frattempo-

Prendiamo posto ad un tavolo per 4 e ci sediamo l'uno di fronte all'altra.
JJ: Possiamo ordinare? Ho fame-
Charlotte: Dobbiamo prima aspettare Mads- gli ricordo
Mi guarda di sbieco e sbuffa silenziosamente.
Dopo poco, uno dei camerieri si avvicina a noi per prendere l'ordinazione.

JJ: Un cornetto alla crema di pistacchio e un cappuccino. Oh e anche uno di quei famosi bignè al cioccolato. E se c'è anche una limonata, grazie- sorride cordialmente come se fosse un bambino a cui hanno appena comprato il giocattolo nuovo.
Io opto per un the verde accompagnato da un cornetto vuoto, e Madison mi messaggia dicendomi di star arrivando e di ordinarle una pizza.
Una pizza a colazione.
Come fa a mangiare salato per colazione? Cioè, c'è davvero gente che non mangia solo dolce la mattina? E come fa a ricaricarsi di zuccheri per prepararsi ad una giornata intera? Non riuscirò mai a capirlo.

JJ: Jimmy puoi andare- dice riferendosi al cameriere
Io cerco di trattenere una risata mentre i due si contendono uno sguardo di sfida dovuto a non so cosa.
Charlotte: Proprio non ci riesci vero?- mimo una risata
JJ: A fare?- domanda con fare innocente
Charlotte: A non fare battute quando un ragazzo mi si avvicina anche di poco-
JJ: Che ci vuoi fare, è il fratello maggiore che è in me che si comporta così- fa spallucce
Devo ammettere che sentirlo definirsi mio fratello mi ha pervasa di brividi.
È bello sentirgli dire, nonostante il suo cieco orgoglio, ogni tanto, che si definisce come un fratello per me. Anche se ci scanniamo sempre come animali, ma fratellanza significa anche questo, giusto?

A interrompere il mio infinito monologo sul mio rapporto con JJ, è l'entrata di Madison, che si presenta in tinta con un decorato a tema floreale e quel suo semplice trucco leggero che la fa sembrare una vera principessa, se non madre natura in persona.
Ha anche i due ciuffetti davanti ai capelli, più chiari, non che lei sia scura, ma ha schiarito i capelli ancora di più fino ad arrivare al biondo.

Charlotte: Ommioddio Mads, hai fatto lo schiarimento alle due ciocche davanti? Stai da dio!- corro ad abbracciarla
Stare tra le sue braccia mi fa sentire sempre così confortata e a casa.
Il suo calore è una fortezza per me.
Madison: Sono così contenta che ti piaccia- ricambia l'abbraccio stringendolo ancora più forte- da quanto tempo non ti abbracciavo così!- mi lascia un bacio sulla guancia prima di andare a salutare JJ con un bacio confidenziale sulla guancia.
JJ: Si Madison, stai davvero bene-
La vedo arrossire lievemente, cosa che solo io potrei notare conoscendola bene, essendo che ha il blush che funge da copertura perfetta per quando è in imbarazzo.
Madison: Avete già ordinato? Mi dispiace così tanto per il ritardo-
Charlotte: Si abbiamo ordinato, ma non preoccuparti. Siamo qui da solo cinque minuti. Sta tranquilla- le sorrido per sollevarla e ci riesco, portando questa vittoria a segno.

Alla fine ordiniamo anche per lei, che come sempre opta per un cornetto senza glutine e un té verde.
Charlotte: Non hai perso l'abitudine vedo- ridacchio sotto al suo sguardo interrogativo- di prendere il té, intendo-
Adesso sta ridendo anche lei
Madison: Mai, sarà sempre il mio leale compagno-

Ci perdiamo tra vari discorsi riguardanti la nostra scuola tra una risata e l'altra.
Quest'anno io e Madison saremo all'ultimo anno di liceo, mentre JJ, beh lui non va a scuola da due anni ormai.
Ci confrontiamo riguardo alle università che vorremo scegliere in futuro, e un po' mi imbarazza dirlo, lo ammetto, ma non so ancora cosa voglio fare da grande. Ho tante passioni e ambizioni, ma nulla di concreto.
Vorrei diventare una designer o una pittrice, ma mi piace anche il mondo dello spettacolo. Mi affascina anche la cultura latina e greca e anche le lingue straniere del mondo.
Non ho un punto di riferimento, un pilastro.
Ho tante varie opzioni, tutte fattibili col giusto impegno, ma niente che riesco ad immaginare di fare in un futuro approssimativo.
È così straziante che a volte mi sento impotente e di poca importanza. La società non ha bisogno di una ragazzina che alla mia età ancora non sa che cosa fare del suo futuro. Anche se effettivamente, la società è proprio quella che ti impone delle scelte irremovibili dalla quale non puoi andare indietro. Se non fai nulla, non lavori e non sei ricco, sei una nullità, la feccia della società e prima o poi finirai per strada a elemosinare carità.
Mentre se ti ammazzi di studio, lavori e sei ricco, sei l'orgoglio dei tuoi, del tuo paese di provenienza e persino del mondo, per il tuo enorme intelletto.
Ma perché ci classificano in base ai soldi e agli studi?
Posso essere anche una ragazza intelligente e troppo impegnata per studiare. O posso essere semplicemente presa da altri miei hobby ai quali do la precedenza dalla scuola.
Non per forza sei un'idiota, se non studi e ti concentri su altro. Ma la società, non la penserà mai così.

Madison: Tu hai già deciso?-
Charlotte: No, sai come la penso-
Mima un "già" con il capo.
JJ: Tu cosa farai invece? Andrai all'università?-
A Mads si illuminano immediatamente gli occhi.
Madison: Senza alcun dubbio. Studierò per medicina e giurisprudenza contemporaneamente o in tempi diversi ancora non lo so, però di sicuro le studierò entrambe. Voglio specializzarmi in pediatra o chirurga, ancora non sono sicura quale strada sia migliore per me- Termina, con la convinzione di chi sa che conquisterà il mondo con un solo schiocco di dita.
Lei, a differenza mia, come avete potuto notare, è molto decisa su ciò che vuole fare.
Devo ammettere che un po' questa cosa mi fa soffrire, ma so che un giorno, anche se lontano, anch'io troverò la mia strada.
D'altronde, ho ancora un anno di liceo, seppure l'ultimo, no?
Madison: JJ, tu non vai all'università?-
Scoppio in una risata rumorosa e a tratti fastidiosa
Charlotte: Pfff, ma figurati!- continuo a ridere- JJ e università nella stessa frase?-
JJ: Ti fa ridere vero?- mi guarda storto, cogliendo però l'ironia e l'assoluta innocenza del mio gesto.
Charlotte: Parecchio-
JJ: Comunque no Maddy, non vado all'università, però ho da poco iniziato un'attività con i miei amici che a breve si espanderà sempre di più, stanne certa-
Madison: Wow, sembra fantastico. E in cosa consiste?- le si illuminano gli occhi ogni volta che lui le rivolge la parola.
JJ: Beh noi, ecco, vediamo cose-
Madison: Cose?-
JJ: Si, cose di vario tipo. Vieni a trovarci se ti va. Dobbiamo ancora inaugurare il negozio e lo faremo questo lunedì, quindi, quale occasione migliore per fare acquisti da noi, se non la giornata dell'inaugurazione aka giornata degli sconti?- ride, continuando a rimanere serio
Madison: Mhhh- fa finta di pensarci un po' su, ma so già che ogni parte del suo cervello sta urlando "SI SI E SI".- Va bene, ci sarò. Sarò accompagnata da mio fratello e ovviamente dalla mia migliore amica- mi da una gomitata amichevole.
Cosa? No, se lo può scordare che io l'accompagni in quel manicomio pieno di zoticoni.
Lei legge dal mio volto la mai espressione contrariata
Madison: Ti prego, non lasciarmi sola in mezzo a tutti quei ragazzi- mette le mani in segno di preghiera
Nonostante odi l'ambiente, e l'idea di quell'inaugurazione, non posso abbandonare Madison quanto più ha bisogno di me, che amica sarei se no?
Charlotte: Pff e va bene- sbuffo, rassegnata.
Sento già che qualcosa andrà storto, me lo sento proprio sulla punta delle ossa. È un'orrenda sensazione.

Don't you know that you're toxic? | JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora