01|| QUANDO CI SIAMO CONOSCIUTI

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Era una giornata importante, mio fratello compiva gli anni e aveva pensato a una festa in grande, potevo finalmente conoscere i compagni con cui condivideva le gioie e i dolori, anche avendoli visti giocare mio fratello non me li aveva ancora fatti conoscere veramente, perché non lo riteneva importante o per qualsiasi altra motivazione da fratello

Nota: forse perché voleva evitarmi qualche dolore

Ma torniamo alla storia, sapendo già come va a finire sicuramente non accrescerò la vostra curiosità ma quella che vi ho raccontato come inizio della storia ma in realtà fine di essa, potrebbe essere l'inizio della fine, OK STO FACENDO SOLO CONFUSIONE.

Dov'ero? Ah già, era il 20 febbraio di 3 anni fa e fu lì, a quella festa, che incontrai proprio Joaquin, lo ricordo come se fosse successo solo pochi giorni fa, se è stato un incontro romantico? Lascerò commentare voi.

<< Anche tu sola? >> mi si avvicinò un ragazzo  alto, bello, più giovane di mio fratello << Come scusa? >> gli dissi voltandomi nella sua direzione << Nessun accompagnatore? >> formulò meglio la domanda << Ah, nessuno e deduco dall'espressione precedente che nemmeno tu ne abbia una >> non mi rapportavo mai con così tanta sicurezza con qualcuno << Joaquin >> si presentò porgendomi la mano << Sofia, sono >> stavo per continuare la frase quando qualcuno lo fece al posto mio << È mia sorella, questa è la prima e l'ultima volta che la vedrai quindi non affannarti a piacerle >> non avevo mai visto mio fratello geloso << Scherza >> dissi a Joaquin facendo una risata nervosa << Stai scherzando, vero? >> questa volta mi rivolsi a Ciro << Certo, oggi si pensa solo a divertirsi. Divertitevi >> ci lasciò di nuovo da soli << Quindi è tuo fratello. Ma certo, la famosa Sofia, devo averti vista agli allenamenti, strano che non ti abbia riconosciuto subito >> mi aveva davvero notato agli allenamenti? << Parla molto di me mio fratello? >> gli domandai mandando giù un sorso di champagne << Abbastanza da sapere che avete un magnifico rapporto >> era la verità << La famiglia conta molto per noi, è tutto ciò che abbiamo >> era piacevole parlare con lui << Anche per me lo è molto, la mia è più numerosa ma meravigliosa quanto la tua, spero >> mi aveva fatto un semicomplimento? << Joaquin Correa, giusto? >> era arrivato da poco alla Lazio, parlava bene l'italiano anche se si sentiva il suo accento argentino << È esatto >> rispose sicuro di sé << È stato davvero un piacere conoscerti >> dissi sinceramente << Ci vediamo in giro >> mi congedai << Aspetta Sofia, ti va di ballare? >> certo che mi andava << Ci stai provando con me Joaquin? >> ( al giorno d'oggi mi pento di averlo detto, non è necessario dare voce ai pensieri a volte ) << Sto solo invitando una bella ragazza conosciuta da poco a divertirsi in pista. Ok detto così lo sembra ma è una proposta amichevole, soltanto questo >> ( una proposta amichevole, eh Joaquin? Era meglio se rimaneva tale. Ok, quello che vi ho detto all'inizio non è vero, a volte mi pento di come si sia evoluta la situazione ma soltanto a volte, va bene lo penso spesso. Non so proprio mentire ). << Ok adesso mi sento in imbarazzo >> detto questo andammo a ballare << Adesso posso dirtelo, non riesco a prenderti seriamente con quel cappello in testa >> dissi tra un passo e l'altro << Mi sta male? >> disse aggiustandoselo << No no, ti sta bene ma vorrei vedere tutto Joaquin >> ( suonava davvero male quello che avevo detto ) << Vorresti conoscermi meglio? >> mi domandò togliendosi il cappello << Si, mi piacerebbe >> risposi sincera << Sai, anche a me piacerebbe molto >> abbassò il tono della voce e si avvicinò << Sempre che tuo fratello lo permetta >> mi fece l'occhiolino << Non preoccuparti, stava scherzando prima >>.
Ci allontanammo dalla pista da ballo e uscimmo in giardino, in modo da parlare tranquillamente, si sdraiò a terra, io mi misi seduta accanto a lui, era completamente rapito dalle stelle << Le sai leggere? >> gli domandai << Che? >> finalmente mi guardò << Le stelle >> sorrise << Allora, che dicono? >> presi quel sorriso come un sì << Dicono che oggi conoscerai un ragazzo >> mi guardò << Si proprio un ragazzo >> gli sorrisi << Come? Come lo conoscerò? >> gli chiesi curiosa << Guardando le stelle >> scoppiai a ridere << Ok, adesso ci stai davvero provando >> iniziò a ridere anche lui << Va bene, non ti posso certo negare che sei davvero una bella ragazza >> il mio viso iniziò ad arrossire << Anche tu, intendo insomma  sei un bel ragazzo >> mi era davvero uscito difficile pronunciare quelle parole anche se fosse il mio pensiero reale << Torniamo alle stelle >> mi disse notando il mio imbarazzo << Perché dicono altro? >> tornai a scherzare << Lascia fare. Allora allora dicono che devi lasciarti invitare domani sera a cena da questo ragazzo per conoscerlo meglio >> mi piaceva il suo modo di fare, mi guardò ansioso di una risposta << Va bene >> risposi velocemente << Se è questo che dicono le stelle accontentiamole >> continuammo a guardarci << Bene allora a domani >> si alzò e si incamminò per tornare alla festa, lo seguii con lo sguardo << Non ti ho dato il mio numero come farai a dirmi quando e dove? >> non ebbi risposta, mi autoconvinsi che quell' "appuntamento" non ci sarebbe mai stato. Mi sdraiai sull'erba con un sorriso in faccia, chi era davvero Joaquin Correa? L'avrei scoperto soltanto in seguito

Sofia

JOAQUIN CORREA|| E NOI?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora