<< Sai, forse avevi ragione, non conosco molto bene Milano e non saprei neppure da dove iniziare ma c'è un posto che vorrei farti vedere, la prima volta che ci sono stato ho subito pensato a te e ho sentito anche se solo per qualche istante la tua presenza, così quando sentivo la tua mancanza o avevo l'irrefrenabile voglia di chiamarti o di scriverti venivo qui e sentivo di stare meglio >> indicò con il braccio il luogo di cui stava parlando << Venivo ogni volta che avessi del tempo libero perché quando non avevo nulla da fare il mio pensiero ricadeva esclusivamente su di te, non c'era nulla che potesse distrarmi e il dolore che provavo era talmente pesante che non potevo sorreggerlo da solo ma quella panchina, l'erba, i fiori, gli alberi, le lucine, le case attorno mi facevano sentire meno solo e in un certo senso mi consolavano e mi ridonavano la speranza che un giorno sarei stato lì su quella stessa panchina seduto con te >> rimasi stupita dalle sue parole, non credevo che avesse trascorso momenti del genere a causa della nostra rottura, in quei giorni in cui non facevo altro che piangere avevo immaginato che negli stessi momenti lui sorridesse come se nulla fosse e si divertisse dimenticandosi completamente di me, non avevo nemmeno per un attimo pensato quanto avesse potuto soffrire << Beh, adesso siamo qui >> dissi sorridendogli << In fondo questa panchina, l'erba, i fiori, gli alberi, le lucine, le case attorno avevano ragione >> continuai indicando i vari elementi elencati da lui in precedenza << Siamo a Milano e tu dove mi porti? Nell'unico posto che è presente in almeno ogni città >> constatai guardandomi intorno << Qui è diverso. Questo è speciale, questo è il nostro posto e lo so dalla prima volta che c'ho messo piede, è vero, è presente in ogni città ma questo è diverso, ah non so come spiegartelo >> si portò una mano sulla testa pensando << Ho capito benissimo Jo >> ci scambiammo un sorriso.
<< Allora >> sussurrò sedendosi sull'erba, mi sedetti accanto a lui osservandolo << Senti Sofia, ci ho pensato a lungo e so per certo che voglio continuare ad amarti, non voglio reprimere mai più i miei sentimenti per te e se neanche il tempo e la situazione sono riusciti ad affievolirli beh allora nemmeno la peggiore delle circostanze potrà farlo, anche se mi allontanerai io sarò sempre lì per te, non ti lascerò scappare, non più, anche se sbaglierai io cercherò sempre di trovare dentro di me l'amore che ho sempre provato per te e ti perdonerò, so che voglio darti quell'anello, magari non adesso, anche fra qualche anno, ma sono sicuro che non riuscirei a fare quella proposta a nessun'altra non da quando sei entrata tu nella mia vita, vedi di non uscirne più perché altrimenti mi mancheresti da stare male e io non voglio stare male, non voglio perderti, non adesso che so tutto questo, non adesso che abbiamo fatto l'amore per la prima volta, non adesso che sembra che ci siamo ritrovati. Quindi non ti chiedo di tornare insieme a me, non ti chiedo di riprendere il rapporto che avevamo, non ti chiedo nemmeno di dimenticare quei bei momenti che abbiamo passato, ti chiedo di imparare nuovamente a conoscerci, tu il Joaquin di Milano e io la Sofia della casa nuova a Roma >> si girò finalmente verso di me << Sempre se ti va, eh >> si assicurò, io gli strinsi semplicemente la mano puntando il mio sguardo nei suoi occhi << Joaquin devo dirti una cosa >> lasciai la sua mano, girandomi completamente verso di lui << Dimmi >> distese le gambe e andò col busto verso l'erba trattenendosi sui gomiti << Non devo realmente partire stasera, era solo un'inutile scusa, non so nemmeno io perché l'ho detto >> confessai riportando i miei occhi su di lui soltanto dopo aver finito << Lo sapevo già, so ancora riconoscere una tua bugia da una tua verità, fai la solita espressione >> scossi il capo contrariata << Non è vero >> mi opposi << Ecco l'hai appena fatta >> disse ridacchiando e riportando il busto in posizione eretta, ritrovandosi soltanto a pochi centimetri dal mio viso << Sofia >> sussurrò spostando velocemente il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra << Posso baciarti? >> mi domandò subito dopo << Joaquin un passo alla volta, come hai aspettato tre anni fa farai adesso, aspetteremo il momento adatto >> pronunciai reprimendo la voglia che avessi di baciarlo << Tre anni fa stavo impazzendo dalla voglia che avessi di farlo >> insistette mantenendo la vicinanza << Davvero? >> lo provocai << Mi stavi davvero facendo uscire pazzo >> sentii il suo respiro farsi sempre più vicino << Non molli mai, eh?! >> mi rispose semplicemente con un leggero sguardo, un attimo dopo le sue labbra erano sulle mie. Ci staccammo lentamente sdraiandoci sull'erba e appoggiando le nostre fronti una sull'altra << Ripartiamo da qui, da questo momento magico, da questo nuovo nostro posto, da questo cambiamento >>
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JOAQUIN CORREA|| E NOI?
RomanceUna storia che inizia dalla fine ma che forse una fine non lo ha. Una storia d'amore complicata é quella tra Joaquin e Sofia, messa da parte a causa delle decisioni prese. Si può cadere così in fondo spingendosi da soli? Può la felicità svanire in u...