05||PARTIRÒ DA ZERO

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Ero ormai stesa a letto da un bel po', dopo averlo lasciato lì senza nessuna parola aggiunta sul balcone, e nella mia testa girava e rigirava una sola scena.

<< Sarebbe giusto dirti quel che sento
Gridarti in faccia che non ti sopporto
Perché hai tradito, senza alcun rispetto
Mille promesse e io non me ne scordo >>

Sentii la chiave inserirsi nella serratura e poi la porta aprirsi, non mi mossi dal divano su cui ero sdraiata, non saltai di gioia sentendo quei passi. << Amore, sono tornato >> sentii pronunciare dalla stanza accanto << Amore >> mi richiamò un'altra volta non ricevendo risposta. << Perché non rispondevi? >> mi domandò non appena arrivò davanti al divano che occupavo << Non ho sentito >> mentii, lo vidi sciogliersi e riservarmi quel suo solito sorriso << Va bene >>. Si avvicinò a me e mi sfiorò delicatamente le labbra, sapevo che dovevo allontanarmi, scansarmi da quel contatto ma non riuscivo a muovermi, non riuscivo a muovere un muscolo. Si tolse il cappotto, lo appese all'attaccapanni e tornò da me. Mi si sdraiò accanto osservandomi, io sprofondai la testa nel cuscino non riuscendo a guardalo << Tutto bene, Sofia? >> mi domandò preoccupato accarezzandomi delicatamente i capelli << Quando contavi di dirmelo? >> sbottai piuttosto infastidita continuando a non guardarlo << Cosa? >> rispose con dolcezza tenendo ancora quel contatto con me. Mi alzai in uno scatto mettendomi seduta << Dirmi che domani partirai per Milano >> esplicitai, questa volta guardandolo negli occhi, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire da un momento all'altro. Anche lui si mise seduto, quasi sbigottito dalla notizia << Te l'avrei detto >> riuscì a dire << Quando? >> chiesi con calma << Stasera >> uno sbuffo fuoriuscì dalla mia bocca lasciando trapelare la mia fatica nell'intrattenere questa conversazione. Lui fissava il pavimento, io lui << Sai che c'è? Non ho neanche voglia di sapere perchè tu non me l'abbia detto, sono stanca, sono davvero stanca. Sono stanca di te e del tuo comportamento, sono stanca di noi >> le parole uscirono inconsapevolmente dalla mia bocca, non volevo dire quello ma l'orgoglio mi impedì di tornare indietro << Stanca >> ripeté a se stesso << Mi vuoi spiegare di cosa? Non ti ho mai trattato di merd@ come stai facendo tu adesso >> mi colpì con il suo sguardo spigoloso. << Io si, io sono stanco >> riprese dopo un breve silenzio << Sono stanco di convincermi di fare sempre uno sbaglio perchè me ne hai convinto tu, sono stanco di non poter prendere le mie decisioni da me ma no, non sono stanco di noi, non potrei mai esserlo >> per la prima volta sentii il suo tono di voce incrinarsi << Sai che non intendevo dire quello >> provai a spiegarmi << Non volevo >> venni sovrastata dal suo tono di voce << Ma lo hai fatto >> mi disse continuando a guardarmi negli occhi << Io... >> cercò di dire << Credimi se ti dico che non ti ho estromesso da niente >> formulò meglio << Eppure mi hai tirato fuori dalla tua vita. Tu domani partirai per Milano, e io? Io non rientro nei tuoi piani? Hai deciso di tirarmi fuori dalla valigia? >> gli sbattei contro il petto le mani, mi fermò afferrandomi i polsi << Basta per favore >> mi supplicò, lo abbracciai, mi lasciai andare, non era fatto per noi litigare. Mi strinse più forte a sè avvicinandomi a lui, le lacrime scesero da sole, la consapevolezza che tutto quello che avevamo condiviso in quei tre anni il giorno dopo sarebbe scomparso come un nulla iniziava a penetrare nelle mia testa martellandola. Si staccò leggermente per guardarmi in faccia << Ehi, mi amor >> quelle due parole si aggiunsero a mille altre e continuarono a trafiggermi << Per favore, salutiamoci almeno senza nessun litigio, non voglio avere nessun rimpianto, non voglio partire sapendo che tu stia male e che tu pensi che io non ti ami. Salutiamoci come noi >> mi baciò una volta, poi un'altra ancora come niente fosse. Si staccò e sembrò tornare alla realtà, mi asciugò le lacrime e poi si alzò dal divano ritirandosi in camera. Lasciai il divano anch'io andandomi a sedere al tavolo, nascondendo la mia testa tra le mani. Poco dopo lo vidi tornare << Ti preparo una tisana? >> lo intravidi dagli spazi lasciati dalle mie mani << Faccio la tua preferita >>

JOAQUIN CORREA|| E NOI?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora