18||SPIEGAZIONI

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<< Penso che sia arrivato il momento di andare >> disse Ciro lasciando la sedia su cui aveva preso precedentemente posto << In realtà mi sono accorto che voi due avete molto di cui parlare e avevo già in mente di fare visita a degli amici che non vedo da un po' in modo da lasciarvi soli >> replicò Joaquin smettendo di riporre le stoviglie da lavare nel lavandino << In effetti dobbiamo proprio parlare >> annuì mio fratello trovandosi d'accordo, rivolgendo la sua attenzione su di me << Bene allora ci vediamo dopo So >> mi lasciò un bacio sulla guancia << Mi ha fatto davvero piacere rivederti Ciro >> si allontanò verso l'ingresso << Fatti sentire Jo >> mi assicurai prima che si richiudesse la porta alle spalle.

<< Sei felice? >> eravamo io e mio fratello come dal giorno in cui ero nata, eravamo io e lui, soltanto io e lui, il mondo fuori non esisteva, era il nostro momento, era il momento di raccontare le nostre storielle per la buonanotte, era il momento di svelare quel mistero che da sempre aveva celato la mia esistenza, era il momento della morale di Ciro, era il momento di porsi delle domande e cercare disperatamente le rispettive risposte << Non lo so, confusa di certo, innamorata più che mai, felice non lo so >> aveva sempre avuto questa capacità, di fare luce quando per me era tutto buio, di fare chiarezza nella mia confusione, di ritrovare la razionalità quando io perdevo la testa, di porre le domande giuste che io stessa ignoravo o avevo timore di pormi << Non c'ho mai pensato davvero, per tre anni non mi sono mai fermata un attimo e chiesto a me stessa 'ma tu sei felice? è questo quello che desideri?', non l'ho mai fatto, non ne trovavo la ragione, non ne trovavo il tempo, forse scappavo, forse avevo paura di ammetterlo, di dire 'si, sono felice' perché lo ero, ero dannatamente felice ma ero dannatamente impaurita, impaurita dall'instabilità di quella felicità, impaurita da quella parola così astratta , così lontana. Perché se ci pensi 'felicità' è soltanto una parola, è soltanto un inefficace modo per esprimere un concetto molto più complesso, io non ero 'felice', ero molto di più, mi sentivo viva. È che forse non avevo mai provato nulla del genere se non quando stavo con te e non trovavo le parole per dirlo e probabilmente non le ho ancora trovate >> eccola qui, la risposta era sempre stata lì, lì sulla punta della mia lingua, lì bloccata nella gola, doveva soltanto trovare l'occasione di fuoriuscire << Ti senti ancora così? >> si affrettò a domandare << Viva? >> chiesi con un sorriso, lui annuì semplicemente << Non ho mai smesso, avevo semplicemente provato a dimenticarlo >> confessai << Prima Joaquin quando eravamo soli ha fatto un accenno ad un anello, avevo subito cercato di capire di che si trattasse ma lui mi ha consigliato di parlarne con te quindi penso sia dovere da fratello domandartelo >> ero talmente presa da Joaquin che mi ero davvero dimenticata di spiegare tutto a mio fratello << Voleva chiedermi di sposarlo quella sera quando ho saputo di Milano, era una sorpresa e io ho rovinato tutto >> spiegai recuperando la scatolina che conteneva l'anello e porgendola a mio fratello << Nun me l'aspettàv >> sorrisi sentendolo usare il dialetto napoletano << Nemmeno io >> sospirai riportando la scatolina dove si trovava << E adesso cosa c'è tra voi? >> alzai lo sguardo incontrando gli occhi comprensivi e dolci di Ciro << Non ne abbiamo ancora parlato >> risposi scuotendo la testa << Non serve parlarne, cosa c'è? >> insistette << Qualcosa di più di quello che già avevamo, non so spiegarlo >> mi sforzavo di trovare le parole per esprimere quella strana piega che il rapporto tra me e Jo stesse prendendo ma forse dovevano ancora essere inventate << Non devi, l'amore non ha una spiegazione logica e il fatto che tu non ne trovi una significa che lo stai vivendo davvero >> Ciro si alzò e si sedette di fianco a me << Sorellina mia, Joaquin è un bravo ragazzo trattalo bene, non scappare dai tuoi sentimenti, non farlo mai, non aver paura di essere felice e non cercare una spiegazione a tutto ciò che senti >> dopodiché mi accarezzò la spalla sorridendomi e mi abbracciò << Ah, quanto mi sei mancato >> confessai stringendolo a me << Non c'è Ciro senza Sofia e Sofia senza Ciro >> sussurrò mio fratello riportando alla mente i vari momenti che avevamo vissuto uno accanto all'altro da quando eravamo piccoli << Ti voglio un bene che nemmeno tu puoi immaginartelo >> gli diedi una pacca sul braccio staccandomi << Il dovere mi chiama.Vado dai bambini >> mi comunicò alzandosi << Salutameli, la zia li verrà presto a trovare >> mi alzai anch'io accompagnandolo alla porta << Magari con tío >> mi prese in giro facendomi l'occhiolino << Salutami anche Jessica >> aggiunsi << Ci vediamo molto presto Sofia, per qualsiasi cosa chiamami >> annuii semplicemente << Scrivimi un messaggio appena puoi >> gli intimai poco prima di vederlo allontanarsi da casa mia.

joaquin⭐️
sono qui
non potevi semplicemente suonare al campanello??
così era più ad effetto 🎆
ah capisco
e poi non sapevo se ciro era ancora lì
potevi suonare comunque
non volevo disturbare
che ragazzo premuroso🙃
vuoi continuare a scrivere o mi fai entrare??
devo pensarci un po' su...
bene aspetterò

JOAQUIN CORREA|| E NOI?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora