📍Roma, Zona Parioli
"si zio, è tutto sistemato, arriviamo a Nizza e da lì andiamo a Monaco... Si la casa è pronta... Ho tutto tranquillo... Certo che vi chiamo, torno appena posso. Saluta zia"
Poso il telefono sul comodino, lo rimetto in carica e continuo a fare le valigie.
Io e la mia migliore amica Ilenia ci stiamo per trasferire a Monaco.
Abbiamo entrambe vinto il master alla IUM (international university of Monaco), lei in finanza io in marketing.
Siamo amiche dal primo liceo, ci siamo odiate il primo giorno, poi complice un caffè rovesciato sulla metro siamo diventate amiche inseparabili. Abbiamo diviso la camera per tutti e 5 gli anni nel convitto del nostro liceo e all'università abbiamo preso casa insieme. Io figlia unica con solo i miei zii che adoro, lei con una famiglia Olandese molto particolare.
Ilenia è la sorella del pilota di formula 1 Max Verstappen, figlia della seconda moglie del padre, Max della prima. Si vogliono un bene pazzesco.
Qui a Roma i miei zii per Ilenia sono sempre stati una seconda famiglia, per me Max è un po' diverso.
Mi torna in mente l'ultimo giorno che l'ho visto, ormai un anno fa, scuoto la testa per far uscire quei pensieri dalla testa, non ci voglio pensare. Andremo a Monaco e inizieremo una nuova vita.
Eccola, è finalmente arrivata, lei la casinara, quella delle valigie fatte all'ultimo momento, lei che è andata a salutare Riccardo, la sua ultima conquista.
"ehy Giuls ci sei?"
"sono in camera!"
Entra e si butta sul mio letto distruggendo la pila di magliette che avevo appena finito di piegare.
"mi mancherà Riccardo" mi dice
"può sempre venire a trovarti no?"
Ci pensa un po' su
"nah lontano dagli occhi lontano dal cuore"
"ti salutano gli zii" le dico
"mi mancheranno, ma tanto torniamo"
Ricomincio a piegare le magliette facendo un'altra fila.
"senti Giuls, ho sentito Max"
"ah-ah" dico distrattamente
"oh dai, vi siete chiariti no?"
"si certo lo sai però sono in ansia a rivederlo"
"senti mio fratello a volte sa essere una vera testa di cazzo, però ormai è passato tanto tempo no?"
"Non è una testa di cazzo" le rispondo difendondolo
"eravate amici prima, tornerete ad esserlo"
"Ile tu sai che non doveva accadere"
"è successo Giuls, siete adulti e se non si fosse messo in mezzo Gasly forse tra voi avrebbe funzionato, chissà ora a Monaco vi rivedete e sistemerete tutto"
"beh dai Monaco è grande perché dovrei incontrarlo? Poi sarà sempre in giro per il mondo"
"perché è mio fratello genio?"
"con Pierre si sono chiariti?" le chiedo. Max lo avevo sentito, per un po' ci eravamo scritti invece con Pierre mai.
"sai com'è Max, si salutano, parlano in gara ma niente di più"
Mi sento in colpa, erano amici, due amici entrambi presi da me, in una sera e un giorno si era rovinato tutto.
Ilenia deve capire come mi sento e cambia discorso.
"hai sentito il padrone di casa per le chiavi?"
"si domani quando arriviamo dobbiamo chiamarlo e si fa trovare lì"
"perfetto allora, vado a fare le valigie"
"sarebbe ora" le dico
"chiama Max, ne sarà contento"
"dopo ora devo ripiegare tutto"Appena esce, prendo il suo posto sul letto, ha ragione ovviamente, io e Max eravamo migliori amici, poi l'attrazione che avevamo sempre avuto ma che avevamo sempre tenuto a bada, ci aveva travolto così fortemente da farci finire a letto insieme la notte prima della gara. Era stato così bello, così travolgente.
Poi il giorno dopo, il giorno della gara mentre io e Ilenia eravamo in pit lane, Pierre che era attratto da me mi aveva baciato davanti a tutti. Max lo aveva visto e non mi aveva più voluto né parlare né vedere.
Ero andata a casa sua dopo la gara per chiarire subito, ma era partito in fretta. Non l'ho più visto da allora, e non sono riuscita più a fare l'amore con nessuno.
Prendo il telefono e lo chiamo.
Mi risponde subito
"Non mi aspettavo questa chiamata" mi risponde
"ciao Max, come va?"
"al solito, tu?"
"mah come sempre, sto facendo le valigie"
"quindi domani arrivate?"
"si"
"Non posso venire a prendervi l'ho già detto a Ilenia" forse non ha voglia di vedermi penso
"si si, tranquillo prenderemo o un taxi o il bus"
"Giulia ci vedremo?"
"beh credo proprio di sì o non vuoi?"
"certo che voglio Scema mi sei mancata"
"anche tu Max"
"davvero?"
"davvero" gli rispondo
"Giulia quello che è successo tra noi cosa è stato per te?"
Ecco e ora? Che gli dico? Non lo so? Non è stato solo sesso lo so bene, ma neanche amore.
"Max forse è il caso di parlarne a voce non credi?"
Provo a prendere tempo
"si hai ragione però parliamone, ci penso spesso"
Non posso mentirgli, ci penso spesso anch'io.
"anch'io"
"ok ci sentiamo allora"
"ciao Max"
Chiudo la conversazione più confusa di prima.
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Roller-coaster
Short StoryUn master a Monaco, un nuovo inaspettato incontro con un pilota monegasco, un'amicizia in confusione e nuove avventure... Ecco tutto il vortice in cui Giulia, 23 anni, si trova. Una storia d'amore che sembra non chiudersi, affetti strappati, paura d...