Il padrone di casa ci stava aspettando, ci ha aiutato con i nostri bagagli e siamo saliti al secondo piano con l'ascensore. Il nostro interno è il 4B.
È un appartamento carinissimo nella parte più viva del principato.
Ci consegna due chiavi e ci spiega la casa precendoci.
Le foto che ci aveva mandato non rendevano l'idea, dal vivo è tutto più bello. Sarebbe stata la nostra casa per i prossimi tre anni. Era stato Max a dare a Ilenia il numero di questa persona, sapeva che aveva libero questo appartamento e sapeva che ci sarebbe piaciuto da morire, aveva ragione.
Ne parlavamo spesso durante le nostre passeggiate, sapeva che mi piace l'open space in sala e c'è. Sapeva che mi sarebbe piaciuta la vista sul mare e dal balcone si intravede. Sapeva che amo camminare scalza sul parquet e c'è.
Mi trovo di nuovo a sorridere in silenzio ma stavolta pensando a un altro ragazzo.
Il padrone di casa se ne è andato e Ilenia mi si avvicina
"ancora sorridi?"
"Non è per chi pensi tu"
"e per chi sorridi allora?" mi da una gomitata complice
"tuo fratello"
"oh oh oh" ride
"Non come pensi tu Ile"
"come vuoi! Ma ricordati che non si resiste a lungo a una passione fisica" mi dice mentre porta le sue valigie in camera sua.
Esco fuori in terrazzo e chiamo i miei zii.
Gli racconto della casa e a mia zia della conversazione con Max e dell'incontro con Charles. Lei è come una mamma per me e poi è un vulcano, una forza della natura, una donna emancipata, spigliata e molto diretta.
"Giuly amore di zia, non ti precludere nulla. Ovviamente cerca di capire innanzitutto cosa è Max per te e cosa provate l'uno per l'altro, probabilmente è solo attrazione fisica. L'amore è altro Giulia, l'amore è qualcosa che ti entra dentro e ti lascia quella sensazione di benessere che ti fa andare in giro con un sorriso da ebete per tutto il giorno. L'amore è incontrarlo e sentire le farfalle nello stomaco. È urlare arrabbiati durante un litigio ma sentire che non lo lasceresti mai. L'amore è non avere paura di fare l'amore, ma volerlo fare con lui ogni momento. Pensaci tesoro"
"si zia, grazie"
"ah Giulia, mi raccomando lo studio"
"certo, ci vediamo presto"
Ha ragione ovviamente, provo tutto queste sensazioni per Max? Lo scoprirò.
Sto per rientrare e andare in camera a sistemare le valigie quando sento qualcuno suonare il pianoforte.
Viene dal piano superiore, è una musica bellissima, dolce suonata con armonia.
Mi fermo ad ascoltarla e mi rilassa, mi fa sentire bene, mi libera la mente da Max e dai pensieri sull'amore.📍Il quartiere Le Condamine
Ilenia è andata da Max. L'aveva chiamato per dirgli che siamo arrivate e che ci siamo sistemate e lui gli aveva detto che era tornato a casa. Aveva cercato di convincermi ad andare con lei ma ancora non me la sento, so benissimo che mi sarei buttata tra le sue braccia e non mi sembrava ancora il momento. Così sono scesa a fare un giro per il quartiere. Non conosco benissimo Monaco, ci avevo passato solo qualche giorno perciò girando per i negozi e le strade mi sono persa.
Ho l'indirizzo di casa, lo inserisco su Google maps e come La più classica delle turiste sento la voce metallica di Siri che mi guida attraverso le strade.
Sono ferma ad un incrocio, Siri mi dice di andare a destra, guardo di nuovo il telefono per accertarmi che è giusto e attraverso senza guardare, prima regola base che ti insegnano da piccoli infranta. Sento una macchina frenare mentre il suo potente motore rallenta.
"ehyyyy!" mi urla il conducente
"scusa!" gli rispondo a testa bassa mettendomi in salvo sul marciapiede del lato opposto.
Che paura, sono stata una incosciente. La macchina che aveva frenato, una Ferrari nera si ferma qualche metro più avanti e parcheggia tra le strisce.
Il conducente scende, è giovane, più o meno la mia stessa età, vestito sportivo con un bandana bianca sulla fronte a tenere i capelli indietro.
Si gira verso di me e mi sorride, di nuovo Monaco si illumina, è Charles.
"cerbiattina! Dimmi allora, era un tentativo di suicidio o eri distratta?" si sta avvicinando
"Charles mi dispiace, mi sono persa e stavo seguendo le indicazioni"
"ti sei persa?"
"si, non conosco benissimo Monaco e non ho più capito dove ero"
Ride e la sua risata è la cosa più bella che abbia mai sentito.
"dimmi dove devi andare cerbiattina, ti accompagno"
"grazie Charles ma non c'è bisogno, devo imparare"
"vieni - mi prende per mano - ti faccio fare un giro"
Gli Sorrido e vado con lui, Saliamo in macchina, Dio quant'è bella.
"Non correrai vero?" gli chiedo
"sono un pilota ricordi?"
"si ma non correre"
"rilassati, facciamo un giro tranquillo"
Mi guida per le strade di Monaco, ad ogni strada mi spiega.
Per i primi 20 minuti sono concentrata a seguire le sue spiegazioni, poi mi distraggo. Lo osservo, osservo le sue mani perfettamente curate, sulla mano destra due nei terribilmente sexy. Il suo viso è rilassato, sorride mentre guarda la strada e alterna sguardi verso di me.
Gli occhi sono verdi, bellissimi.
Sorride e gli vengono le fossette, adorabili.
Ma che mi prende? Che sento? Una piacevole sensazione di tensione allo stomaco.
"allora cerbiattina se mi dici l'indirizzo ti porto a casa"
"perché mi chiami cerbiattina?"
Mi guarda e mi sorride ancora. Non sorridermi ti prego!
"adoro i cerbiatti, sono gli animali più belli e sensuali che esistono, tu gli somigli molto, occhi spettacolari e sei molto sensuale, bellissima"
Oddio!
"dove l'hai letta questa? Tecniche di rimorchio monegasche?" gli chiedo ironicamente
Ride ancora
"e sei anche simpatica Giulia!"
Mi trovo a ridere con lui.
Gli dico l'indirizzo di casa e lui frena e accosta.
Sbarra gli occhi e mi guarda.
"che succede Charles?"
"veramente?" mi chiede
Non riesco a capire.
"ridimmi l'indirizzo per favore"
Glielo ridico e lui ride, si piega sul volante, sta impazzendo.
Aspetto che si calmi.
Alza la testa, per quanto ha riso ha gli occhi lucidi.
Continuo a non capire.
Riparte
"ora vedrai"
Prende una dolce salita, la riconosco, siamo quasi arrivati.
Riconosco il parcheggio, ci siamo, parcheggia e spegne la macchina. Scende mentre scendo anch'io e chiude la macchina.
"Charles grazie, non c'è bisogno che mi accompagni sono arrivata"
"anch'io" mi dice
Lo guardo pensierosa, mi prende di nuovo per mano e mi porta al portone.
"quale è il tuo interno?"
"4B" e gli indico il campanello
"questo è il mio" indica quello sopra, il 5B.
Mi giro verso di lui sorpresa
"tu abiti qui?"
"si cerbiattina, proprio sopra di te e non sai quanto mi attira l'idea" mi strizza l'occhio maliziosamente
Anche se non voglio arrossisco.
Charles e il suo meraviglioso sorriso abitano sopra di me.
Saliamo insieme e in ascensore mi si avvicina.
Cosa fai?
"hai un profumo delizioso" mi dice e io sento di nuovo quella sensazione di tensione allo stomaco.
Siamo arrivati al mio piano
"vuoi entrare? Magari Ilenia è tornata e vorrà salutarti"
"si volentieri, anche se spero non ci sia"
Faccio finta di non aver capito la leggera allusione e entriamo
"Ile ci sei?" chiedo a voce alta
"cucina!" mi risponde
Sta preparando il pranzo
"credevo restassi da Max"
Ha il viso affondato nel sugo e non ha visto Charles
"no, quel testone di mio fratello ha preferito fare un giro in barca, io non ne avevo voglia"
Alza lo sguardo e lo vede
"Noooo Cha'!!!!"
Gli corre incontro con la paletta di legno in mano
"vieni qui scema!"
Si abbracciano
"che ci fai qui Cha?"
Lui le tira i capelli per scherzo.
"ci abito Ily, abito sopra di voi"
Le risponde serenamente
Ilenia mi guarda e annuisco
Lei senza farsi vedere sbarra gli occhi e mimando con le labbra in silenzio un wow seguito da un occhiolino.
"devi raccontarmi tutto di Roma e di questo Riccardo" le dice
"oh non c'è niente da sapere"
"secondo Max si invece"
"ma perché non pensa agli affari suoi quella testa di..." gli risponde piccata
"e dai, è tuo fratello e lo sai quanto ti vuole bene"
"si ma lui mica parla delle sue conquiste, dimmi Cha con chi si vede?"
Capisco che Charles e Max devono essere molto amici.
"nessuna. È più di un anno che non vuole conoscere nessuna ragazza, secondo me c'è qualcuna che ci tiene nascosta"
Le sue parole mi colpiscono come un pugno nello stomaco. Ilenia mi guarda.
Nessuno parla.
È Ilenia per fortuna a rompere il silenzio, io non sono in grado di dire nulla al momento.
"e tu Cha? Avrai la fila fuori casa"
"ma va va, io ho incontrato una cerbiattina molto interessante, vedremo..." mi guarda e di nuovo arriva il sole in casa, mi sta sorridendo.
Il secondo pugno al mio povero stomaco arriva.
"scusate ragazzi, devo finire di sistemare delle cose in camera. Charles grazie ancora per l'aiuto di oggi"
Ho bisogno di stare sola per un po'.
"figurati cerbiattina, quando vuoi basta che sali le scale"
Lì lascio e vado in camera, prima di chiudere la porta sento Ilenia dirgli
"cerbiattina Cha? Vuoi dire che la mia Giuls è la tua cerbiattina molto interessante?"
"zitta Ily, ti ho detto che vedremo... Comunque si"
"oh Dio!" ridono entrambi
Chiudo la porta e mi butto sul letto.
Max... Charles...
E ora?Sono ancora sul letto, per la prima volta sto ripensando a Charles. Non so niente di lui ma devo ammettere che mi intriga in un modo così forte. È diverso dall'attrazione fisica che provo per Max, lui mi fa sentire qualcosa dentro solo guardandomi, un dolce dolore allo stomaco, è come se svegliasse una parte di me addormentata.
Entra Ilenia e si mette sul mio letto.
"cerbiattina?" mi prende in giro
"Ily? Sembra la marca di un caffè"
Scoppiamo a ridere.
"seriamente Giuls, Charles sembra molto interessato a te"
"così sembra"
"e tu?"
Cerco di spiegarle le sensazioni che ho provato oggi.
"ahia" mi dice soltanto
"solo ahia Ile?"
"a lui piaci, a te piace giusto?"
"così sembra" dico per oa seconda volta
"e allora? Qual'è il problema?"
Non le rispondo e lei continua
"Max" sussurra
"Ile mi piace Charles ma sento qualcosa ancora per Max"
"ascolta, ti parlo da amica, da tua sorella e non da sorella di Max. Charles è un ragazzo meraviglioso, anche Max indubbiamente, ma non hai mai sentito quello che provi per Cha per Max vero?"
Annuisco
"allora, vedi Max cerca di capire e di dare un nome a quello che provi per lui ma non rifiutare Charles, non so perché ma sento che tra voi c'è qualcosa di speciale"
"magari per Max sono solo un'amica" penso
"forse. Chiamalo e incontralo poi vediamo"
"no Ile tanto lo vedrò, Max sa dove sono, lasciamo fare al destino"
"ok tesoro, forse hai ragione tu"
Sento in lontananza di nuovo il pianoforte, con quella dolcissima musica.
"Ilenia senti! Senti che spettacolo"
Ascoltiamo il Piccolo improvvisato concerto
"wow Giuls, chi è?"
"Non lo so ma dev'essere un'anima sensibile"
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Roller-coaster
Short StoryUn master a Monaco, un nuovo inaspettato incontro con un pilota monegasco, un'amicizia in confusione e nuove avventure... Ecco tutto il vortice in cui Giulia, 23 anni, si trova. Una storia d'amore che sembra non chiudersi, affetti strappati, paura d...