Pierre's pov.
"ma non credi che se glielo dici tu è meglio Max?"
"non dirmi che hai paura di lei Gasly!"
Mi sfotte Max al telefono mentre guardo dal finestrino della macchina. Giulia è andata in bagno in autogrill e io la sto aspettando per proseguire il viaggio verso casa dei suoi zii.
"Non dire puttanate Verstappen! È solo che voi avete un rapporto speciale... E poi si incazzera' da morire quando saprà dell'università e sinceramente non voglio sentirla urlare"
Ammetto
"dai Pierre anche tu eri d'accordo, è meglio per tutti se..." lo interrompo di botto, eccola, sta tornando
"ok Max ci penso io e tu mi devi un favore"
Attacco frettoloso e mi stampo un sorriso in faccia, non so proprio che reazione avrà.
Sale in macchina e si allaccia la cintura, mi guarda, mi sorride e punta i suoi occhi nei miei
"che hai Pierre?"
Ecco, lo sapevo una come Giulia non la freghi.
Intanto parto, così magari evito che scenda di nuovo.
"senti Giulia, sarò diretto. Mi ha chiamato max e... Beh ecco... All'inizio di tutto questo casino sembrava la scelta migliore... Insomma... Vedi l'università ha accettato di... Beh... Così magari lontano da Monaco... Tu... "
"ok Pierre, si lo so e lo avrei fatto io... Mi avete solo anticipato"
Freno di colpo proprio quasi all'uscita dell'autogrill e la fisso sorpreso
"cioè tu sapevi?"
"si. Ho chiamato per chiedere questa possibilità e mi hanno detto che la richiesta era già stata fatta e accolta"
"scusaci Giulia, non ti abbiamo consultata ma veramente ci sembrava la scelta più giusta"
"lo so Pierre e vi ringrazio davvero. Ora devo solo capire dove poter andare per un po', non voglio far preoccupare più di tanto i miei zii"
Così di botto senza pensarci sputo fuori quello che mi passa per la testa
"vieni da me Giulia"
"cosa????"
"si vieni da me, io sono solo, tu anche. Stiamo bene insieme"
"sei sicuro? Non vuoi la tua privacy invece di me e dei miei film strappalacrime?"
"no testona, mi stai bene... I tuoi vampiri un po' meno ma ho imparato a sopportarli"
Scoppia a ridere mentre riparto immettendomi di nuovo sull'autostrada
"allora è deciso, verrai da me"
"cosa dirai a Charles?"
"nulla per ora. Aspetteremo che passino questi giorni e quando mi chiamerà decideremo insieme. Ora dormi, riposati, tra poche ore saremo arrivati"
Mi stringe una mano e si accoccola sul sedile, poco dopo crolla addormentata.
Povera piccola, sono due notti da quando abbiamo lasciato Monaco e siamo andati a Milano da me a prendere le mie cose che dorme a malapena. La scorsa notte lho sentita passeggiare nervosamente per la sala, volevo andare da lei ma poi ho pensato che dovesse metabolizzare la cosa da sola. Lei sa che se vuole io ci sono, sono bastati pochi giorni ma entrambi siamo diventati importanti l'uno per l'altra. Un'amicizia come la nostra è rara da trovare e Dio mi è testimone non lascerò a niente e a nessuno di rovinarla.
Ripenso all'ultima volta che ho visto Charles al circuito, abbracciato a Sara e ancora una volta, la milionesima a dir la verità, mi trovo a cercare di dare una spiegazione, ma in fondo c'è una spiegazione?
Lui mi aveva spiegato la cosa della panchina e onestamente, per come lo conosco, aveva un senso. Anche Giulia deve avergli creduto, altrimenti non sarebbe stata con lui, ma poi a distanza di poche ore che diavolo è cambiato?
Impossibile che Charles abbia mentito, lui è fin troppo sincero, a volte paga anche troppo per questo suo modo di essere.
Proprio mentre sono completamente immerso nei miei cervellotici pensieri, il telefono prende a squillare. Evito di rispondere tramite la macchina per non svegliare Giulia e accosto al volo alla prima piazzola disponibile pochi metri più avanti.
Accetto la chiamata nello stesso istante che scendo dalla macchina, controllo che Giulia ancora dorma e rispondo.
"ehy ciao" mi tengo sul vago mordendomi la lingua perché un bel "coglione ma che cazzo hai combinato???" mi stava uscendo dalla bocca.
"finalmente! Sono due giorni che cerco di chiamarti ma neanche mi richiami. Devo dedurre che c'è qualcosa che tu e Giulia mi nascondete?"
Respiro e conto fino a 10... Devo mantenere la calma.. 1...2...3...4...5...
"pierre?!mi senti?"
"si Charles eccomi, scusa... Ehm... Linea di merda. Siamo stati a Milano per un paio di giorni... Comunque tutto ok... Siamo in viaggio"
"ok mi fai parlare con Giulia?"
Ecco... Per fortuna dorme
"dorme Charles, vorrei potertela passare ma è crollata poco fa, non è stata molto bene ultimamente"
"cosa? Cos'è che ha Pierre?"
"Charles non lo so di preciso ma ora sta molto meglio... Davvero"
Ancora ho una tremenda voglia di urlare tutti gli insulti che conosco al mio migliore amico, ma ancora una volta dopo aver contato fino a dieci, respiro
"senti Charles, sta benone ora... Forse un po' di stress dell'università, davvero tra poco saremo dai suoi zii e vedrai che andrà bene"
"ho il suo numero Pierre"
E come cazzo ha fatto ad averlo? Nessuno di noi glielo avrebbe mai dato dopo quello a cui avevamo assistito. Decido di chiederglielo
"chi te lo ha dato?"
"il padrone di casa Pierre. Visto che ne Max, ne Ile, ne Lando volevano darmelo e figurati tu, ho preso una scusa con il proprietario di casa et voilà! Quindi se quando ti chiamerò non me la passerai ti giuro che la chiamo"
Devo inventarmi qualcosa su due piedi, subito! Ma cosa?
Prendiamo tempo...
"ok Charles, appena arriviamo ti chiamo"
"so che non lo farai"
"ti giuro che lo faccio"
"mi farai parlare con lei?"
"perché?" mi scappa
Dopo qualche secondo di silenzio mi urla
"come perché???? Sei impazzito? Mi piace da morire, non l'ho più vista dopo quella notte da me e ho la sensazione che sia successo qualcosa!"
"Charles posso farti una domanda?"
"certo che puoi"
"hai chiuso con Sara?"
"che intendi?"
"coglione! Intendo se hai chiuso la tua storia con lei!"
Non mentirmi Charles, non farlo! Penso tra me e me prima che lui mi risponde
"è complicato Pierre"
"ascolta Charles, appena ho sistemato delle cose a Milano ci vedremo io e te e parleremo di questa cosa, ok?"
"ok amico"
"ma prima di salutarti voglio dirti una cosa... Da fratello... Giulia è una ragazza meravigliosa e non si merita di essere presa in giro"
"Non l'ho mai fatto Pierre"
"lo so ma non è quello che si è visto"
"aspetta! Che vuoi dire??? Pierre?"
"devo andare ora Charles, abbiamo ancora parecchia strada da fare. Ci sentiamo"
Attacco frettolosamente il telefono e risalgo in macchina.
Come farò a dire a Giulia che tra poco dovrà parlare con Charles? E come dirò a Charles che Giulia vivrà con me a Milano?
E se Giulia starà male come lo dirò a Max?
Mi ammazzera'.
Dio che casino!
Guardo Giulia dormire sul sedile accanto al mio, imposto il navigatore e sempre con la testa Affollata di mille pensieri mi immetti di nuovo in autostrada.
Sarà una Lunghissima giornata!
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Roller-coaster
Short StoryUn master a Monaco, un nuovo inaspettato incontro con un pilota monegasco, un'amicizia in confusione e nuove avventure... Ecco tutto il vortice in cui Giulia, 23 anni, si trova. Una storia d'amore che sembra non chiudersi, affetti strappati, paura d...