Ho dormito per quasi tutta la mattina.
Ne avevo veramente bisogno.
Resto ancora nel letto, mi sento già meglio.
Prendo il telefono e trovo una chiamata da Ilenia, la richiamo.
"buongiorno bella addormentata"
"ehy scusami ma avevo bisogno di dormire. Allora, Max è passato stamattina e mi ha detto che Lando ha dormito a casa nostra"
"ohhh Giuls, si è un ragazzo veramente eccezionale"
"bene! Non sai quanto sono felice per te Ile! Sensazioni?"
"ottime!"
"fantastico" sono veramente tanto tanto felice per lei, se lo merita un ragazzo dolce e sensibile come Lando.
"tu sei tranquilla lì con Pierre?"
"che intendi?"
"Giuls, Pierre Gasly, nessuna fidanzata, donne, il bacio di un anno fa..."
"Pierre è di una gentilezza assurda, veramente e poi Ile non ho nessunissima intenzione di legarmi più a qualcuno, quindi tranquilla"
"sai che Cha verrà qui vero?"
"si lo so Ile, ma non c'è niente da dire. Seriamente io sto bene, dai cosa vuoi che c'è stato, qualche carezza, qualche bacio, qualche cena niente più di questo, ci può stare no, è una semplice conoscenza che non è andata. Punto, andiamo avanti"
"e quello che ti ha detto in terrazzo?"
"ah boh, ormai è andata"
"sicura?"
"sicurissima davvero, appena sarò certa che rivederlo non mi farà più effetto torno a casa"
"d'accordo come preferisci"
"tu lo hai visto?"
"si stamattina ma di sfuggita, mi ha salutato e basta, stava andando al box con il suo ingegnere, sembrava tranquillo"
"bene, ne sono felice, è tutto apposto"
"lo dici perché lo pensi davvero o te ne vuoi convincere?"
"bella domanda Freud"
Ridiamo entrambe
"ci vediamo domani?"
"Non lo so Ile, vediamo domani che mi sento di fare ok?"
"d'accordo però torna a casa, mi sento sola senza di te"
"scema"Guardo l'orologio, le Prove sono finite, prima che torni Pierre, vado a farmi una doccia così poi gli lascio il bagno libero.
Qui mi sento bene, non ho quella paura di vederlo per le scale o in ascensore, mi sento tranquilla.
Quando esco dal bagno, trovo Pierre, è tornato.
"ehy bellezza, come andiamo?" mi chiede
"bene, le Prove?"
"tutto ok, è un circuito difficile ma per oggi è andata"
"Max?"
"secondo te?"
"ok ho capito" rido, lo conosco, spinge come un matto, avrà fatto il miglior tempo.
"che vuoi fare oggi? Abbiamo il resto della giornata libera" mi dice
"Non pensare a me Pierre, tu sentiti libero di fare quello che vuoi"
"vuoi restare chiusa qui dentro fino a domenica? Ti prego no"
"e se..."
"senti Giulia, vivete qui, tra voi c'è stato qualcosa e da quanto ho capito è stato qualcosa di forte, ora però è finita, non puoi smettere di vivere, usciamo, facciamo qualcosa, se lo incontri da grande e forte donna come sei lo affronti, so che sai farlo. Charles ha i suoi pensieri e tu i tuoi, non possiamo farci niente, è successo, meglio ora che dopo no?"
Ha ragione lo so benissimo, continua
"Non ti sto dicendo di tornare a casa, resta qui con me se ti senti più sicura, ma usciamo da qui ora"
"va bene Pierre"
"oh! Dammi 10 minuti"
Entra in bagno mentre io chiamo mia zia, solo lei può aiutarmi ora.
Le racconto velocemente cosa è successo.
"è un ragazzo un po' confuso Giuly vuole una cosa e ha paura di averla, sembra traumatizzato. Ma uno più semplice no eh!?"
"sapevo che mi avresti fatto ridere zia"
"no dai a parte gli scherzi, è tutto un po' strano, lascia le cose così, so che è difficile perché ti piaceva molto però vai avanti, sempre sorridente, hai degli amici meravigliosi e sei in una città fantastica. Lascialo stare, prima o poi chiarirete come hai fatto con Max. Forza piccola, sei forte e lo sai, puoi affrontarlo."
"grazie zia, ci vediamo settimana prossima"
Mi fa sempre bene parlare con lei, mi da coraggio. Ha ragione, se doveva essere con Charles lo sarebbe stato.
Mi vesto velocemente, pronta, riprendiamo a vivere e tanti saluti al mio vicino di casa."dai muovi quelle gambe!" mi urla Pierre da davanti
"ma non era una passeggiata? Questa è una tortura!"
"passeggiata in bici, fai poco movimento ragazza!"
"almeno vai piano!" gli urlo
Non sono allenata, la mia idea di sport è stare sul divano a guardare Netflix.
Oddio non mi sento più le gambe.
"Pierre! Credo che le gambe mi si stanno staccando dal corpo!"
Ride
"resisti adesso, se passi questa sensazione andrà meglio"
Morirò lo sento, ora stramazzo per terra con la bici sopra di me, ma chi me lo ha fatto fare, mai fidarsi delle cose che dicono i piloti di formula 1, mai!
Vedo Pierre che si è fermato, Grazie Dio!
Lo raggiungo e metto i piedi in terra, mi tremano le gambe.
"devi allenarti di più Giulia"
"perché?"
"come perché?" mi chiede
"perché un essere umano deve soffrire così? È contro natura"
"sei pazza lo sai?" scoppia ridere e fa ridere anche me.
"vieni dai, lasciamo qui le bici e andiamo al bar, hai bisogno di bere"
"Non sai quanto"
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Roller-coaster
Short StoryUn master a Monaco, un nuovo inaspettato incontro con un pilota monegasco, un'amicizia in confusione e nuove avventure... Ecco tutto il vortice in cui Giulia, 23 anni, si trova. Una storia d'amore che sembra non chiudersi, affetti strappati, paura d...